L’archivio Storico Bocchi ha donato all’Opera di Roma il ritratto di Verdi realizzato da Guttuso

È l’unico dipinto dedicato a un musicista da Renato Guttuso quello che l’Archivio Storico Bocchi ha scelto di donare al Teatro dell’Opera di Roma. Intitolato Omaggio a Giuseppe Verdi e realizzato nei primi anni Sessanta, il quadro viene donato in memoria di Mario Bocchi (Parma, 1924 – 1997), intellettuale, collezionista e amico personale di Guttuso, in occasione della ripresa della Carmen di Georges Bizet, in scena al Teatro Costanzi dal 21 giugno con scene e costumi firmati proprio da Guttuso, per la stagione 1969-70.

Profondo conoscitore e appassionato di musica lirica, Guttuso nutriva un legame speciale con Verdi. Il ritratto verrà esposto nel Salone Presidenziale al Teatro dell’Opera, dove testimonierà il profondo dialogo tra arti visive e musica che attraversa il Novecento, di cui l’Opera di Roma si è sempre fatta promotrice.

Renato Guttuso (Bagheria, 1911 – Roma, 1987) fu uno dei più importanti artisti italiani del secolo scorso, nonché figura di spicco della cultura italiana, senatore della Repubblica e uomo di teatro. A partire dal 1947 si dedicò intensamente alla scenografia, firmando quasi trenta allestimenti operistici nei più importanti teatri italiani – dalla Scala di Milano alla Fenice di Venezia, dal Regio di Parma all’Opera di Roma.

Il suo debutto al Teatro dell’Opera risale al 1948 con il balletto Gioco di carte di Stravinskij con coreografie di Aurel Milloss. Seguono numerose collaborazioni: Pulcinella (1951) e La sagra della primavera (1967), di Stravinskij, sempre con Milloss, Carmen (1970), fino ad Aladino e la lampada magica su musiche di Nino Rota. Il primo incontro tra Guttuso e la musica di Verdi avvenne a Parma, nel 1963, con Macbeth, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita del compositore. È verosimilmente in quel periodo che Guttuso realizzò il ritratto oggetto della donazione.

 

In ricordo di Mario Bocchi

 Mario Bocchi, figura centrale della vita culturale italiana del dopoguerra, fu un collezionista appassionato e instancabile promotore delle arti. Nel 1953 rimase folgorato da Guernica di Picasso, visitata a Palazzo Reale a Milano: un incontro che cambiò la sua vita. Di lì a poco conobbe Guttuso, con cui instaurò una lunga e profonda amicizia. Nel 1961 partecipò all’80° compleanno di Picasso a Vallauris, in Francia, dove il pittore lo salutò con affetto: «Marion, le camarade de Parme». Promotore di una grande mostra antologica di Guttuso a Parma nel 1963, frequentò intellettuali e artisti come Carlo Levi, Jean Cocteau, Pablo Neruda, Jean-Paul Sartre, Giacomo Manzù, Alberto Giacometti, Mario Schifano, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini.

 

L’Archivio Storico Bocchi

Fondato da Giancarlo Bocchi, l’Archivio custodisce materiali raccolti in due generazioni, tra cui opere originali, carteggi inediti, fotografie storiche e filmati unici, con una particolare attenzione al dialogo tra arte, cultura e impegno civile. Le quattro sezioni – arte e cultura, storia del ’900, musica, diritti civili e umani – ospitano documenti straordinari: lettere di Guttuso e Picasso, filmati girati nei teatri, ma anche testimonianze girate durante i conflitti in Afghanistan, Bosnia, Cecenia, Kosovo e altri teatri di guerra.

 

Roma, 19 giugno 2025