L’Opera di Roma porta in Giappone l’eccellenza italiana con Tosca e Traviata

Dopo il successo dell’ultima tournée del 2018, il Teatro dell’Opera di Roma torna in Giappone, dal 13 al 26 settembre al Bunka Kaikan di Tokyo e alla Kanagawa Kenmin Hall di Yokohama,  portando in estremo oriente per sette serate d’opera due titoli amatissimi dal pubblico, interpretati da Michele Mariotti e affidati a due acclamate produzioni: Tosca di Giacomo Puccini con la regia del 2008 di Franco Zeffirelli – ripresa oggi da Marco Gandini nel centenario dalla nascita del grande regista – e La traviata di Giuseppe Verdi nel fortunato allestimento del 2016 di Sofia Coppola con i costumi del simbolo della moda italiana Valentino Garavani. Per la Fondazione capitolina si tratta della quinta presenza in Giappone, dopo quelle del 1994 (con La traviata e Tosca), del 2006 (con Rigoletto e Tosca), del 2014 (con Nabucco e Simon Boccanegra) e del 2018 (ancora con La traviata affiancata a Manon Lescaut).

Franco Zeffirelli, scomparso nel 2019, allestì questa Tosca nel 2008, in occasione del 150° anniversario della nascita di Puccini. Del compositore diceva che «è tutto lì, nella sua musica» e per questo sosteneva che nel suo allestimento «tutto torna perché è solo rispettando musica e dramma che non puoi sbagliare». Zeffirelli stesso si occupò delle scenografie, insieme a Carlo Centolavigna. I costumi sono di Anna Biagiotti e le luci di Marco Filibeck.

Una regia cinematografica invece quella di Sofia Coppola per La traviata di Verdi – in scena pochi giorni dopo la Mostra del Cinema di Venezia che vede in concorso il suo film Priscilla, sull’ex moglie di Elvis Presley –, fortunato allestimento del 2016 più volte sold out e già portato con grande successo in Giappone nel 2018, che si avvale del prestigio e dell’eleganza dei costumi di Valentino Garavani, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli. La coreografia è affidata a Stéphane Phavorin. Le luci sono di Vinicio Cheli – riprese da Jacopo Pantani – mentre la parte video è a cura di Lorenzo Bruno e Igor Renzetti.

Entrambi i titoli della tournée sono affidati al Direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti, ospite dei principali teatri e festival italiani ed internazionali e vincitore nel 2017 di un Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra. Sul palco, accanto a lui, un cast di star internazionali. A incarnare Violetta Valéry nella Traviata è Lisette Oropesa, tra i soprani più apprezzati e richiesti di oggi. Alfredo Germont è Francesco Meli, acclamato tenore verdiano. Germont padre è invece interpretato dal baritono Amartuvshin Enkhbath. Tosca invece vede protagonisti Sonya Yoncheva, cantante dell’anno per Opus Klassik 2021 e protagonista sui palcoscenici più prestigiosi, dalla Scala a Salisburgo al Met di New York, e Vittorio Grigolo, tra i più noti tenori italiani al mondo, considerato l’erede della vocalità di Pavarotti. Insieme a loro il baritono Roman Burdenko nei panni di Scarpia.

Oltre ai solisti, la tournée coinvolge 227 persone tra professori d’orchestra, il coro diretto da Ciro Visco, il corpo di ballo diretto da Eleonora Abbagnato, i tecnici e le maestranze dell’Opera di Roma. Presenti, tra gli artisti, anche quattro giovani cantanti del progetto “Fabbrica”, lo Young Artist Program.

La traviata nell’allestimento di Sofia Coppola sarà rappresentata al Bunka Kaikan di Tokyo mercoledì 13 settembre. Le repliche sono previste per sabato 16 e lunedì 18 settembre. Tosca firmata da Franco Zeffirelli andrà invece in scena domenica 17 settembre al Kanagawa Kenmin Hall di Yokohama e al Bunka Kaikan di Tokyo giovedì 21, domenica 24 e martedì 26 settembre. Tutte le rappresentazioni iniziano alle 15 (ora locale).

 

 

Roma, 10 agosto 2023

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Il “Caracalla Festival 2023” è da record

115.980 i biglietti venduti: si tratta del miglior risultato a Caracalla dal 2001. Superati anche gli incassi del 2022

Ha fatto registrare il record assoluto di presenze il Caracalla Festival 2023 organizzato dal Teatro dell’Opera di Roma: il cartellone – che per la prima volta ha assunto le forme di un autentico festival multidisciplinare offrendo opera, danza, cinema, teatro, musica sinfonica, jazz e pop – si è chiuso ieri sera con 115.980 biglietti venduti – 5.267 in più rispetto ai 110.713 dello scorso anno e 9.288 in più rispetto ai 106.692 del 2019, l’ultimo anno prima della pandemia – e superando anche il bilancio del 2022 con un incasso complessivo di 6.747.526 euro. La rassegna si è articolata, in poco più di due mesi, in 53 serate. Successo particolare per la prima rappresentazione de La traviata, che può vantare un record storico per i biglietti venduti – è l’opera lirica con maggior numero di spettatori dal 2001 – e per la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Myung Whun-Chung, che ha fatto registrare il tutto esaurito con 4.500 presenze. Il Festival è stato un successo anche tra i turisti che – secondo un’indagine effettuata dal Teatro – hanno costituito circa il 30% del pubblico, di cui il 23% dall’estero. Alta anche la percentuale degli under 40, che raggiungono il 30% delle presenze complessive.

«Il record con cui si chiude la prima edizione di Caracalla Festival 2023 conferma quanto la proposta artistica  del Teatro dell’Opera di Roma sia stata apprezzata dal pubblico – dichiara il Sindaco e Presidente della Fondazione Roberto Gualtieriper cui ringrazio il Sovrintendente Francesco Giambrone e tutte le professionalità che hanno consentito di raggiungere questi risultati  straordinari. La ricerca dell’Opera di Roma di nuovi percorsi e di un’offerta ampia e  di qualità che includa iniziative attente al sociale come Linea Opera, costituisce un motivo di orgoglio per tutta la città».

«Siamo molto soddisfatti del risultato di quest’anno – dice il Sovrintendente Francesco Giambrone – che conferma che la nuova formula del Festival ha funzionato ed è stata apprezzata: interdisciplinarietà, contaminazione di generi e apertura di nuovi spazi restituiti al pubblico per la prima volta dopo tanti anni sono stati la chiave del successo di questa edizione. Caracalla Festival 2023 è stato un impegno corale di tutta la Fondazione: dell’Orchestra, del Coro, del Corpo di ballo, dei tecnici. Un successo che ci impegna per la prossima edizione, alla quale stiamo già lavorando, per realizzare un Festival sempre più forte. Per promuovere ancor più il rapporto tra il Teatro e il territorio abbiamo portato i cittadini di tutti e quindici i Municipi della Capitale ad assistere al Rigoletto al prezzo speciale di 5 euro con Linea Opera: è la prima volta che un progetto di rilevanza sociale così importante arriva a Caracalla. Voglio ringraziare anche la Soprintendente speciale di Roma Daniela Porro e la Direttrice delle Terme di Caracalla Mirella Serlorenzi per la sinergia di intenti e di visioni con cui hanno condiviso anche in termini progettuali la realizzazione del Festival. Si è inoltre rafforzata la collaborazione con ATAC, Fondazione Musica per Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia ed Electa. Insomma, un bel successo che ci riempie di gioia».

 Quest’anno, oltre al Teatro Grande, per la prima volta è stato aperto al pubblico un nuovo spazio, antistante al Tempio di Giove: si tratta del Teatro del Portico, adibito al pubblico con spettacoli di prosa, concerti jazz, eventi cinematografici, letture e incontri. Il Caracalla Festival 2023 ha presentato un cartellone ricco e diversificato che, inaugurato dalla prima mondiale della versione restaurata di The Great Dictator di Charlie Chaplin – con le musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra dell’Opera di Roma diretta da Timothy Brock – è proseguito con la ripresa di due allestimenti operistici – La traviata con la regia di Lorenzo Mariani e il Rigoletto nella messa in scena di Damiano Michieletto – e con la Cenerentola di Prokof’ev nella versione di Nureyev, il Gran Gala e Roberto Bolle and Friends per quanto riguarda la danza.

Dopo la pausa estiva, gli spettacoli al Teatro Costanzi riprenderanno il 19 settembre con la Serata Coreografi Contemporanei, in cui étoile, primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma interpreteranno alcuni lavori dei più celebri e innovativi coreografi della scena internazionale: Christopher Wheeldon, Goyo Montero e Krzysztof Pastor.

 

Roma, 11 agosto 2023

 

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Il jazz a Caracalla: ultimo appuntamento con Cutello Brothers

Non sono finite le novità del Caracalla Festival 2023. Dopo il “cinema” con Il grande dittatore e le proiezioni dedicate a Verdi, “parole e immagini” con Šostakovič e Le metamorfosi di Ovidio, l’“opera” con i talenti di “Fabbrica” Young Artist Program e quelli della Scuola di Canto Corale della Fondazione Capitolina, la “danza” con le giovani stelle della Scuola diretta da Eleonora Abbagnato, al via anche i “concerti” che il Teatro dell’Opera di Roma ha organizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma. Il biglietto costa 20 euro. I concerti di lunedì 31 luglio e lunedì 7 agosto iniziano alle 21. Per i ‘concerti aperitivo’ del 2, 4 e 6 agosto, che iniziano alle 19, prevedono un aperitivo incluso nel prezzo del biglietto.

Lo Stefano Di Battista Quartet, lunedì 31 luglio alle 21, apre la programmazione jazz al Teatro del Portico. Stefano Di Battista (sax), Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria) eseguiranno Morricone Stories, omaggio al compositore premio Oscar. Per questo album uscito nel 2021, Di Battista è andato a pescare nello sterminato repertorio di oltre cinquecento colonne sonore di Ennio Morricone. Nella serata di lunedì si alternano classici, da Metti una sera a cena a Deborah’s Theme, dal capolavoro di Sergio Leone C’era una volta in America a pezzi meno noti, come per esempio Cosa avete fatto a Solange?, fino a Flora che il Maestro scrisse proprio per Di Battista. Il jazz e l’improvvisazione incontrano lo stile inconfondibile del grande maestro, in un connubio che risulta particolarmente naturale in Mission, dove l’oboe dell’originale passa al sassofono soprano di Di Battista.

Mercoledì 2 agosto alle 19 il primo dei tre ‘concerti aperitivo’ sempre nello spazio del Teatro del Portico: Costanza Alegiani e il suo Trio Folkways si esibiscono in Lucio dove vai? È questo il titolo dell’album presentato a marzo 2023, nell’ottantesimo anniversario della nascita di Lucio Dalla. Si tratta di un nucleo di canzoni che rivisita alcuni titoli della prima stagione del cantautore (Anna Bellanna, La casa in riva al mare e Lucio dove vai) e affronta il capitolo della produzione discografica legata alla collaborazione con il poeta Roberto Roversi (con canzoni quali La canzone di Orlando, Il Coyote e Anidride Solforosa). Sul palcoscenico Costanza Alegiani (voce, tastiere), Marcello Allulli (sax tenore, live electronics) e Riccardo Gola (contrabbasso, basso synth, live electronics). A seguire, alle 21 sul palcoscenico del Teatro Grande, va in scena La traviata.

Il secondo concerto aperitivo’ è quello di venerdì 4 agosto alle 19: Elena Paparusso Quintet presenta un nuovo lavoro. Anatomy of the Sun racconta il processo di investigazione che Elena Paparusso fa dei propri sentieri emotivi. La cantante e compositrice fonde nei suoi brani tradizione e ricerca. Varie influenze della canzone afroamericana si affiancano a un gusto più teso verso la contemporaneità. Il progetto vede la collaborazione di Domenico Sanna (pianoforte), Francesco Poeti (chitarra), Giuseppe Romagnoli (contrabbasso) e Matteo Bultrini (batteria). A seguire, alle 21 sul palcoscenico del Teatro Grande, va in scena La traviata.

Il 6 agosto alle 19 il Gabriel Marciano Quartet è protagonista dell’ultimo dei ‘concerti aperitivo’. La musica di Gabriel Marciano racconta la sua vita degli ultimi dieci anni, in tutte le sfaccettature, dalle esperienze più incredibili, all’enorme importanza dei luoghi e delle persone, e delle cose che sono entrate a far parte della sua vita. Il sassofonista e compositore è accompagnato da Vittorio Esposito (pianoforte), Alessandro Bintzios (contrabbasso) e Cesare Mangiocavallo (batteria). La band presenta un repertorio di brani originali dalla forte influenza del jazz moderno di New York, oltre a quelli della tradizione jazzistica americana interpretati in chiave personale. A seguire, alle 21 sul palcoscenico del Teatro Grande, va in scena Rigoletto.

La programmazione jazz al Teatro del Portico si chiude lunedì 7 agosto alle 21 con il concerto dei Cutello Brothers che presentano in anteprima il nuovo album in uscita a ottobre. Matteo alla tromba e Giovanni al Sax sono accompagnati da Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria).

 

 

28 luglio 2023

 

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“Linea Opera” porta Tutta Roma a Caracalla per “Rigoletto”

Linea Opera, inaugurata con successo lo scorso anno dal Teatro dell’Opera di Roma con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale, ATAC e in collaborazione con “La Città Ideale”, si estende a tutto il territorio capitolino. Martedì 1 agosto da ognuno dei 15 Municipi della Capitale partiranno autobus dedicati con destinazione Terme di Caracalla, dove alle 21 i partecipanti potranno assistere in anteprima a Rigoletto, di Giuseppe Verdi: una recita al prezzo speciale di 5 euro.

La messa in scena di Rigoletto, nell’allestimento che Damiano Michieletto ha concepito in chiave anti-Covid nel 2020 al Circo Massimo, vedrà sul palco un cast di noti interpreti: Roberto Frontali nel ruolo di Rigoletto, Zuzana Marková nelle vesti di Gilda e Piero Pretti nella parte del Duca di Mantova, mentre Martina Belli canta Maddalena e Riccardo Zanellato Sparafucile. Sul podio Riccardo Frizza.

Nato con l’obiettivo di avvicinare il territorio all’opera lirica e renderla accessibile a tutti, Linea Opera è un progetto che a giugno del 2022, nel corso del suo primo appuntamento, ha coinvolto cinque Municipi per l’Ernani di Giuseppe Verdi al Teatro Costanzi. L’iniziativa è stata poi replicata a ottobre dello stesso anno, ed estesa fino a otto Municipi per lo spettacolo di chiusura della stagione 2021/2022, la Tosca di Giacomo Puccini nell’allestimento di Alessandro Talevi ricostruito sulle scene originali della prima assoluta del 1900. In questa occasione, oltre ad assistere al Rigoletto, gli spettatori saranno accompagnati da un’animazione culturale a cura de “La Città Ideale” – progetto creativo di Fabio Morgan – che prevede incursioni e intermezzi artistici all’interno degli spazi di Caracalla.

Per partecipare a Linea Opera, i cittadini dovranno salire sull’autobus provvisti di abbonamento Metrebus o biglietto ATAC per l’andata e il ritorno. In alternativa, sarà possibile acquistare il biglietto a bordo con carta di credito o bancomat.

Per assistere all’anteprima di Rigoletto è necessario acquistare il biglietto su www.ticketone.it. All’atto dell’acquisto bisognerà selezionare il Municipio e inserire il CODICE PROMO ad esso abbinato. Il costo dell’iniziativa ha un prezzo speciale di 5 euro e sarà possibile acquistare un massimo di 2 biglietti a utente. Sugli autobus verrà poi distribuito un coupon che dovrà essere esibito, unitamente al biglietto acquistato online, per poter accedere a Caracalla e assistere allo spettacolo.

L’elenco dei punti e degli orari di partenza degli autobus dei codici promo da inserire è il seguente:

 

CLICCA QUI : SELEZIONA IL TUO MUNICIPIO E INSERISCI IL CODICE PROMOZIONALE CHE TROVI DI SEGUITO (L di Linea – O di Opera + numero di Municipio):

 

  • Municipio I: Capolinea di Superficie Cipro
    Partenza ore 19.20
    CODICE PROMO LO1
  • Municipio II: Via Bressanone, Capolinea linea 542, in prossimità metro S. Agnese Annibaliano
    Partenza ore 19.30
    CODICE PROMO LO2
  • Municipio III: Largo Labia, Capolinea linea 90
    Partenza ore 18:45
    CODICE PROMO LO3
  • Municipio IV: Fermata Ponte Mammolo, Capolinea di Superficie
    Partenza ore 19:00
    CODICE PROMO LO4
  • Municipio V: Piazza Roberto Malatesta, Fermata Metro C
    Partenza ore 19:20
    CODICE PROMO LO5
  • Municipio VI: Via Cambellotti, Capolinea linea 20
    Partenza ore 18:30
    CODICE PROMO LO6
  • Municipio VII: Arco di Travertino, Capolinea della Metro
    Partenza ore 19:30
    CODICE PROMO LO7
  • Municipio VIII: Piazzale Antonio Tosti 4, Centro Anziani San Michele
    Partenza ore 19:30
    CODICE PROMO LO8
  • Municipio IX: Largo Peter Benenson, nei pressi del Municipio, corrispondenza Fermata palina 72915
    Partenza ore 19:20
    CODICE PROMO LO9
  • Municipio X: Stazione Lido centro, Capolinea bus
    Partenza ore 18:50
    CODICE PROMO LO10
  • Municipio XI: Stazione FL1 Villa Bonelli, Area capolinea
    Partenza ore 19:10
    CODICE PROMO LO11
  • Municipio XII: Via di Bravetta altezza civ. 395 A vicino fermata bus n° 71039
    Partenza ore 18:50
    CODICE PROMO LO12
  • Municipio XIIbis
    Via del Casale Lumbroso, Capolinea Bus 906 (Casale Lumbroso/Fontebasso)
    Partenza ore 18.45
    CODICE PROMO LO12bis
  • Municipio XIII: Piazza dei Giureconsulti, Area Capolinea
    Partenza ore 19:00
    CODICE PROMO LO13
  • Municipio XIV: Piazzale della stazione Monte Mario, Capolinea linea 46 Monte Mario
    Partenza ore 18:45
    CODICE PROMO LO14
  • Municipio XV: Stazione FL3 La Giustiniana, Area Capolinea
    Partenza ore 18:30
    CODICE PROMO LO15

 

A fine spettacolo è previsto il rientro al Municipio di partenza: gli autobus ripartiranno da Viale delle Terme di Caracalla (nel tratto tra Piazzale Numa Pompilio e Via Baccelli).

 

Info: promozione.pubblico@operaroma.it 

 

27 luglio 2023

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Prorogata la chiusura delle selezioni per la Scuola di Canto Corale e la Cantoria per l’anno 2023-24

Ancora qualche giorno di tempo a disposizione per le candidature alle selezioni della Scuola di Canto Corale e della Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma. Il bando resterà aperto fino alle 23.59 del 27 settembre.

Tutti i bambini e i ragazzi interessati, tra i 6 e i 23 anni di età, potranno partecipare alle selezioni che si terranno tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre.

Durante l’anno, i candidati ammessi avranno l’opportunità di frequentare le lezioni seguendo un ricco calendario di appuntamenti didattici e di partecipare a concerti ed eventi istituzionali; potranno, inoltre, essere coinvolti nelle produzioni operistiche della Stagione 2023-24.

Per informazioni: dipartimento.didattica@operaroma.it – 06/48160533-536-507

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Il “Rigoletto” noir di Michieletto arriva a Caracalla. Sul podio Riccardo Frizza

Debutta al Caracalla Festival 2023 Rigoletto di Giuseppe Verdi con la regia di Damiano Michieletto, rivoluzionario allestimento concepito in chiave anti-Covid nel 2020 per inaugurare la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma al Circo Massimo. Prima regia operistica messa in scena in Europa dopo i difficili mesi di lockdown, l’opera – che fu trasmessa in diretta su Rai5 e dalla quale è stato realizzato il film Rigoletto al Circo Massimo (prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con Indigo Film, con il contributo del MIC e presentato nel 2021 alla Festa del Cinema di Roma) – viene oggi ripensata per il palco di Caracalla, dove va in scena dal 3 al 10 agosto. L’allestimento segna il debutto al Teatro Grande del direttore d’orchestra Riccardo Frizza e del tenore Piero Pretti, impegnato nella parte del Duca di Mantova, mentre sarà la prima volta con il Teatro dell’Opera di Roma e a Caracalla per il soprano Zuzana Marková, che incarna Gilda. Gran ritorno nel ruolo di Rigoletto invece per Roberto Frontali, già apprezzato protagonista al Circo Massimo nel 2020. L’orchestra e il coro – diretto dal Maestro Ciro Visco – sono quelli del Teatro dell’Opera di Roma.

«Questo Rigoletto porta con sé dei ricordi emozionanti» dice Michieletto. «Primo spettacolo dal vivo del 2020 in Italia con il pubblico, è stato messo in scena rispettando tutti i regimi di contenimento imposti in quel momento. Il Teatro dell’Opera, con grande orgoglio, aveva accolto la sfida di realizzare la stagione al Circo Massimo, e la presenza del Presidente Sergio Mattarella aveva acceso l’entusiasmo di tutti. A distanza di tre anni lo riproponiamo a Caracalla, con un lieve adattamento e su un palcoscenico più piccolo rispetto alle dimensioni del Circo Massimo. Lo spettacolo – conclude Michieletto – mantiene il progetto di mescolare recitazione e riprese live: tre operatori steady-cam si muoveranno tra il cast per regalare al pubblico un doppio sguardo durante tutta l’opera».

Ambientato negli anni ’80 in un immaginario mondo criminale, lo spettacolo è concepito come un noir cinematografico, dove recitazione e video si intrecciano per restituire sogni, desideri e colpe dei protagonisti. Nello spazio di una degradata e moderna provincia, Rigoletto agisce da archetipo «shakespeariano»: è un buffone deforme, disprezzato e umiliato che, mosso a vendetta per proteggere il suo unico amore, finisce per diventarne il responsabile della morte.

Noto per l’originalità e l’inventiva dei suoi allestimenti, Damiano Michieletto è tra i registi più apprezzati e richiesti sulla scena internazionale. Per i suoi spettacoli, messi in scena in tutto il mondo, ha ricevuto numerosi premi: il Laurence Olivier Award, l’Irish Times Award, l’Österreichischer Musiktheaterpreis e il Reumert Prize. Ha vinto anche due Premi Abbiati, nel 2007 e nel 2017: il secondo per La damnation de Faust di Berlioz, spettacolo inaugurale della Stagione 2017/2018 del Teatro dell’Opera di Roma. A fine 2021 ha esordito alla regia cinematografica con Gianni Schicchi di Puccini (Genoma Films). Dopo Rigoletto al Caracalla Festival 2023, tornerà all’Opera di Roma a ottobre 2023 con Giulio Cesare in Egitto di Händel e nel 2024 con Die Zauberflöte (Il flauto magico) di Mozart.

Chiamato a dirigere per la prima volta sul podio di Caracalla, Riccardo Frizza è stato vincitore nel 2011 del premio Ópera XXI. Vanta grande esperienza nel repertorio operistico italiano dell’Ottocento e ha diretto nelle più prestigiose istituzioni musicali al mondo, come Metropolitan Opera House di New York, San Francisco Opera, Bayerische Staatsoper di Monaco, Opéra national de Paris e Tokyo Philarmonic Orchestra. Ospite regolare del Teatro dell’Opera di Roma, dal 2017 è direttore musicale del festival Donizetti Opera di Bergamo e dal 2022 è a capo dell’Orchestra Sinfonica e del Coro della Radio Ungherese.

Sul palco come protagonista torna, dopo l’esperienza al Circo Massimo nel 2020, Roberto Frontali. Da anni interprete di Rigoletto, ha portato questo ruolo a New York, Madrid, Tokyo e, in Italia, a Torino, Venezia e Roma. Ha collaborato con direttori come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Myung Whun-Chung. Al suo fianco come Gilda c’è Zuzana Marková, al suo debutto all’Opera di Roma e a Caracalla. Vincitrice del secondo premio al Concorso Internazionale Ernst Häfliger in Svizzera nel 2012, Marková ha cantato nei teatri più prestigiosi al mondo, con un repertorio che spazia da Verdi a Thomas Adès. Debutta a Caracalla anche il tenore Piero Pretti, impegnato nella parte del Duca di Mantova: un ruolo che ha portato con successo in diversi teatri europei, dalla Bayerische Staatsoper alla Royal Opera House a Londra, fino al Real di Madrid. Martina Belli, invece, è Maddalena per la prima volta a Caracalla, mentre Riccardo Zanellato – premio Verdi d’Oro nel 2018 – interpreta Sparafucile. Entrambi hanno cantato nell’allestimento di Michieletto del 2020.

Completano il cast Irina Dragoti (Giovanna), Dario Russo (Monterone), Alessio Verna (Marullo), Pietro Picone (Matteo Borsa) e Roberto Accurso (Conte di Ceprano).

Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti, i movimenti coreografici di Chiara Vecchi, mentre la regia camere live è di Filippo Rossi.

Rigoletto è un’opera lirica in tre atti composta nel 1851 da Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. Prima delle tre opere – con Il trovatore e La traviata – che andranno a formare la trilogia popolare verdiana, si basa sul dramma Le roi s’amuse (Il re si diverte) di Victor Hugo, censurato in Francia dopo solo una rappresentazione nel 1832 a causa della sua critica alla monarchia. Verdi e Piave, per evitare problemi con la censura austriaca, apportarono alcune modifiche al libretto, tra cui il cambio di ambientazione e il titolo originario, pensato come La maledizione. È infatti un dramma sulle colpe dell’uomo quello del Rigoletto: protagonista è un buffone deforme che progetta di vendicarsi – assumendo un sicario – del Duca di Mantova, colui che ha sedotto e rapito con l’inganno sua figlia Gilda. Proprio lei, tuttavia, finirà uccisa al suo posto.

La prima rappresentazione si terrà giovedì 3 agosto. Le repliche sono previste per domenica 6, martedì 8 e giovedì 10 agosto. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.00.

 

Roma, 18 luglio 2023

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“La traviata” torna a Caracalla nell’acclamata regia di Lorenzo Mariani

Violetta Valéry come Anita Ekberg, Laura Antonelli e Marilyn Monroe: torna in scena a Caracalla, dal 21 luglio al 9 agosto, La traviata di Giuseppe Verdi nell’acclamata regia del 2018 di Lorenzo Mariani. Nel ruolo di Violetta il soprano Francesca Dotto, già protagonista dello stesso allestimento nel 2019. Per il capolavoro di Verdi – che sul podio vede impegnato un direttore di grande esperienza operistica come Paolo Arrivabeni –  il regista si ispira agli anni de La dolce vita di Fellini, da una prospettiva però estranea al lusso e agli scintillii: la storia di Violetta Valéry si intreccia con quella delle icone del cinema di un tempo, gettate nel vortice della società divoratrice dello star system.

«Quando sono stato invitato a montare La traviata ho voluto partire dalle fonti» racconta Lorenzo Mariani «andando a rileggere il romanzo La dame aux camélias di Alexandre Dumas. E mi sono trovato davanti a una bomba di emozioni quasi insopportabili per la loro intensità. Sono davvero angosciose le sofferenze che deve patire la protagonista». Ed è stato proprio chiedendosi in che modo avrebbe potuto dipingere un mondo così privo di speranze che ha pensato a La dolce vita di Fellini. «Nel film c’è moltissima bellezza, ma si tratta di una bellezza feroce, che divora le persone. In effetti, quel film è un ritratto spietato della Roma e dell’Italia di fine anni Cinquanta. Possiede il fasto e il glamour di un sistema che stritola. Penso a certe attrici consumate dal successo in pochi anni come Laura Antonelli, che ci ha rimesso la vita. Anche Violetta è così, cioè intrappolata in un mondo che non dà scampo. D’altronde la borghesia francese di metà Ottocento era spietatissima».

Lorenzo Mariani è tra i registi d’opera più esperti della scena contemporanea, particolarmente apprezzato per la sua attività di direttore artistico svolta al Teatro Massimo di Palermo per otto anni. Ha collaborato con direttori del calibro di Claudio Abbado e Zubin Mehta, mettendo in scena allestimenti che hanno girato in tutto il mondo (San Francisco, Tokyo, Shanghai, Göteborg, Helsinki, Tel Aviv). Per l’Opera di Roma, a Caracalla, ha diretto nel 2014 un Barbiere di Siviglia rossiniano di grande successo.

A dirigere il capolavoro di Verdi è Paolo Arrivabeni, specializzato nel repertorio operistico italiano, che torna a Caracalla dopo il grande successo, nel 2015, de La bohème di Puccini messa in scena da Davide Livermore. Arrivabeni ha diretto innumerevoli produzioni operistiche e ha collaborato con i più prestigiosi teatri e istituzioni musicali al mondo, come la Deutsche Oper di Berlino, la Wiener Staatsoper e la Metropolitan Opera House di New York. Direttore Musicale dell’Opéra Royal de Wallonie di Liegi dal 2008 al 2017, il maestro viene ospitato regolarmente nei maggiori festival operistici nazionali e internazionali.

Apprezzatissima nel ruolo di Violetta Valéry, il soprano Francesca Dotto – che della cortigiana è una delle più note interpreti – ha vestito i panni di Violetta all’Opera di Roma nella celebre produzione del 2016 con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino, e a Caracalla nel 2019 in questa versione firmata da Mariani. Ad affiancarla nel ruolo di Alfredo Germont, si alterneranno il giovane tenore Giovanni Sala – vincitore nel 2014 del Concorso per Giovani Cantanti Lirici dell’Associazione Lirica Concertistica italiana – e Alessandro Scotto di Luzio, anche lui già Alfredo nel 2019 a Caracalla. Giorgio Germont è invece interpretato da Christopher Maltman – richiestissimo baritono per ruoli verdiani – e da Marco Caria – premio speciale del pubblico e secondo classificato al Concorso Operalia nel 2007.

Completano il cast Ekaterine Buachidze (Flora Bervoix), Mariam Suleiman (Annina), Mattia Rossi (il marchese d’Obigny), Nicola Straniero (Gastone), tutti appartenenti a “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera, Arturo Espinosa (Barone Douphol) diplomato nello stesso progetto “Fabbrica” e Viktor Schevchenko (Dottor Grenvil). L’orchestra e il coro, diretto da Ciro Visco, sono del Teatro dell’Opera di Roma.

Collaboratore alla regia e coreografo Luciano Cannito, le scene e i costumi sono rispettivamente di Alessandro Camera e Silvia Aymonino. Alle luci Roberto Venturi e ai video Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii.

La traviata è un melodramma in tre atti con musica di Giuseppe Verdi e su libretto di Francesco Maria Piave, tratto da La dame aux camélias (La dama o signora delle camelie) di Alexandre Dumas figlio, romanzo adattato alle scene teatrali parigine nel 1852. Composta ed eseguita per la prima volta nel 1853 al Teatro La Fenice di Venezia, l’opera di Verdi conclude il cosiddetto ciclo della trilogia popolare sancendo, assieme a Rigoletto e Il trovatore, l’ingresso nella maturità drammaturgico-espressiva del compositore.

Trama. Parigi, metà XIX secolo. Violetta è una giovane cortigiana che vive nel lusso e nella mondanità quando, ad una delle sue feste, Alfredo Germont le dichiara il suo amore. Violetta abbandona così la sua vita parigina, trasferendosi con il giovane in una casa di campagna. Un giorno, però, il padre di Alfredo le fa visita, chiedendole di lasciare il figlio poiché la relazione sta gettando discredito sulla sua famiglia. Violetta, disperata, lo abbandona. Nel frattempo il decorso della sua malattia, la tisi, si fa sempre più grave: pochi giorni dopo le scuse di Giorgio Germont e mentre lei e Alfredo si ricongiungono promettendosi una vita d’amore e felicità, Violetta muore fra le braccia dell’innamorato.

La prima rappresentazione si terrà venerdì 21 luglio alle ore 21.00. Le repliche sono previste per martedì 25, venerdì 28 luglio, mercoledì 2, venerdì 4 e mercoledì 9 agosto. L’orario di inizio di tutti gli spettacoli è alle 21.00.

Ogni rappresentazione è in lingua originale con sovratitoli in italiano e inglese.

 

Roma, 17 luglio 2023

 

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Le “Metamorfosi” di Ovidio lette e commentate da Valerio Magrelli

La metamorfosi come condanna, atto di salvezza o di giustizia: persino resurrezione. Il concetto unificante di trasformazione che attraversa il mito occidentale, al centro de Le metamorfosi di Ovidio, è protagonista della lettura commentata del poema latino che Valerio Magrelli – Premio Feltrinelli per la poesia italiana – presenta il 18 e il 19 luglio alle ore 19 nel suggestivo spazio del Teatro del Portico alle Terme di Caracalla. Si tratta della prima lettura pubblica del poema da parte di Magrelli e della seconda proposta di prosa – dopo il successo de Gli occhiali di Šostakovič di Valerio Cappelli con Moni Ovadia – del Caracalla Festival 2023, quest’anno arricchito dalla programmazione “Off” che spazia dall’opera al cinema fino al teatro.

«Ho letto e riletto Ovidio in italiano gettando ogni tanto un’occhiata sul testo a fronte, e mi sento di poter adottare per intero la splendida definizione di Roberto Andreotti: Classici elettrici» racconta Valerio Magrelli «Elettrici, ossia ad alta conduzione, sono quei testi in cui la corrente guizza via attraverso i secoli. È questa la più convincente metafora che ho trovato per definire le opere fondanti della nostra cultura. La trasmissibilità delle Metamorfosi fa loro varcare duemila anni come se niente fosse. [..] Se ho scelto Ovidio è stato soprattutto per la sua potenza narrativa, anzi, direi meglio, per la forza di trazione e attrazione esercitata sul lettore».

Dal Narciso consumato dall’amore di sé all’Aracne ragnificata per la propria superbia, fino al celebre mito di Dafne trasformata in alloro per sottrarsi al desiderio di Apollo: ne Le Metamorfosi – composte da Ovidio tra l’anno 2 e l’anno 8 del I secolo d.C. – il poeta raccoglie e rielabora più di 250 favole del mondo greco-romano legati alla trasformazione, sia fisica che spirituale. Un’eredità che ha attraversato i secoli e che è stata celebrata da grandi autori come Dante – che nella Commedia pone Ovidio accanto a Omero – Shakespeare e D’Annunzio. Dei dodicimila esametri che compongono quest’imponente opera, Magrelli offre all’ascoltatore un’accurata quanto vasta selezione. La lettura e il commento si basano sull’edizione critica a firma di Enrico Oddone.

 

Nato a Roma nel 1957, Valerio Magrelli ha pubblicato sei libri di poesie (raccolti nel volume Le cavie, Einaudi 2018), il pamphlet in versi Il commissario Magrelli (Einaudi 2018), e un ciclo di quattro volumi in prosa (concluso con Geologia di un padre, Einaudi 2013). Il suo ultimo libro di versi è Exfanzia(Einaudi 2022). Professore ordinario di letteratura francese all’Università Roma Tre, ha diretto la serie trilingue “Scrittori tradotti da scrittori” (Einaudi; Premio Nazionale per la Traduzione 1996). Nel 2002 l’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha attribuito il Premio Feltrinelli per la poesia italiana.

 

Le letture commentate si terranno martedì 18 e mercoledì 19 luglio alle ore 19.00 al Teatro del Portico delle Terme di Caracalla

Roma, 12 luglio

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“Ricostruzione 1.0” in prima assoluta per Caracalla OFF 2023

La programmazione ‘Caracalla Off’ 2023 al Teatro del Portico prosegue lunedì 17 luglio, alle 21.00, con una prima rappresentazione assoluta: Ricostruzione 1.0, spettacolo nato dall’estro creativo dei giovani talenti della IV edizione di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Lorenzo Amato.

«Ricostruzione 1.0 nasce dall’ interrogarsi da parte di un gruppo di giovani artisti su cosa siano oggi l’Opera e il mondo del Teatro – spiega la regista Antonella Lo Bianco. Abbiamo approfondito il ruolo dell’artista/cantante intrappolato in un teatro abbandonato, fermo in un tempo che non avanza, per noi un simbolo della società odierna. La difficoltà di comunicare e il senso di abbandono causano la crisi. L’amore per il luogo e per la professione spinge l’artista verso la consapevolezza e la necessità di ricostruzione, lo porta a liberare lo spazio e il corpo da ciò che non è più utile. È questo il percorso che fanno i protagonisti di questo viaggio onirico che è Ricostruzione 1.0».

Lo spettatore di Ricostruzione 1.0, a Caracalla il 17 luglio (ore 21.00), si trova di fronte uno spazio scenico che vuole rappresentare proprio il “Teatro”, un teatro crollato e abbandonato dove si anima questa fantasia onirica su musiche di Mozart, Rossini, Bellini e Puccini che si susseguono secondo una struttura emozionale, non cronologica né filologica. A dare voce alle celebri arie e pezzi di insieme saranno i cantanti Valentina Gargano (soprano), Mariam Suleiman (soprano), Ekaterine Buachidze (mezzosoprano), Eduardo Niave (tenore), Nicola Straniero (tenore), Mattia Rossi(baritono) Spartak Sharikadze (basso), accompagnati al pianoforte da Zenoviia-Anna Danchak e Pavel Tialo.

La fantasia musicale si divide in tre sezioni, la prima dedicata all’amore, la seconda alla crisi, la terza alla speranza. All’inizio di questo percorso tutto è trappola. I costumi firmati da Mario Celentano sono ingombranti e pesanti, coperti di argilla, la stessa usata per l’elaborato trucco sugli interpreti; l’effetto visivo vuole evocare la patina del tempo che conferisce ai personaggi una rigidità quasi scultorea. Una trappola sono anche le scene di Chiara Mirabella, dove protagonista indiscussa è la rete-labirinto creata dalle funi. La luce è curata da Giulia Bandera: inizialmente finta e artefatta, a ricordare gli albori di un teatro ormai desueto, diventa poi essenziale nel momento della liberazione. L’impianto scenico vive lo stesso percorso dell’artista/cantante, tutto subisce una trasformazione che porta alla liberazione.

 

Roma, 14 luglio

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Il 23 luglio a Caracalla “Gran Gala di Danza” con Maia Makhateli e Jacopo Tissi

La programmazione del Caracalla Festival 2023 dedicata al balletto volge al termine con il Gran Gala di Danza di domenica 23 luglio alle 21.00. Una data unica per un evento molto speciale che vede impegnate le stelle ospiti, Maia Makhateli e Jacopo Tissi, e quelle del Teatro dell’Opera di Roma, le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il Corpo di Ballo. Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Alvise Casellati.

Da non perdere un altro spettacolo in programma la stessa sera, prima del Gala: quello degli Allievi della Scuola di Danza, anche questa diretta da Eleonora Abbagnato, alle 19.00 al Teatro del Portico, nuovo spazio creato per il cartellone ‘Off’ del Festival, ricavato grazie alla riapertura del Tempio di Giove, tornato visitabile dopo decenni.

Per il Gran Gala di Danza, dopo Roberto Bolle and Friends, il 23 luglio alle 21.00, sul grande palcoscenico delle Terme arrivano altri due ospiti internazionali: Maia Makhateli e Jacopo Tissi. Sono proprio loro ad aprire la serata. Accompagnati dalle ballerine soliste e del Corpo di Ballo della Fondazione capitolina danzano il ‘Grand Pas’ dal secondo atto di Paquita, per la coreografia di Petipa ripresa da Eleonora Abbagnato e Gillian Whittingham.

Il programma, diviso in due parti da un intervallo, si compone poi di passi a due da Il Corsaro firmato da José Carlos Martínez (interpreti Susanna Salvi e Alessio Rezza) e Il lago dei cigni di Petipa (interpreti Maia Makhateli e Jacopo Tissi), dal pas de deux tutto al maschile da Proust ou les intermittences du coeur di Petit, ripreso da Luigi Bonino (interpreti Michele Satriano e Giacomo Castellana) e dall’assolo di Alessandra Amato che danza La morte del cigno di Michel Fokine, ripresa da Eleonora Abbagnato. Il gran finale è affidato alle note e al ritmo incalzante del Bolero di Ravel con la coreografia creata da Krzysztof Pastor nel 2012. Il Bolero occupa un posto speciale nella storia della musica e della danza, e la versione ballettistica che ha segnato la storia e ancora oggi si pone come un’icona è quella leggendaria di Maurice Béjart. Da sempre il Bolero è stato concepito “in cerchio” generalmente con un tavolo rotondo al centro del palcoscenico su cui danza un solista, donna o uomo, e gli altri ballerini tutti intorno. Pastor sceglie di usare un ampio spazio rettangolare e di affidare l’esecuzione del suo Bolero a un uomo e a una donna, una coppia principale che in questo caso è formata da Rebecca Bianchi e Claudio Cocino, con un corpo di ballo che li ingloba e li rilascia.

Lo spettacolo vede i costumi del Teatro dell’Opera di Roma firmati da Anna Biagiotti; quelli de Il Corsaro sono di Francesco Zito, quelli del Bolero di Tatjana van Walsum. Jean-Michel Désiré firma le luci. Video di Igor Renzetti.

Il 23 luglio, tornano in scena gli Allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, dopo il Saggio Spettacolo del 15 luglio al Costanzi. Prima del Gran Gala di Danza, alle 19 presso il Teatro del Portico, i giovani danzatori saranno interpreti di due titoli: Raymonda Suite da Marius Petipa e Il carnevale degli animali di Davide Bombana.

I brani coreografici che compongono la Suite di Raymonda sono ripresi dagli insegnati della Scuola Ioulia Sofina (‘Mazurca’ e ‘Danza ungherese’), e Ofelia Gonzalez e Pablo Moret (‘Grand pas classique’).

Il carnevale degli animali sulle musiche di Camille Saint-Saëns nella versione coreografica di Davide Bombana è la prima ad essere pensata per un pubblico giovane, con un importante messaggio ecologico: amare e rispettare sempre gli animali e la natura. Il coreografo italiano, di chiara fama internazionale, evita ogni forma di astrazione e intellettualismo, rimane fedele alla concezione del divertissement pensata dal compositore e propone una serie di danze eterogenee in stile con atmosfere multiformi e colorate, volte a descrivere il mondo animale nella sua gioia istintiva e disordinata.

I costumi sono firmati da Anna Biagiotti. Musiche su base registrata.

Biglietti in vendita e al botteghino e su operaroma.it

 

Roma, 15 luglio 2023

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