DON CHISCIOTTE

Teatro Nazionale

 

Balletto in tre atti eseguito dagli allievi della Scuola di Danza
diretta da Laura Comi

Musica Ludwig Minkus

 

Coreografia Marius Petipa

rielaborata da Ofelia Gonzalez e Pablo Moret

Consulenza musicale Giuseppe Annese

 

Allestimento del Teatro dell’Opera
a cura di Anna Biagiotti e Michele Della Cioppa

 

Luci Patrizio Maggi

 

Prima Rappresentazione

Sabato 5 aprile, ore 18.00

 

Repliche

domenica 6 aprile ore 16.30

martedì 8 aprile ore 11.00 (scuole)

mercoledì 9 aprile ore 11.00 (scuole)

giovedì 10 aprile ore 11.00 (scuole)

venerdì 11 aprile ore 11.00 (scuole)

sabato 12 aprile ore 18.00

domenica 13 aprile ore 16.30

 

 

Prezzi dei biglietti
€ 23,00 (con riduzione del 20% per gli aventi diritto come da convenzioni vigenti e del 25% per anziani-giovani-studenti, per le recite riservate alle scuole il prezzo è € 10,00)

 

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“Don Chisciotte”, ispirato al romanzo di Cervantes, narra le vicende legate al peregrinare del protagonista e del suo scudiero Sancho Panza. Nobile, squattrinato, alto e magro, Don Chisciotte si  nutre con letture di cavalleria tanto da ritenersi  legittimo successore dei cavalieri medievali; lotta per i suoi ideali sognando la nobile dama Dulcinea per la quale è pronto a combattere qualsiasi battaglia, seguito e sempre difeso dal fedele Sancho Panza, uomo più concreto e poco incline ai sogni.

Il balletto inizia con un prologo in cui Cervantes scrive il suo romanzo; dalla sua penna prende corpo Don Chisciotte, che dopo un’ispirazione decide di partire, insieme al suo scudiero, per compiere grandi ed eroiche imprese, armato di lancia e tanta passione.                                                                                                     

A seguire irrompono le luci e i colori di una ricca e vivace Barcellona; dopo un lungo viaggio, qui finalmente  Don Chisciotte trova un po’ di riposo ed è attratto da Kitri, figlia dell’oste Lorenzo, che gli ricorda l’amata e sognata Dulcinea. Kitri è innamorata del barbiere Basilio, che però è mal visto dal padre di lei perché povero e senza futuro e farà del tutto per darla in sposa al ricco e nobile Gamache. Kitri lo rifiuta e fugge insieme a Basilio.

Inizia il secondo atto. Kitri e Basilio vengono inseguiti e trovati in una pianura con i mulini a vento dove si stende un accampamento di zingari, in cui i due innamorati hanno trovato riparo. Il padre Lorenzo, su tutte le furie, porta via Kitri destinata inevitabilmente a Gamache. Don Chisciotte avverte il sopruso e comincia ad inseguire tutti con la sua lunga lancia finchè viene attratto da un mulino a vento che la sua fantasia trasforma in un nemico da combattere, ma le pale del mulino lo gettano a terra ferito. Si addormenta e sogna di essere in un giardino incantato dove le  Driadi, ninfe dei boschi, e l’Amorino lo conducono da Dulcinea alla quale egli dichiara il suo amore, ma la visione presto svanisce.                                                                                                                                                                                                                                    

Il terzo atto inizia con i preparativi per il matrimonio tra Kitri e Gamache, al quale sono tutti invitati. All’improvviso irrompe Basilio che disperato tenta di salvare la situazione con un trucco: simula il suicidio. A questo punto disperata Kitri implora l’aiuto di Don Chisciotte, il quale preso da nobile sdegno accusa Lorenzo di durezza di cuore e lo costringe a benedire i due innamorati prima che morte li separi per sempre. Lorenzo sentendosi minacciato acconsente,  ma appena ricevuta la sospirata benedizione Basilio salta dalla gioia svelando l’inganno.                                                                                                                               

Lorenzo ormai è rassegnato, Gamache indignato accusa Don Chisciotte dell’accaduto ma nel frattempo i festeggiamenti irrompono e tutti danzano felici. Don Chisciotte e il suo scudiero ripartiranno in cerca di nuove avventure.