DOPPIO SOGNO
LA STAGIONE 2025/26 DELL’OPERA DI ROMA

 

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Dal barocco di Händel al linguaggio contemporaneo di Ronchetti e D’Amico, passando per Wagner, Strauss, Gounod, Mozart e naturalmente Verdi, Puccini e Rossini, senza tralasciare un omaggio a Henze nel centenario della nascita. Un triplice debutto nel Lohengrin per Mariotti, Michieletto e Korchak e una collaborazione triennale con Il Teatro di Roma, che inizia con la regia di Luca De Fusco per la prima volta all’Opera di Roma con un titolo mai rappresentato sul palcoscenico del Lirico capitolino, Roméo et Juliette. In programma anche l’esordio italiano dei registi Gürbaca e Hermann, quest’ultimo con due titoli consecutivi e complementari (Inferno e Ariadne auf Naxos), Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel, per la prima volta all’Opera di Roma, e Le nozze di Figaro di Mozart firmate da Claus Guth.

Importante anche quest’anno la presenza degli spettacoli di danza, che spaziano dai grandi classici come Lo schiaccianoci e La Bayadère per arrivare a esplorare il Novecento e la contemporaneità con George Balanchine, Pina Bausch, Jerome Robbins, Jacopo Godani, Marco Goecke, Angelin Preljocaj e Benjamin Millepied.

In cartellone anche quattro concerti, tre dei quali affidati al Direttore musicale Michele Mariotti, un anticipo sull’avvio di stagione con un concerto all’Expo 2025 di Osaka a settembre e una recita straordinaria di Tosca al Costanzi il 1° novembre, trasmessa da Rai Cultura in diretta su Rai 3 in collaborazione con il Ministero della Cultura, per chiudere le celebrazioni del 125° anniversario del capolavoro di Puccini.

La stagione si presenta con 12 nuove produzioni, di cui 9 di opera e 3 di danza; 14 titoli operistici, 8 balletti in sede, 3 tournée del Corpo di Ballo, una tournée dell’Orchestra e 4 concerti. Tre i titoli in più sia per l’opera sia per il balletto, per un totale di 13 serate in più rispetto alla scorsa stagione.

Nelle rappresentazioni sono impegnati i complessi artistici dell’Opera di Roma, l’Orchestra, il Coro diretto da Ciro Visco e il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato.

Partecipano alle produzioni la Scuola di Canto Corale e la Scuola di Danza dell’Opera di Roma, oltre ai talenti del progetto “Fabbrica” Young Artist Program, giunto alla sua quinta edizione.

Quattro inoltre gli spettacoli ripresi da Rai Cultura – Tosca, Lohengrin, Tancredi e Falstaff – trasmessi sui canali televisivi Rai e da Radio 3, dimostrano il costante apprezzamento del cartellone operistico, così come registrato dai numeri della precedente stagione: un riempimento medio della sala dell’88%, 14.500.000 € di incassi, 291.828 spettatori incluso il Caracalla Festival 2024 e un incremento globale del 13,9% di spettatori.

L’immagine della stagione è stata affidata all’artista digitale Elena Manferdini, che lavora con l’intelligenza artificiale. Una scelta che approda a un’estetica capace di oscillare tra il realismo fotografico e la distorsione fantastica, trasportandoci in una dimensione che potremmo definire di ultra-realismo immaginifico.

 

ABBONAMENTI E BIGLIETTERIA

Da martedì 22 luglio 2025 sarà possibile rinnovare gli abbonamenti. Le nuove sottoscrizioni si aprono martedì 9 settembre. I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita da martedì 14 ottobre 2025.

«Doppio Sogno è il titolo che abbiamo scelto per la stagione 2025-26 – dice il Sovrintendente Francesco Giambrone un riferimento al celebre racconto di Arthur Schnitzler, dove sogno e realtà si intrecciano e si rovesciano l’uno nell’altra, e che sintetizza l’essenza profonda della nostra proposta artistica e della visione che la guida. Il nostro è un teatro che non rinuncia all’immaginazione, che continua a credere nell’arte come spazio di elevazione, di incanto, di utopia; ma che al tempo stesso resta radicato nella materia viva dei tempi che viviamo, interrogando la realtà con lucidità e prendendo posizione. L’Opera di Roma poi, è sempre più radicata sul territorio cittadino e regionale, e la stagione 2025-26 rinnoverà progetti come OperaCamion e Linea Opera, che portano l’opera e la danza nelle scuole, nelle università, nelle strade, nelle periferie, e a contatto con altre Istituzioni, nella convinzione di una vocazione comunitaria e democratica. Nella stagione 2025/26 un importante passo in avanti verso la ridefinizione della nostra identità artistica è segnato dalla programmazione del Teatro Nazionale, destinato ad affermarsi sempre più come secondo polo dei nostri spettacoli, dedicato alla sperimentazione e alla contaminazione dei linguaggi. Qui si alterneranno spettacoli che spaziano dal teatro d’autore alla danza contemporanea. Il Doppio Sogno, che vi invitiamo a vivere con noi – conclude Giambrone – non sarebbe possibile senza la dedizione dell’Orchestra e del Coro – guidati da Michele Mariotti e da Ciro Visco –, senza l’impegno del Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato, e soprattutto senza il contributo insostituibile di tutte le forze artistiche, tecniche, organizzative e amministrative che ogni giorno rendono vivo e operante il Teatro dell’Opera di Roma. Un lavoro collettivo, quotidiano, profondamente condiviso, che fa del nostro teatro un luogo di cultura, visione e responsabilità».

«Il Teatro dell’Opera di Roma è un’eccellenza di cui siamo profondamente orgogliosi. – dichiara il Sindaco e Presidente della Fondazione Roberto Gualtieri – É capace di stupirci ogni anno con una programmazione che, come al solito, è straordinaria e va ben oltre la semplice stagione teatrale: un cartellone di grandissima qualità che spazia nel tempo e nello spazio, con prime volte, tournée internazionali e progetti come OperaCamion che porta l’opera nelle piazze e la rende davvero popolare e accessibile a tutti. Roma sostiene il Teatro con un investimento di 18 milioni di euro, perché crediamo in un’istituzione viva, diffusa e aperta alla città. Annuncio anche che quest’anno inizieranno a Tor Marancia i lavori nell’edificio che sarà la sede della Scuola di Danza. Complimenti a tutti per i risultati eccellenti raggiunti e continuiamo nel lavoro per avere un’Opera che non smetta mai di sorprenderci».

 

LA RETE DI COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI E IL TEATRO DIFFUSO

La cura nella proposta artistica della stagione procede di pari passo con l’apertura del Teatro alla città. Per questo la rete di collaborazioni istituzionali all’interno di Roma si allarga sempre di più e si arricchisce di nuove relazioni progettuali e di future condivisioni. Con Teatro di Roma, Musica per Roma, con EUR S.p.A. attraverso EUR Culture per Roma, Romaeuropa Festival, l’Istituzione Università e Concerti, la Soprintendenza Speciale di Roma, il Ministero dell’Università e Ricerca, le Università e il mondo della scuola, con ATAC, con i quindici Municipi di Roma Capitale, presìdi fondamentali del territorio e con alcuni pezzi della grande rete diffusa dell’associazionismo culturale e sociale di comunità.

Accanto alla stagione ufficiale di opere, balletti e concerti e alle attività di “Fabbrica” Young Artist Program, della Scuola di Danza e della Scuola di Canto Corale, tornano quindi iniziative che si consolideranno ed estenderanno, come Linea Opera che dopo aver costruito una forte relazione col territorio troverà spazio anche nella programmazione di quest’anno. Una notte a teatro rafforzerà il legame necessario tra bambini e opera e Cantamondo, corso di formazione al canto corale per bambini delle scuole primarie, promuoverà processi di integrazione attraverso il linguaggio della musica. Immancabile inoltre l’appuntamento con OperaCamion, progetto itinerante che trasforma un TIR in un vero e proprio teatro mobile. Il container si apre come un sipario e si trasforma in palcoscenico, portando orchestra, cantanti, luci e costumi direttamente nelle piazze dei municipi di Roma.

La stagione e tutte le attività della Fondazione sono rese possibili grazie alla collaborazione con i soci privati Camera di Commercio di Roma e ACEA. Così come è fondamentale l’apporto di aziende che da anni hanno scelto di sostenere il Teatro dell’Opera di Roma in qualità di Mecenati e Sponsor: Banca del Fucino, che sta riservando particolare attenzione al progetto “Fabbrica” Young Artist Program, Terna, BMW Roma e Aeroporti di Roma.

 

LE COPRODUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Anche quest’anno il Teatro dell’Opera di Roma riconferma la vocazione alla collaborazione. Diverse le co-produzioni internazionali in cartellone: quella con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia per La bohème e Lohengrin, quest’ultimo realizzato anche con la collaborazione del Teatro La Fenice di Venezia; il nuovo allestimento di Ariadne auf Naxos con Semperoper Dresden; Il trionfo del Tempo e del Disinganno con il Salzburger Festspiele. Significativa infine la partnership con Teatro di Roma per il Roméo et Juliette con la regia di Luca De Fusco, che apre un progetto triennale di collaborazione fra la Fondazione lirica capitolina e il Teatro di Roma.

 

L’OPERA

Il debutto wagneriano di Mariotti, Michieletto e Korchak per l’inaugurazione della stagione

La nuova stagione dell’Opera di Roma si apre nel segno di Wagner, affrontato per la prima volta dai tre principali interpreti coinvolti: il Direttore musicale Michele Mariotti, il regista Damiano Michieletto e il tenore Dmitry Korchak. Con l’inaugurazione, come da tradizione il 27 novembre, Lohengrin torna al Costanzi dopo cinquant’anni d’assenza. Protagonisti sul palco accanto a Korchak, Clive Bayley (Heinrich der Vogler), Tómas Tómasson (Friedrich von Telramund), Ekaterina Gubanova (Ortrud), Andrei Bondarenko (Der Heerrufer) e – al debutto al Costanzi – Jennifer Holloway (Elsa). Per questo nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con il Palau de les Arts di Valencia e La Fenice di Venezia, Michieletto è affiancato dal suo consueto team: Paolo Fantin per le scenografie, Carla Teti per i costumi e Alessandro Carletti per le luci. La drammaturgia è di Mattia Palma. Dopo l’inaugurazione quattro le repliche fino al 7 dicembre. La serata d’apertura è ripresa da Rai Cultura e trasmessa in diretta su Rai 5, RaiPlay e Radio 3.

Torna La bohème impressionista con la regia di Davide Livermore

È Carolina López Moreno, rivelazione pucciniana degli ultimi anni, l’interprete di Mimì ne La bohème con la regia di Davide Livermore. L’allestimento arriva per la prima volta al Costanzi dopo essere andato in scena a Caracalla (2014 e 2015) e al Circo Massimo (2021). Grandi voci internazionali sono impegnate in entrambi i cast: con López Moreno si alternano Maria Agresta e Yaritza Véliz, già Mimì alla Royal Opera House di Londra. Saimir Pirgu, Francesco Demuro e René Barbera interpretano invece Rodolfo. L’allestimento, frutto della collaborazione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, in cui Livermore firma anche scene, costumi e luci, è reso ancora più suggestivo da quadri dell’impressionismo francese che, come in una sorta di grande atelier, avvolgono i protagonisti. Sul podio Jader Bignamini e –per una data– Alessandro Palumbo, che debutta al Costanzi. Undici le recite, dal 14 al 25 gennaio.

 

Inferno di Lucia Ronchetti in una nuova produzione firmata da David Hermann con i costumi di Maria Grazia Chiuri

Commissionata dal Teatro dell’Opera di Roma, la nuova versione italiana di Inferno, opera della compositrice Lucia Ronchetti – già direttrice della Biennale Musica a Venezia – viene proposta in prima assoluta al Costanzi. Tratta da Dante e con un epilogo di Tiziano Scarpa, l’opera ha avuto una prima esecuzione in forma di concerto nel 2021 a Francoforte. Questo nuovo primo allestimento segna il debutto a Roma di David Hermann, nominato agli International Opera Awards nel 2018. Le scene sono di Jo Schramm, le luci di Fabrice Kebour, i costumi della grande stilista italiana Maria Grazia Chiuri. Sul podio Tito Ceccherini, apprezzato specialista del repertorio contemporaneo. Protagonisti Laura Catrani e – al loro primo impegno con l’Opera di Roma – Leonardo Cortellazzi, Andreas Fischer e il celebre ensemble Neue Vocalsolisten. La prima rappresentazione del 19 febbraio è seguita da quattro repliche fino al 7 marzo.

Maxime Pascal interpreta Ariadne auf Naxos di Strauss che torna dopo 35 anni

Assente da trentacinque anni dalle stagioni del Teatro dell’Opera di Roma, il 1° marzo 2026 torna sul palco del Costanzi Ariadne auf Naxos (Arianna a Nasso), il capolavoro di Richard Strauss su libretto di Hugo von Hofmannsthal. Sul podio Maxime Pascal, specialista del repertorio novecentesco e contemporaneo. Interprete dalla carriera in grande ascesa, dopo aver diretto in concerto Anna Caterina Antonacci ne La voix humaine (2017), torna al Costanzi per la prima volta con un’opera. Per David Hermann, sempre con Jo Schramm e Fabrice Kebour, e con Michaela Barth per i costumi, è il secondo titolo consecutivo in questa stagione dopo Inferno di Ronchetti. Protagonisti Axelle Fanyo (Ariadne), Tuomas Katajala (Bacchus), Ziyi Dai (Zerbinetta), Angela Brower (Der Komponist), Adrian Eröd (Musiklehrer). Il nuovo allestimento – una collaborazione con Semperoper Dresden dove ha debuttato nel dicembre 2018 – va in scena dall’1 al 10 marzo 2026.

Il ritorno di Carsen per lo storico debutto al Costanzi de Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel

Segna il ritorno del grande regista canadese Robert Carsen l’allestimento de Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg Friedrich Händel, proposto in collaborazione con Salzburger Festspiele, dove è andato in scena nel 2021. Dopo i successi all’Opera di Roma con Julius Caesar, Onegin, Idomeneo, re di Creta e Orfeo ed Euridice, Carsen propone per l’oratorio haendeliano una lettura che si ispira al format dei talent show televisivi. Le scene sono di Gideon Davey, le luci di Peter van Praet affiancato da Carsen stesso e i video di Rocafilm. Sul podio sale Gianluca Capuano, apprezzato specialista del repertorio barocco. Sul palco Johanna Wallroth (Bellezza), Ed Lyon (Tempo), Anna Bonitatibus (Piacere) e Raffaele Pe (Disinganno). La prima del capolavoro su libretto del cardinale romano Benedetto Pamphilj – eseguito per la prima volta nella storia dell’Opera di Roma – è il 7 aprile, seguita da quattro repliche fino al 14.

Le voci di Grigolo e Machaidze e la regia di Luca De Fusco per la prima esecuzione di Roméo et Juliette di Gounod all’Opera di Roma

Sono Vittorio Grigolo e Nino Machaidze i protagonisti di Roméo et Juliette di Charles Gounod, titolo mai apparso nei cartelloni del Lirico capitolino, che va in scena dal 28 aprile al 6 maggio.A firmare la regia è Luca De Fusco, Direttore del Teatro di Roma da gennaio 2024. Sul podio è invece impegnata una bacchetta nota al pubblico romano, quella di Daniel Oren. Il nuovo allestimento, con scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta, luci di Gigi Saccomandi, video di Alessandro Papa e movimenti coreografici di Alessandra Panzavolta, si inserisce nell’ambito di un progetto triennale di collaborazione con il Teatro di Roma. Oltre a Grigolo e Machaidze, nel cast alternativo figurano Vannina Santoni (Juliette) e Duke Kim (Roméo). In tutte le recite sono impegnati Nicolas Courjal (Frère Laurent), Mihai Damian (Mercutio), Aya Wakizono (Stéphano), Valerio Borgioni (Tybalt), Raffaele Feo (Benvolio), Alessio Verna (Gregorio), Rocco Cavalluzzi (Le duc de Vérone), Christian Senn (Capulet) e Géraldine Chauvet (Gertrude).

Carlo Vistoli è Tancredi nel capolavoro di Rossini diretto da Mariotti e messo in scena da Emma Dante

Secondo titolo in stagione per il Direttore musicale Michele Mariotti, apprezzatissimo nel repertorio ottocentesco e belcantistico, che affronta per la prima volta Tancredi di Rossini, assente dal Costanzi dal 2004. Mariotti affida eccezionalmente il ruolo del titolo, anziché a un contralto, a un controtenore contraltista: Carlo Vistoli. Tra i più affermati a livello internazionale, è stato protagonista a Roma di Orfeo ed Euridice di Gluck e del Giulio Cesare di Händel, per il quale ha ottenuto il Premio Abbiati nella parte di Tolomeo. Hasmik Torosyan è Amenaide, Enea Scala Argirio, Luca Tittoto Orbazzano. La nuova produzione dell’opera su libretto di Gaetano Rossi, da Voltaire, è affidata a Emma Dante, che torna a Roma dopo il successo di Dialogues des carmélites che inaugurò la stagione 2022/2023. Accanto a lei Carmine Maringola per le scene, Luigi Biondi per le luci, Manuela Lo Sicco per i movimenti coreografici. La regista firma anche i costumi con Chicca Ruocco. Il 19 maggio va in scena la prima, seguita da quattro repliche fino al 29. Lo spettacolo sarà ripreso da Rai Cultura e trasmesso su Rai 5, RaiPlay e Radio 3.

Ermonela Jaho, Nadine Sierra e Ekaterina Bakanova per il ritorno della Traviata firmata da Sofia Coppola e Valentino

Grandi voci per tutte le repliche della Traviata di Giuseppe Verdi, con la regia di Sofia Coppola. Dal 21 al 30 giugno 2025 il Teatro dell’Opera di Roma ripropone la produzione che, con i costumi di Valentino Garavani indossati dalla protagonista, ha fatto sognare il pubblico della capitale al suo debutto nel 2016 e nelle successive riprese, anche in tournée in Giappone. La direzione musicale è affidata a Francesco Ivan Ciampa. Protagonista la grande Ermonela Jaho, che manca dal Costanzi dal 2009 e che torna ora con uno dei suoi ruoli prediletti, quello di Violetta Valéry, in alternanza con Nadine Sierra ed Ekaterina Bakanova. Dmitry Korchak, di nuovo in scena dopo il Lohengrin inaugurale, Xabier Anduaga, e Antonio Poli vestono i panni di Alfredo Germont. Amartuvshin Enkhbat, Luca Salsi e Misha Kiria interpretano Giorgio Germont.

Per la prima volta in Italia Le nozze di Figaro di Mozart con la regia di Claus Guth

Prima italiana per le celebri Nozze di Figaro messe in scena nel 2006 al Festival di Salisburgo da Claus Guth. Il grande regista tedesco torna al Costanzi dopo la Jenůfa del 2024. La commedia per musica di Mozart segna il debutto di Emmanuel Tjeknavorian sul podio dell’Opera di Roma. Apprezzato sia come violinista sia come direttore di un ampio repertorio sinfonico – attività che gli è valsa il Premio Abbiati – è al suo primo Mozart in forma scenica. Protagonisti di questo allestimento della Canadian Opera Company, che vede scene e costumi di Christian Schmidt, luci di Olaf Winter e video di Andi A. Müller, sono Germán Olvera e Markus Werba nel ruolo del Conte di Almaviva, Roberta Mantegna e Federica Guida in quello della Contessa, Erwin Schrott e Alessio Arduini come Figaro, Martina Russomanno e Benedetta Torre nei panni di Susanna, Elmina Hasan e Cecilia Molinari come Cherubino. Completano il cast Monica Bacelli (Marcellina), Roberto Scandiuzzi (Don Bartolo), Marcello Nardis (Don Basilio), Blagoj Nacoski (Don Curzio). La prima va in scena il 15 settembre, seguita da sette repliche fino al 23.

Il debutto italiano di Tatjana Gürbaca con Falstaff diretto da Mariotti

Il terzo titolo operistico affidato alla bacchetta del Direttore musicale Michele Mariotti, e l’ultimo della stagione, è Falstaff di Giuseppe Verdi. La regia è della tedesca Tatjana Gürbaca, al suo primo impegno in Italia dopo una brillante carriera internazionale. Protagonista dell’ultimo capolavoro del compositore di Busseto è il celebre baritono Luca Salsi, grande voce verdiana. George Petean e Maria Agresta interpretano rispettivamente Ford e Alice, Ekaterine Buachidze è Mrs. Meg Page, Violeta Urmana Mrs. Quickly, Marina Monzò Nannetta, Yijie Shi Fenton, Carlo Bosi Cajus, Paolo Antognetti Bardolfo, Gabriele Sagona Pistola. Il nuovo allestimento vede la scenografia è di Henrik Ahr, i costumi di Silke Willrett e le luci di Stefan Bolliger. La prima rappresentazione l’11 ottobre 2026, è seguita da cinque repliche, dal 13 ottobre al 1° novembre.

 

LA DANZA

Lo schiaccianoci apre la stagione natalizia

È il balletto natalizio per eccellenza ad aprire la stagione di danza 2025/2026: Lo schiaccianoci di Čajkovksij, nella visione fiabesca di Paul Chalmer, sarà in scena dal 17 al 31 dicembre 2025. Gli aspetti più oscuri e psicologici della trama originale lasciano spazio a un’atmosfera incantata, amata da adulti e bambini, dove – allo scoccare della mezzanotte di un magico Natale – sogni e desideri della giovane Clara prendono vita. Accanto alle stelle del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, i protagonisti saranno Chloe Misseldine, prima ballerina dell’American Ballet Theatre al debutto sul palcoscenico del Costanzi e Jacopo Tissi. Sul podio il direttore Nir Kabaretti si alterna con Carlo Donadio.

La Bayadère con le étoiles dell’Opéra di Parigi Sae Eun Park e Paul Marque

Dal 3 all’8 febbraio 2026 andrà in scena La Bayadère, nella versione coreografica di Benjamin Pech, creata proprio per l’Opera di Roma nel 2023, nel fortunato allestimento firmato da Ignasi Monreal per le scene e Anna Biagiotti per i costumi. Ispirato al poema indiano Sakuntala, un melodramma con numerosi intrighi d’amore, gelosia e tradimento, La Bayadère farà rivivere le passioni di Nikija, la baiadera innamorata e segretamente sposa del guerriero Solor. In scena le étoiles dell’Opéra di Parigi Sae Eun Park e Paul Marque, al loro debutto al Costanzi. La musica di Ludwig Minkus sarà diretta da Fayçal Karoui.

Tre prime romane con Neumeier / Godani / Millepied

Torna anche nella stagione 2025/26 il Trittico Contemporaneo, fortemente voluto da Eleonora Abbagnato, con tre titoli presentati per la prima volta a Roma. Spring and Fall di John Neumeier, creato per l’Hamburg Ballett nel 1991 sulla musica di Dvořák, gioca sull’ambiguità del titolo: primavera e autunno, ma anche caduta e recupero, secondo i principi fondamentali del movimento elaborati da Doris Humphrey. Echoes from a Restless Soul è una creazione del 2016 su brani per pianoforte di Ravel in cui Jacopo Godani cura anche coreografie, scene, costumi e luci. Chiude I Feel the Earth Move, nato per l’American Ballet Theatre nel 2017. Su musica di Philip Glass, il balletto di Benjamin Millepied inizia a sipario già alzato, mentre i macchinisti smontano le scene per poi proseguire sulle note di Einstein on the Beach. La direzione musicale è affidata a Daniel Capps.

Omaggio ad Angelin Preljocaj al Teatro Nazionale

Il Teatro Nazionale ospita la Serata Preljocaj, omaggio a uno dei coreografi più interessanti della scena contemporanea. Dal 14 al 19 aprile in programma tre suoi lavori. La serata si apre con La Stravaganza, ispirata alla sua esperienza personale di migrazione. A seguire, Annonciation che reinterpreta con poesia e forza l’episodio evangelico dell’Annunciazione. In chiusura Noces, che parte con una figura femminile bendata guidata verso il centro della scena, pronta a rivivere il rito del matrimonio. Musiche su base registrata.

 

Burn di A. J. Weissbard con la voce di John Malkovich all’Auditorium Parco della Musica

Nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, dal 28 al 30 aprile, debutta Burn, nuovo progetto di danza-teatro ideato da A. J. Weissbard, artista e scenografo di fama internazionale. Ispirato liberamente al dramma Burn This di Lanford Wilson, lo spettacolo affronta temi quali identità e trasformazione. Quattro coreografi, ciascuno con un proprio linguaggio, daranno vita ai protagonisti in una sorta di dialogo danzato, un incontro di stili e visioni che si contaminano per generare nuove forme espressive. Le musiche inedite su base registrata sono di Michael Galasso, mentre la voce narrante è quella di John Malkovich, interprete originale del ruolo di Pale nella versione teatrale del 1987.

 

Il Sogno di una notte di mezza estate firmato da Balanchine arriva per la prima volta al Costanzi

Per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma, dal 9 al 14 giugno, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, ispirato alla celebre commedia di Shakespeare. Creato nel 1962 per il New York City Ballet, il balletto in due atti combina narrazione e pantomima, con Puck come fulcro magico e ironico dell’azione. Una nuova produzione che arricchisce il repertorio classico della compagnia con un’atmosfera incantata grazie ai costumi e alle scene firmate da Gianluca Falaschi. Le musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy saranno dirette da Karen Durgaryan.

 

Un omaggio ai Balletti Russi con Goecke / Robbins / Bausch

Dopo la pausa estiva, dal 27 ottobre all’8 novembre, arriva il secondo Trittico Contemporaneo della stagione: Goecke / Robbins / Bausch, omaggio ai Balletti Russi di Djagilev, che debuttarono in Italia proprio a Roma nel 1911. In programma Petruschka (2016) di Marco Goecke, moderna interpretazione del burattino russo con movimenti spezzati e scattanti su musiche di Stravinskij; Afternoon of a faun (1953) di Jerome Robbins, racconto intimo dell’incontro di due danzatori in uno studio di danza, riflessi in uno specchio immaginario rappresentato dal pubblico: un moderno atto di narcisismo su musiche di Debussy; Le sacre du printemps di Pina Bausch (1975), poderosa e viscerale lettura del capolavoro di Stravinskij, dopo la prima apparizione al Caracalla Festival 2025, trasformerà il palcoscenico del Costanzi in un campo ricoperto di terra che avvolge corpi e volti. Dirige Andrew Litton.

 

 

I CONCERTI

 

Sono quattro gli appuntamenti con i concerti nella nuova stagione dell’Opera di Roma, di cui tre affidati al Direttore musicale Michele Mariotti e uno ospitato nella Basilica di San Vitale.

 

Il cartellone si apre il 5 marzo 2026 al Costanzi, con il concerto dal titolo Alla corte dei re di Francia. Musiche per Versailles. In programma Jean-Baptiste Lully, Marin Marais e Jean Philippe Rameau. Emmanuel Resche-Caserta, violinista e direttore, guida l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori e il soprano Marie Perbost.

 

Tre i programmi interpretati da Michele Mariotti: il primo il 28 maggio, Visioni d’addio, al Costanzi, dove l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma esegue i Vier letzte Lieder di Richard Strauss con il soprano lettone Marina Rebeka e la Sinfonia n.9 in Do maggiore D 944 detta “La grande” di Schubert. Seguono poi le due Petite messe solennelle di Gioachino Rossini. La prima il 17 ottobre nella versione per soli, coro e orchestra, la seconda il 22 ottobre in chiusura del cartellone concertistico eseguita presso il suggestivo scenario della Basilica di San Vitale nella versione originale per soli, coro, due pianoforti e armonium. Grande cast vocale per entrambe le date con il soprano Hasmik Torosyan, il controtenore Carlo Vistoli che, dopo il Tancredi, interpreta un altro capolavoro rossiniano, il tenore Dmitry Korchak, già Lohengrin per l’inaugurazione e Alfredo ne La traviata e il basso Michele Pertusi. Il Coro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco.

 

 

GLI SPETTACOLI AL NAZIONALE

 

È una stagione vera e propria, integrata e parallela con il cartellone del Costanzi, quella in programma al Teatro Nazionale, che propone sei titoli con omaggi alla letteratura antica e a quella del Novecento attraverso spettacoli di prosa, opera e balletto. Una sede, quella del Nazionale, che anche nella stagione 2025-26 si riconferma lo spazio dell’Opera di Roma aperto alle arti performative contemporanee e alla contaminazione dei linguaggi.

 

È Tragùdia – Il canto di Edipo di Alessandro Serra liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito, ad aprire la programmazione del Teatro Nazionale il 4 ottobre 2025. Lo spettacolo, dopo il debutto nel 2024, prima a Budapest e poi in Italia, e dopo diversi premi, tra cui tre Golden Laurel Wreath (miglior spettacolo, miglior regista, miglior attrice), arriva all’Opera di Roma. In scena gli attori e le attrici Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini e Felice Montervino. Bruno De Franceschi è interprete di voci e canti. Il regista Alessandro Serra, premio Ubu con Macbettu nel 2017, firma anche scene, luci, suoni e costumi. Repliche il 5 e 7 ottobre.

 

Seguono due appuntamenti con la danza: il primo è in programma il 12 e 13 dicembre, con la performance di Friedemann Vogel. L’artista, che negli ultimi anni ha consolidato il proprio rapporto con la Fondazione capitolina con presenze sia al Costanzi sia a Caracalla, si esibisce per la prima volta al Teatro Nazionale. È protagonista di Soul Threads, un balletto che lui stesso ha concepito con Thomas Lempertz e di cui entrambi firmano anche la regia, basato sul testo Il teatro delle marionette di Heinrich von Kleist. La musica è composta ed eseguita dal vivo da Alisa Scetinina (GAISMA), Digital Artist Timo Kreitz. Lo spettacolo –una produzione Kleist Forum in collaborazione con Kleist Museum– vede scene e costumi di Thomas Lempertz e luci di Fabiana Piccioli.

Dal 14 al 19 aprile 2026 sono étoiles, solisti e corpo di Ballo dell’Opera di Roma i protagonisti della Serata Preljocaj. Con La Stravaganza, Annonciation e Noces si rende omaggio a uno dei coreografi più innovativi della scena internazionale.

Nel mese di maggio trova spazio una programmazione speciale intitolata “HANS WERNER HENZE 100”, in occasione del centenario della nascita del compositore tedesco. Sul palcoscenico del Nazionale si alternano due titoli ispirati a testi di Miguel Barnet: La piccola cubana (15 e 21) ed El Cimarrón (17 e 20). Il primo, vaudeville in cinque scene di Hans Magnus Enzensberger, è basato su temi tratti dal romanzo Canciòn de Rachel. Il secondo è un recital per quattro musicisti che Henze ha composto a Cuba tra il 1969 e il 1970. Tratto da El Cimarrón, racconta la biografia dello schiavo fuggiasco Estéban Montejo.

È di Matteo D’Amico, pronipote di Luigi Pirandello, la musica de La vita nuda, opera in un atto liberamente tratta da L’uomo dal fiore in bocca e da La patente di Pirandello, che chiude gli spettacoli al Teatro Nazionale. Il lavoro, una commissione del Teatro dell’Opera di Roma, proposto in prima assoluta, è un omaggio al più importante drammaturgo del XX secolo, nel novantesimo anniversario della morte. Il nuovo allestimento vede la drammaturgia di Cecilia Ligorio e Sandro Cappelletto, che firmano inoltre, rispettivamente, regia e libretto. Sul podio Alessandro Cadario. In scena dal 21 al 25 ottobre 2026.

 

 

 

PRIMA DELL’INIZIO…

Concerto straordinario all’Expo 2025 di Osaka

Dopo aver rappresentato l’eccellenza musicale italiana presso il Padiglione Italia lo scorso maggio con gli artisti di “Fabbrica” Young Artist Program, l’Opera di Roma torna all’Expo 2025 di Osaka. Questa volta è l’Orchestra della Fondazione Capitolina a essere protagonista, l’11 e 12 settembre presso l’Expo Hall “Shining Hat”, di un concerto straordinario in occasione del National Day dell’Italia: La grande Opera italiana patrimonio dell’umanità. Sul podio Francesco Ivan Ciampa. Solisti il soprano Anastasia Bartoli, il tenore Luciano Ganci e il baritono Luca Micheletti. Una nuova e significativa occasione per celebrare e far conoscere il patrimonio musicale e culturale del nostro Paese in un contesto di grande visibilità globale, in collaborazione con il Commissariato Generale per l’Italia a Expo Osaka 2025.

Tosca in diretta su Rai 3 nel suo 125° anniversario

Culminano il 1° novembre del 2025 le celebrazioni del 125° anniversario di Tosca, iniziate il 14 gennaio scorso alla presenza del Presidente della Repubblica. Il più romano dei capolavori di Puccini torna in scena nella versione della prima rappresentazione assoluta, ricostruita in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi a partire dagli originali bozzetti di Adolf Hohenstein. Sul podio sale Daniel Oren, mentre protagoniste sul palco sono le voci di Eleonora Buratto (Tosca), Jonathan Tetelman (Cavaradossi) e Luca Salsi (Scarpia). La regia è di Alessandro Talevi. Lo speciale appuntamento sarà ripreso da Rai Cultura e trasmesso in diretta su Rai 3, in collaborazione con il Ministero della Cultura.

 

15 luglio 2025

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Conferenza stampa di presentazione della stagione 2025-2026

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Il Gala ‘Roberto Bolle and Friends’ festeggia i suoi 25 anni e torna a Caracalla il 15 e 16 luglio

Ricorre il 25° anniversario del più atteso gala di Roberto Bolle che porta la danza nelle principali città italiane durante l’estate. Con la sua presenza costante dal 2011, fatta eccezione per il 2014 e il 2020, è un immancabile appuntamento del cartellone estivo dell’Opera di Roma. Sono due le serate in programma nella capitale: il 15 e il 16 luglio (ore 21). «Sono sempre felice di tornare a Caracalla – dichiara Roberto Bolle – Ogni volta è un’emozione nuova, rinnovata e, se possibile, ancora maggiore. Abituarsi a questa bellezza è impossibile, questa maestosità mi sorprende sempre. Ed emozionante è ballare e dialogare con questo sito straordinario, mettere in relazione la danza con la potenza visiva di questo posto. È quello che arriva, io credo, anche al pubblico: una bellezza intensa che si nutre dell’arte effimera della danza fusa con quella eterna delle Terme. Anche quest’anno il Gala che portiamo è uno spettacolo in equilibrio tra la danza classica e quella contemporanea che si fregia per la prima volta della presenza di alcuni giovani talenti dell’Opéra di Parigi e del Royal Ballet di Londra, come Shale Wagman e Viola Pantuso, che porto per la prima voluta in tour in Italia partendo proprio da Roma. Insieme a loro ballerini amatissimi come Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, rispettivamente étoile e primo ballerino della Scala di Milano, e Melissa Hamilton, molto spesso al mio fianco anche in televisione. Sono particolarmente felice del repertorio che siamo riusciti a racchiudere in questo Gala. Ci sono brani contemporanei come Borderlands di Wayne Mac Gregor e In The Middle, Somewhat Elevated di Forsythe che sono tra i più belli del 900: pezzi senza tempo e di grande impatto. E poi c’è un assolo, Memories, che ripercorre la mia carriera, il mio percorso. Un pezzo – conclude l’étoile della Scala di Milano – denso di significato soprattutto in questo anno in cui ho compiuto 50 anni e il mio Gala, Roberto Bolle and friends, 25. Celebrarli qui e in questo modo, è per me una grande emozione».

È sempre un viaggio extra-ordinario nella danza quello offerto al pubblico delle Terme di Caracalla nei gala in cui Roberto Bolle è accompagnato da grandi stelle internazionali e talenti emergenti.

Quest’anno debuttano a Roma Shale Wagman (quadrille dell’Opéra di Parigi) e Viola Pantuso (first artist del Royal Ballet di Londra) interpreti de Le Fiamme di Parigi di Vainonen; Toon Lobach torna anche quest’anno in una coreografia di Philippe Kratz, “I” con Mikaela Kelly, e al fianco di Roberto Bolle in Moonlight di Juliano Nunes, sulle musiche di Claude Debussy eseguite dal pianista Marcos Madrigal. Dopo i successi delle scorse edizioni a Osiel Gouneo è affidata una coreografia di Petipa, da Il corsaro, con partner Riho Sakamoto. La ballerina giapponese, soloist dello StaatsBallett Berlin, danza per il suo debutto a Caracalla anche al fianco di Roberto Bolle in In the Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe. L’amatissima coppia formata dai ballerini scaligeri Nicoletta Manni (étoile) e Timofej Andrijashenko (primo ballerino), compagni anche nella vita, si esibisce nel Grand Pas Classique di Victor Gsovskij e in Luminous di András Lukács. Completano il programma gli altri titoli interpretati dall’étoile Roberto Bolle: con Melissa Hamilton Borderlands di Wayne McGregor e Take me with you di Robert Bondara, e poi i suoi due assoli, Memories di Juliano Nunes e Sphere di Mauro Bigonzetti.

 

Lo spettacolo è una produzione ARTEDANZASRL

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“West Side Story”: modalità di rimborso e sostituzione biglietti

Gentile pubblico,
Condividiamo con voi le modalità di rimborso e sostituzione dei biglietti della recita di “West Side Story” del 13 luglio, che purtroppo siamo stati costretti a cancellare causa maltempo:
🎫 I possessori di biglietti cartacei, acquistati presso la biglietteria del Teatro dell’Opera, possono ottenere il rimborso consegnando i biglietti stessi al botteghino (Piazza Beniamino Gigli 1, lunedì-sabato 10-18, domenica 9-13.30) ENTRO E NON OLTRE 7 GIORNI a partire da oggi.
💻 Chi ha acquistato i biglietti digitali tramite Ticketone sarà rimborsato in automatico da Ticketone attraverso lo stesso metodo di pagamento utilizzato al momento dell’acquisto.
🏦 Chi ha acquistato tramite bonifico bancario i biglietti digitali emessi dalla Biglietteria del Teatro dell’Opera (NON da Ticketone), può ottenere il rimborso recandosi al botteghino con i biglietti o inviando una mail a ufficio.biglietteria@operaroma.it con allegati i titoli digitali, e avendo cura di indicare l’IBAN del conto corrente dove si desidera ottenere il rimborso. ENTRO E NON OLTRE 7 GIORNI a partire da oggi.
🎟️ Per chi lo desideri, è possibile trasferire i biglietti su un’altra recita o spettacolo (in base alle disponibilità rimaste), telefonando alla biglietteria (06 48160255 – 06 4817003) o inviando una mail a ufficio.biglietteria@operaroma.it , anche in questo caso ENTRO E NON OLTRE 7 GIORNI a partire da oggi.
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“Linea Opera” porta tutta Roma a Caracalla per l’anteprima de “La traviata”

Dopo il successo delle passate edizioni, torna Linea Opera, il progetto del Teatro dell’Opera di Roma realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e ATAC. L’iniziativa, nata nel 2022 per avvicinare l’opera lirica a tutto il territorio capitolino, coinvolgerà anche quest’anno tutti i quindici Municipi della città.  Venerdì 18 luglio, autobus dedicati partiranno da ciascun municipio in direzione delle Terme di Caracalla, dove alle 21 il pubblico potrà assistere all’anteprima dedicata de La traviata, di Giuseppe Verdi, al prezzo simbolico di 5 euro.

La regia è affidata a Sláva Daubnerová, che propone uno sguardo femminile sulla figura di Violetta Valéry. Sul palco un cast d’eccezione: Hasmik Torosyan (Violetta), Oreste Cosimo (Alfredo) e Luca Micheletti (Germont). Il Coro del Teatro sarà diretto da Ciro Visco. In scena anche il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato. Alla direzione dell’Orchestra, Francesco Lanzillotta.

“Linea Opera” (nata da un’idea de La Città Ideale – il progetto creativo per Roma) è stata inaugurata nel giugno 2022 con Ernani di Verdi al Teatro Costanzi, coinvolgendo inizialmente cinque Municipi. Visto l’interesse suscitato, l’iniziativa è stata riproposta nell’ottobre successivo con Tosca di Puccini nell’allestimento filologico del 1900, coinvolgendo otto Municipi. Nel 2023, per il Rigoletto firmato da Damiano Michieletto a Caracalla, la partecipazione si è estesa a tutti i Municipi di Roma, modello confermato anche per l’edizione 2024, sempre a Caracalla, con la produzione di Tosca diretta da Francesco Micheli.

Per prendere parte all’evento, i cittadini dovranno acquistare il biglietto via TicketOne, al prezzo promozionale di 5 euro (massimo 2 biglietti per utente) attraverso questo link dalle ore 12.00 di lunedì 14 luglio. All’atto dell’acquisto bisognerà selezionare il Municipio e inserire il CODICE PROMO ad esso abbinato. Oltre al biglietto dello spettacolo, per partecipare all’iniziativa sarà necessario essere in possesso del titolo di viaggio ATAC (abbonamento o biglietti a/r) e, obbligatoriamente, del Coupon Linea Opera, che verrà distribuito esclusivamente sul bus. Non è consentito l’ingresso allo spettacolo a chi non avrà viaggiato sul bus, anche se in possesso di biglietto acquistato su TicketOne.

Quest’anno, i partecipanti troveranno sul coupon un QRcode che consentirà loro di scaricare sul proprio smartphone il programma di sala con le informazioni sullo spettacolo, da leggere durante il viaggio verso Caracalla o al ritorno.

Al termine dello spettacolo, gli autobus riporteranno i partecipanti nei rispettivi Municipi. Le partenze avverranno da Viale delle Terme di Caracalla.

L’elenco dei punti e degli orari di partenza degli autobus, nonché dei codici promo da inserire all’atto dell’acquisto su TicketOne è il seguente:

Municipio I: Stazione Metro Cipro, Capolinea
Partenza ore 19.15
CODICE PROMO Traviata Mun 1

Municipio II: Viale XVII Olimpiade, altezza fermata n° 70220 (posta 30 metri dopo l’incrocio con Via Bulgaria)
Partenza ore 19.15
CODICE PROMO Traviata Mun 2

Municipio III: Largo Labia, Capolinea linea 90
Partenza ore 19.00
CODICE PROMO Traviata Mun 3

Municipio IV: Fermata Ponte Mammolo, Capolinea di Superficie
Partenza ore 19.20
CODICE PROMO Traviata Mun 4

Municipio V: Piazza Roberto Malatesta, Fermata Metro C
Partenza ore 19.40
CODICE PROMO Traviata Mun 5

Municipio VI: Via Cambellotti, Capolinea linea 20
Partenza ore 18.40
CODICE PROMO Traviata Mun 6

Municipio VII:Arco di Travertino, Capolinea della Metro
Partenza ore 19.30
CODICE PROMO Traviata Mun 7

Municipio VIII: Via Erminio Spalla, altezza fermata n° 79675 (posta 35 metri dopo Via Guerra)
Partenza ore 19.45
CODICE PROMO Traviata Mun 8

Municipio IX: Largo Peter Benenson, nei pressi del Municipio (corrispondenza Fermata palina 72915)
Partenza ore 19.45
CODICE PROMO Traviata Mun 9

Municipio X: Stazione Lido centro, Capolinea bus
Partenza ore 19.10
CODICE PROMO Traviata Mun 10

Municipio XI: Stazione FL1 Villa Bonelli, Area capolinea
Partenza ore 19.30
CODICE PROMO Traviata Mun 11

Municipio XII: Via di Bravetta, altezza civ. 395A (vicino fermata bus n° 71039)
Partenza ore 19.15
CODICE PROMO Traviata Mun 12

Municipio XIII: Capolinea Cornelia
Partenza ore 19:15
CODICE PROMO Traviata Mun 13

Municipio XIV: Piazzale della stazione Monte Mario, Capolinea bus linea 46 Monte Mario
Partenza ore 19.00
CODICE PROMO Traviata Mun 14

Municipio XV: Stazione FL3 La Giustiniana (Zona Via Cassia), Area Capolinea
Partenza ore 18:50
CODICE PROMO Traviata Mun 15

Informativa per gli acquirenti: se un utente non riuscisse ad utilizzare il codice PROMO per accedere all’acquisto del biglietto, questo può significare che la capienza del bus da quel municipio è esaurita.

Non sarà consentito l’accesso all’autobus in partenza dal capolinea laddove sul biglietto di Ticketone non corrisponda il codice promo del Municipio corrispondente.

Per info promozione.pubblico@operaroma.it

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Lunedì 8 luglio la finale di “Voci in Barcaccia. Largo ai Giovani!”

Dopo sei mesi di selezioni, crescita artistica e confronto con il grande repertorio operistico, la quarta edizione del concorso lirico internazionale di Rai Radio3 “Voci in Barcaccia. Largo ai Giovani!” giunge al suo momento più atteso: la serata finale, che si terrà lunedì 8 luglio alle 20.30 in uno dei luoghi più prestigiosi della lirica italiana, il Teatro dell’Opera di Roma.

Voluto con forza e visione dal direttore Andrea Montanari, il concorso si è consolidato come un appuntamento unico e fondamentale per la promozione dei nuovi talenti vocali. Un progetto reso possibile anche grazie al convinto supporto del Sovrintendente Francesco Giambrone, che ha creduto nella necessità di aprire sempre più il palcoscenico ai giovani interpreti.

L’evento rappresenta non solo un punto d’arrivo, ma soprattutto un trampolino per il futuro: la possibilità per i sei finalisti di esibirsi con l’orchestra dal vivo, sotto la direzione del Maestro Carlo Donadio, già protagonista delle passate edizioni, e con la partecipazione straordinaria del Coro delle Voci Bianche del Teatro dell’Opera che sottolinea ancora una volta lo spirito del progetto: creare un ponte generazionale che rinnovi il teatro musicale partendo dai suoi protagonisti più giovani.

 

La finale sarà giudicata da una giuria di grande prestigio: Paolo Arcà, compositore, direttore artistico, tra i più attenti conoscitori del panorama musicale contemporaneo; Carmela Remigio, soprano di fama internazionale, figura simbolo dell’eccellenza vocale italiana; Fulvio Macciardi, Presidente ANFOLS (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche), voce autorevole del management teatrale.

A condurre la serata sarà Enrico Stinchelli, anche nelle vesti di giurato, mentre la cura e la regia saranno di Roberta Vespa. Questa quarta edizione ha segnato un importante passo avanti: non solo un concorso, ma un percorso formativo molto articolato, che ha offerto ai partecipanti occasioni concrete di confronto, lab, prove con orchestra e accompagnamento pianistico, in un clima di crescita collettiva.

Appuntamento l’8 luglio, ore 20.30, Teatro dell’Opera di Roma. In diretta su Rai Radio3, in differita su RaiPlay il 9 luglio.

 

Prenotate ora il vostro posto (consentiti massimo 2 posti per ogni prenotazione):
👉 CLICCA QUI per il biglietto gratuito su TicketOne

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I “Carmina Burana” di Orff chiudono il Caracalla Festival 2025

Chiude il Caracalla Festival 2025 con una delle più celebri pagine del repertorio sinfonico-corale: i Carmina Burana di Carl Orff, in programma al Teatro delle terme romane in una data unica, giovedì 7 agosto alle ore 21.30. La serata è una sintesi dei temi toccati nei vari appuntamenti del cartellone curato da Damiano Michieletto: sacro e umano, superamento del dualismo tra cultura “alta” e popolare. A dar corpo allo spirito di questa musica è chiamato il venezuelano Diego Matheuz, musicista tra i più affermati della prima generazione emersa da El Sistema di Abreu, che torna a capo delle masse artistiche dell’Opera di Roma dopo la prima esperienza con Mass di Bernstein, nel 2022 sempre a Caracalla. Protagonista il Coro della Fondazione capitolina diretto da Ciro Visco. I solisti sono il soprano Giuliana Gianfaldoni, il tenore Levy Sekgapane e il baritono Vito Priante, impegnato al Caracalla Festival anche come Leporello nel nuovo allestimento del Don Giovanni firmato da Vasily Barkhatov. Con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma.

 

I Carmina Burana hanno avuto grande presa sul pubblico fin dalla loro prima rappresentazione assoluta, l’8 giugno 1937 alla Staatsoper di Francoforte. All’indomani di questa Orff scrisse al suo editore: «Può mandare al macero tutto quanto ho scritto sinora. Con i Carmina Burana inizia la mia produzione». Il capolavoro del compositore bavarese, una delle personalità più singolari e significative della musica tedesca del Novecento, è anche esemplare del suo stile.

Il testo dei Carmina Burana, scelto da Orff stesso, è tratto da un gruppo di canti goliardici di ispirazione profana contenuti in un manoscritto anonimo conservato nella biblioteca del convento Benediktbeuren (da cui il termine Burana), in Baviera. Narrano storie di felicità e di dolore, d’amore e d’allegria, ispirate alla natura e al vino, alla vita e alla morte. Non esistono personaggi, l’unico protagonista è l’uomo, espressione delle gioie e dei dolori della vita. La musica è immediata, il ritmo ha un ruolo fondamentale fin dal prologo, quando suggerisce l’immagine della Fortuna sotto la cui ruota, idealmente, si svolge tutta l’opera. Le successive tre parti sono dedicate rispettivamente alla

 

Roma, 30 giugno 2025

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Danza sulla terra: a Caracalla “Le Sacre du printemps” di Pina Bausch

Le Sacre du printemps di Pina Bausch celebra i 50 anni dalla sua creazione e per la prima volta viene interpretato da una compagnia italiana, quella dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, in occasione del Caracalla Festival 2025. Lo spettacolo va in scena il 30 e 31 luglio insieme al Bolero di Béjart e Within the Golden Hour di Wheeldon, in un trittico che offre una visione completa della danza contemporanea: dalla poesia del movimento alla forza del collettivo fino alla spiritualità del rito.

 

La serata si apre con Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, balletto in un atto entrato nel repertorio della compagnia romana nella stagione 2022/23. Creato nel 2008 per il San Francisco Ballet, è una poesia coreografica per quattordici danzatori, su musiche per archi di Ezio Bosso e l’Andante del Concerto per violino di Antonio Vivaldi. “È come una serie di piccoli dipinti o schizzi ispirati dalla musica” afferma il coreografo britannico. Equilibrato tra struttura musicale e costruzione coreutica, il balletto rappresenta uno dei suoi lavori più riconosciuti, evocando la magia dell’ora dorata di cui si parla nel titolo, quel momento magico sospeso tra alba e tramonto, a cui contribuiscono i luminosi costumi firmati da Anna Biagiotti.

 

A seguire il Bolero di Maurice Béjart, creato nel 1961 su musica di Maurice Ravel, che restituisce con rigore e intensità il trascinante crescendo della partitura. “Una musica troppo conosciuta e tuttavia ancora fresca grazie alla sua semplicità”, osserva il coreografo. A differenza di altre versioni, Béjart punta all’essenziale: pochi elementi, massima potenza espressiva. Il ruolo centrale de La Mélodie, affidato talvolta a una donna, talvolta a un uomo, sarà interpretato a Caracalla da Friedemann Vogel, già presente al Festival con Nuit Romaine nel 2024. Il ritmo prende forma attraverso il corpo collettivo di un ensemble maschile, dando vita a una tensione coreutica travolgente.

 

Chiude la serata Le Sacre du printemps di Pina Bausch nell’esecuzione del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, prima compagnia italiana a interpretare questa pietra miliare della danza contemporanea. L’opera, che celebra 50 anni dalla sua creazione nel 1975, è una delle più potenti e suggestive riletture del celebre lavoro di Igor Stravinskij. In poco più di trenta minuti, Bausch trasforma il rito del sacrificio in una danza corale e ancestrale: le donne si passano una veste rossa, simbolo del sacrificio, mentre danzano su un palco interamente ricoperto di terra, ideato da Rolf Borzik, che alla fine avvolge i corpi e i volti dei danzatori in un impatto visivo e drammaturgico di rara forza.

 

L’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma è diretta da Ido Arad che interpreta Stravinskij e Ravel. Le musiche di Within the Golden Hour sono su base registrata, eseguite dall’Orchestra capitolina con le parti soliste affidate a Vincenzo Bolognese (violino), Koram Jablonko (viola) e la direzione a Carlo Donadio.

Il 30 e il 31 luglio, alle ore 21, questo tributo alla magia della danza sarà interpretato dalle étoiles Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza, dei primi ballerini Federica Maine, Michele Satriano, insieme ai solisti e al Corpo di Ballo, in uno dei luoghi più suggestivi della Capitale.

 

Roma, 30 giugno 2025

 

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Vasily Barkhatov debutta a Roma con “Don Giovanni”

Anziano e perdente. È il Don Giovanni pensato da Vasily Barkhatov, regista russo classe 1983, in grande ascesa internazionale, che per il suo debutto a Roma firma una nuova produzione del titolo mozartiano, in scena da domenica 20 luglio (ore 21) nella nuova cornice del Caracalla Festival del Teatro dell’Opera: la Basilica di Massenzio. Anziano perché ispirato alla figura del padre Leopold Mozart, morto il 28 maggio 1787, poco dopo che il compositore iniziasse a scrivere l’opera, nel marzo dello stesso anno. Perdente perché così emerge dal rapporto con le donne, tante secondo il catalogo di Leporello al di là del quale, durante tutta l’opera, non c’è prova abbia realmente conquistato. Barkhatov, per la prima volta nella sua ventennale carriera, posa il suo sguardo innovativo e “incendiario” su uno degli archetipi della cultura occidentale. Del Don Giovanni di Mozart e Da Ponte punta ad esaltare quella che per lui è l’essenza della vicenda: la tragedia mista all’ironia. Messo da parte l’eroe romantico maledetto, cerca piuttosto di far emergere una storia di famiglia, il rapporto genitore-figlio che, dal suo punto di vista, Mozart ha trasportato in quest’opera.

 

Sul podio, alla direzione dell’Orchestra dell’Opera di Roma, è impegnato Alessandro Cadario, direttore in ascesa e cresciuto anche nelle ultime stagioni della Fondazione capitolina, che affronta la partitura nella sua seconda versione, quella viennese del 1788. Ad interpretare il libertino maturo, impenitente e irredimibile fino alla morte, è chiamato Roberto Frontali, baritono al culmine della sua carriera, che affronta per la prima volta il ruolo di Don Giovanni. Grandi protagonisti nel resto del cast con Vito Priante come Leporello, Nadja Mchantaf nei panni di Donna Anna, Carmela Remigio in quelli di Donna Elvira, Eleonora Bellocci di Zerlina, Anthony León come Don Ottavio, Mihai Damian come Masetto e Gianluca Buratto come Commendatore. Il Coro del Teatro è diretto da Ciro Visco.

 

Il Don Giovanni di Mozart è l’ultimo titolo d’opera del Caracalla Festival 2025 “Tra sacro e umano”, ideato da Damiano Michieletto per il Teatro dell’Opera di Roma. È andato in scena una sola volta nelle stagioni estive dell’Opera di Roma, nel 2002 in Piazza del Popolo. Domenica 20 luglio arriva alla Basilica di Massenzio con le scene di Zinovy Margolin, studiate per interagire perfettamente con l’architettura romana, i costumi di Olga Shaishmelashvili e le luci di Alexander Sivaev.

 

Dopo la prima di domenica 20 luglio, Don Giovanni di Mozart torna in scena martedì 22, giovedì 24 e venerdì 25 luglio. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.00.

 

Roma, 30 giugno 2025

 

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Al Caracalla Festival “La traviata” firmata da Sláva Daubnerová

«Il corpo e la malattia della protagonista sono il centro della messinscena. Il corpo distrutto di Violetta è una metafora della sua psiche, devastata dall’abuso sessuale infantile e dai successivi anni di prostituzione, che è diventata per lei un mezzo di sopravvivenza istintiva». Così la regista e performer slovacca Sláva Daubnerová descrive La traviata di Giuseppe Verdi, che mette in scena a partire da sabato 19 luglio alle 21 nello scenario delle antiche Terme, per il cartellone del Caracalla Festival 2025 ideato da Damiano Michieletto per l’Opera di Roma.

«L’opera si basa sulla storia vera di Alphonsine Plessis – prosegue la regista – una ragazza di campagna francese vissuta nel XIX secolo, venduta dal padre all’età di 13 anni a un ricco scapolo settantenne che, dopo un anno, la manda via costringendola a cavarsela da sola. Arrivata a Parigi a 16 anni ha già imparato che la bellezza e la femminilità delle giovani donne hanno un potere, sono risorse sulle quali si possono fare affari. ‘Traviata’ significa ‘decaduta’, quello che diventa Alphonsine, giudicata per le sue scelte che si discostano dalle norme sociali. Violetta, la protagonista dell’opera, è l’archetipo della donna ‘caduta’. La storia – conclude Daubnerová – è raccontata dalla sua prospettiva. La narrazione si concentra sulla solitudine, sulla sofferenza per lo stigma sociale causato dalla sua malattia e dalla prostituzione, con molti momenti surreali, riferibili a un delirio premorte. Anche il rapporto romantico ed erotico con Alfredo altro non è che un ultimo tentativo si sottrarsi alla morte, un istinto basilare che lega eros e thanatos».

Avanguardista del teatro sperimentale slovacco, Sláva Daubnerová, attiva in tutta Europa, porta per la prima volta in Italia il suo linguaggio potente e autonomo, svincolato da etichette. È considerata una pioniera dell’analisi del delicato tema della femminilità, e proprio per questo Damiano Michieletto ha voluto affidarle un titolo fortemente incentrato sulla figura di una donna come La traviata. La ricerca sul campo è spesso il primo passo creativo della regista, che attraverso la comprensione approfondita dell’area tematica approda al suo originale e anticonvenzionale racconto artistico. Le sue performance si sono ispirate al lavoro di artiste quali Louise Bourgeois, Magda Husakova-Lokvencová e Francesca Woodman, ma dal 2020 ha dato l’addio alla carriera da solista e da allora lavora esclusivamente come regista teatrale e d’opera. Tra i titoli riletti in chiave femminista, con straordinaria raffinatezza psicologica e un grande impatto visivo, ci sono: Manon Lescaut di Puccini, concepita come un dramma sociale per il Teatro Nazionale di Praga (2025); La forza del destino di Verdi all’Aalto-Musiktheater di Essen, vista dalla prospettiva di Leonora, una donna lacerata dalla guerra che divide la società e acuisce i conflitti familiari (2024); La piccola volpe astuta di Janáček, trasformata in un cupo racconto dello sfruttamento e della devastazione umana per il Teatro Nazionale Slovacco di Bratislava (2024).Ne La traviata realizzata a Caracalla è affiancata da Alexandre Corazzola per le scene, Kateřina Hubená per i costumi, Ermanno Sbezzo per le coreografie – che vedono impegnato il Corpo di Ballo della Fondazione capitolina – e Alessandro Carletti per le luci. In scena anche il Coro diretto da Ciro Visco.

 

Sul podio è chiamato Francesco Lanzillotta, che all’Opera di Roma ha diretto con successo La sonnambula nel 2024, dopo L’elisir d’amore nel 2023 che aveva segnato il debutto nella sua città natale. Esperto belcantista ha lavorato nei più importanti teatri italiani ed è molto attivo in Europa, dove ha trionfato nello sfidante progetto Bastarda de Le Monnaie/DeMunt di Bruxelles, nel doppio ruolo di compositore e direttore d’orchestra, ed è stato particolarmente apprezzato nella nuova produzione di Norma del Theater an der Wien di Vienna.

Nel ruolo di Violetta è impegnata Corinne Winters, vincitrice dell’OPER! AWARD 2025 come ‘miglior cantante femminile’, che torna a Roma dopo gli straordinari successi della recente Suor Angelica, dei Dialogues des Carmelites e di Káťa Kabanová. Alfredo è incarnato da Piotr Buszewski, che ha debuttato con l’Opera di Roma lo scorso anno come Cassio nell’Otello firmato da Aguilera. Luca Micheletti è Germont. Artista poliedrico – cantante, attore e regista – torna a Roma come baritono dopo il recente impegno registico de L’ultimo viaggio di Sindbad di Silvia Colasanti, proposto in prima assoluta al Teatro Nazionale lo scorso autunno. Nelle repliche del 1° e 3 agosto Violetta è interpretata da Hasmik Torosyan e Alfredo da Oreste Cosimo. Il 27 luglio e il 2 agosto a vestire i panni di Germont è Gustavo Castillo. Completano il cast Roberto Accurso (Barone Douphol), Mattia Denti (dottor Grenvil), Christian Collia (Gastone) e i talenti di “Fabbrica” Young Artist Program Maria Elena Pepi (Flora), Sofia Barbashova (Annina), Alejo Alvarez Castillo (Marchese d’Obigny).

 

Dopo la prima di sabato 19 luglio, La traviata torna in scena alle Terme di Caracalla mercoledì 23 e domenica 27 luglio, venerdì 1°, sabato 2 e domenica 3 agosto. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.

 

Roma, 30 giugno 2025

 

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