‘La prima donna’ di Tony Saccucci ha vinto il Nastro d’argento 2020

Siamo orgogliosi di annunciare che nel palmarès dei documentari ai Nastri d’argento 2020, per la sezione dedicata alla docufiction, il film vincitore è La prima donna di Tony Saccucci, con protagonista Licia Maglietta, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Teatro dell’Opera di Roma  e dedicato alla clamorosa vicenda dimenticata di Emma Carelli.
Direttrice del Teatro Costanzi dal 1912 fino al 1926, diva assoluta del teatro d’opera, osannata in tutto il mondo nei primi del ’900, Emma Carelli è una delle prime donne manager italiane. Figura straordinaria, libera, emancipata e innovatrice, troppo per una donna di quegli anni al punto da arrivare allo scontro con il regime fascista che, incapace di gestire un personaggio così complesso, decise di ostracizzarla fino alla sua morte misteriosa e cruenta nel 1928.
La sua storia nascosta negli archivi per decenni, è stata riportata alla luce grazie al lavoro di profonda ricerca storica e umana portato avanti dal film di Tony Saccucci, che si aggiudica il secondo Nastro d’argento, dopo la menzione speciale per la miglior opera prima con Il pugile del Duce.
Saccucci racconta questa storia attraverso documenti originali e inediti, testuali, fotografici e sonori; preziose immagini di importanti archivi nazionali ed esteri, primo tra tutti l’immenso Archivio storico Luce; film del cinema muto usati come materiale narrativo. E riprese originali dentro il Teatro Costanzi, dove Emma Carelli è interpretata da un’attrice del calibro di Licia Maglietta. Che riesce a farci sentire, vedere, vivere, l’arte e la donna mai vista e conosciuta che ebbe nome di Emma Carelli, come fosse presenza viva.

 

Roma, 10 luglio 2020