La quarta edizione di “Linea Opera” porta tutta Roma all’anteprima di Tosca a Caracalla

Tosca in anteprima per chi raggiunge Caracalla in autobus, il 3 luglio alle ore 21.00. Da ognuno dei 15 Municipi della Capitale partiranno autobus dedicati con destinazione Terme di Caracalla, dove i partecipanti potranno assistere in anteprima a Tosca, di Giacomo Puccini: una recita al prezzo speciale di 5 euro.

Linea Opera, un progetto del Teatro dell’Opera di Roma con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale, ATAC e in collaborazione con “La Città Ideale”, continua come lo scorso anno a coinvolgere tutto il territorio capitolino e quest’anno sarà il primo evento che svelerà al pubblico il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas pensato per gli spazi delle Terme di Caracalla.

Il cartellone di Caracalla si inaugura il 5 luglio proprio con Tosca, in replica fino al 9 agosto. La regia è affidata a Francesco Micheli, la drammaturgia è di Alberto Mattioli, i costumi di Giada Masi e le luci di Alessandro Carletti. Video di Luca Scarzella, Michele Innocente e Matteo Castiglioni. Movimenti coreografici di Mattia Agatiello. Sul podio sale Antonino Fogliani. Nei ruoli dei protagonisti grandi voci della lirica: Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo, Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu. Orchestra e Coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono del Teatro dell’Opera di Roma. Nel ruolo del titolo si alternano Carmen Giannattasio (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Sonya Yoncheva (24 e 31 luglio), mentre Cavaradossi è incarnato da Saimir Pirgu (5, 17, 26 luglio), Vittorio Grigolo (24 e 31 luglio) e Arsen Soghomonyan (3, 7 e 9 agosto). Yoncheva e Grigolo tornano a interpretare insieme i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023. Nella parte di Scarpia invece, si alternano Claudio Sgura (5 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (17, 24, 26 e 31 luglio).

Nato con l’obiettivo di avvicinare il territorio all’opera lirica e renderla accessibile a tutti, Linea Opera è un progetto che a giugno del 2022, nel corso del suo primo appuntamento, ha coinvolto cinque Municipi per l’Ernani di Giuseppe Verdi al Teatro Costanzi. L’iniziativa è stata poi replicata a ottobre dello stesso anno, ed estesa fino a otto Municipi per lo spettacolo di chiusura della stagione 2021/2022, Tosca di Giacomo Puccini nell’allestimento di Alessandro Talevi, ricostruito sulle scene originali della prima assoluta del 1900. L’anno scorso l’iniziativa è stata altresì estesa a tutti e 15 i Municipi del territorio in occasione della prova generale di Rigoletto, il 1 agosto 2023, a Caracalla.

Per partecipazione all’edizione 2024 e assistere all’anteprima di Tosca è necessario acquistare il biglietto su www.ticketone.it a partire dalle ore 14.00 di giovedì 27 giugno. All’atto dell’acquisto bisognerà selezionare il Municipio e inserire il CODICE PROMO ad esso abbinato. Il costo dell’iniziativa ha un prezzo speciale di 5 euro e sarà possibile acquistare un massimo di 2 biglietti a utente.

Oltre al biglietto dello spettacolo, per partecipare all’iniziativa sarà necessario essere in possesso del titolo di viaggio ATAC (abbonamento o biglietti a/r) e, obbligatoriamente, del Coupon Linea Opera, che verrà distribuito esclusivamente sul bus (l’ingresso allo spettacolo sarà consentito soltanto ai possessori del coupon).

Quest’anno, i partecipanti troveranno sul coupon un QRcode che consentirà loro di scaricare sul proprio smartphone un podcast realizzato da La Città Ideale con la trama di Tosca da ascoltare durante il viaggio verso Caracalla (si consiglia di portare delle cuffiette per l’ascolto).

L’elenco dei punti e degli orari di partenza degli autobus, nonché dei codici promo da inserire all’atto dell’acquisto su TicketOne è il seguente:

 

  • Municipio I: Stazione Metro Cipro, Capolinea
    Partenza ore 19.15
    CODICE PROMO Tosca Mun 1

 

  • Municipio II: Viale XVII Olimpiade, altezza fermata n° 70220 (posta 30 metri dopo l’incrocio con Via Bulgaria)
    Partenza ore 19.15
    CODICE PROMO Tosca Mun 2

 

  • Municipio III: Largo Labia, Capolinea linea 90
    Partenza ore 19.00
    CODICE PROMO Tosca Mun 3

 

  • Municipio IV: Fermata Ponte Mammolo, Capolinea di Superficie
    Partenza ore 19.20
    CODICE PROMO Tosca Mun 4

 

  • Municipio V: Piazza Roberto Malatesta, Fermata Metro C
    Partenza ore 19.40
    CODICE PROMO Tosca Mun 5

 

  • Municipio VI: Via Cambellotti, Capolinea linea 20
    Partenza ore 18.40
    CODICE PROMO Tosca Mun 6

 

  • Municipio VII:Arco di Travertino, Capolinea della Metro
    Partenza ore 19.30
    CODICE PROMO Tosca Mun 7

 

  • Municipio VIII: Via Erminio Spalla, altezza fermata n° 79675 (posta 35 metri dopo Via Guerra)
    Partenza ore 19.45
    CODICE PROMO Tosca Mun 8

 

  • Municipio IX: Largo Peter Benenson, nei pressi del Municipio (corrispondenza Fermata palina 72915)
    Partenza ore 19.45
    CODICE PROMO Tosca Mun 9

 

  • Municipio X: Stazione Lido centro, Capolinea bus
    Partenza ore 19.10
    CODICE PROMO Tosca Mun 10

 

  • Municipio XI: Stazione FL1 Villa Bonelli, Area capolinea
    Partenza ore 19.30
    CODICE PROMO Tosca Mun 11

 

  • Municipio XII: Via di Bravetta, altezza civ. 395A (vicino fermata bus n° 71039)
    Partenza ore 19.15
    CODICE PROMO Tosca Mun 12

 

  • Municipio XIII: Piazza dei Giureconsulti, Area Capolinea
    Partenza ore 19:15
    CODICE PROMO Tosca Mun 13

 

  • Municipio XIV: Piazzale della stazione Monte Mario, Capolinea bus linea 46 Monte Mario
    Partenza ore 19.00
    CODICE PROMO Tosca Mun 14

 

  • Municipio XV: Stazione FL3 La Giustiniana (Zona Via Cassia), Area Capolinea
    Partenza ore 18:40
    CODICE PROMO Tosca Mun 15

A fine spettacolo è previsto il rientro al Municipio di partenza: gli autobus ripartiranno da Viale delle Terme di Caracalla.

 

Info: promozione.pubblico@operaroma.it

 

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Puccini Dance Circus, per Coro di Corpi e strumenti

Uno spettacolo onirico e avvolgente, dove la musica di Puccini incontra l’elettronica, e dove il teatro e la danza si sposano con il circo contemporaneo. Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti è la nuova creazione della Compagnia blucinQue, ideata dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi, direttrice della compagnia, in occasione del centenario della morte di Puccini. Lo spettacolo debutta al Caracalla Festival il 24 e 25 giugno, alle ore 21.00nello spazio del Teatro del Portico. Cinque le performer in scena che, accompagnate da un trio d’archi e da una musicista, eseguono coreografie aeree e terrene ispirandosi alle protagoniste delle opere pucciniane. Il progetto nasce da una co-produzione tra blucinQue, Entroterre Festival e Orchestra della Toscana ed è sostenuto dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice.

Gli allestimenti scenografici di Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti richiamano un vecchio teatro o una sala concerto di una reggia in decadenza, come un luogo sospeso nel tempo. In questo spazio, cinque donne si sostengono, cadono e si rialzano, viaggiando tra passato, presente e futuro. Un coro di corpi che si sposta come un’onda, lasciando di volta in volta affiorare caratteristiche, segni, luoghi e personalità di Manon Lescaut, Madama Butterfly, Mimì, Tosca e Turandot.

«In scena – dice la regista Caterina Mochi Sismondi – oltre alla danza si alternano alcune tecniche di circo contemporaneo come la sospensione capillare, che porta in aria Cio Cio San e la trasforma in Butterfly, o la corda aerea che diviene armatura, protezione e possibile via di fuga per Turandot. Tutti gli attrezzi, come anche le cinghie, il cerchio e il trapezio diventano necessari portatori di segno del personaggio e sono parte integrante della scenografia o dei costumi delle protagoniste. Le artiste prendono il volo, anche grazie al rigger e performer Michelangelo Merlanti, così da andare a dipingere la “tela della scena”, tra terra e cielo»

Le performers impegnate nello spettacolo sono Elisa Mutto, Sara Frediani, Marta Alba, Iolanda del Vecchio e Rocio Belen Reyes Patricio. Presente anche, oltre al già citato rigger Merlanti, come voce in scena Ivan Ieri, che riporta frammenti dei libretti pucciniani, intervallati da alcune immagini video, riprese in live dallo stesso attore. Di sottofondo, la musica del trio d’archi al femminile con Irene Dosio, Maria Sandu, Nadia Marino. Musica live ed elettronica di Beatrice Zanin.

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“Regnava nel silenzio. Omaggio a Verdi e Donizetti” al Caracalla Festival

Dalla Traviata al Rigoletto, da Anna Bolena a Don Pasquale. Un concerto interamente dedicato alle composizioni di due dei maggiori autori dell’Opera italiana: è Regnava nel silenzio. Omaggio a Verdi e Donizetti, la nuova proposta di “Fabbrica” – lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma – in programma mercoledì 26 giugno alle ore 21.00 al Teatro del Portico, all’interno della programmazione “Off” di Caracalla. Nel concerto si alternano arie e pezzi d’insieme tratti da titoli molto conosciuti e opere meno note, appositamente selezionati per mettere in luce le doti vocali che i giovani artisti della IV edizione di YAP hanno coltivato durante la loro esperienza all’Opera di Roma.

Tra i vari brani di Donizetti sono eseguiti “Via, da brava”, dal Don Pasquale, “Vivi tu, te ne scongiuro” da Anna Bolena, “Chi mi frena in tal momento?” e, ovviamente, “Regnava nel silenzio” dalla Lucia di Lammermoor, ma anche la meno nota “Fu macchiato l’onor mio” dal Poliuto. Verdi è invece omaggiato, tra le tante, con l’esecuzione di “Sul fil d’un soffio etesio” dal Falstaff, di “Dio, che nell’alma infondere” dal Don Carlo e di “Bella speranza invero” da Un giorno di regno. Non mancano i pezzi d’insieme: il celebre Quartetto del Rigoletto di Verdi e il “Brindisi” de La traviata. Impegnati sul palco sono i cantanti Valentina Gargano (soprano), Mariam Suleiman (soprano), Ekaterine Buachidze (mezzosoprano), Eduardo Niave (tenore), Nicola Straniero (tenore), Mattia Rossi (baritono) Spartak Sharikadze (basso), accompagnati al pianoforte da Zenoviia-Anna Danchak.

La proposta operistica “Off” del Caracalla Festival prosegue il 28 giugno e l’8 luglio con due concerti della Scuola di Canto Corale, sempre al Teatro del Portico.

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“Piccolo Cinema Puccini” al Caracalla Festival

Dopo l’omaggio cinematografico a Giuseppe Verdi dello scorso anno, il Caracalla Festival 2024 presenta “Piccolo Cinema Puccini”una rassegna filmica a cura di Giuliano Danieli dedicata a Giacomo Puccini in occasione dei cento anni dalla scomparsa. Nello spazio del Teatro del Portico sono in programma tre serate, dal 27 giugno al 4 luglio, con pellicole rare, ritrovate e cult ispirate alla figura e alle opere del compositore: sette film che spazieranno dal cinema muto a quello contemporaneo, dai corti d’animazione a quelli sperimentali, includendo anche delle prime proiezioni assolute per l’Italia.

 

La rassegna prende il via il 27 giugno, con due film sulla vita del compositore: Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (2008), che esplora il complesso rapporto fra il compositore, il suo laboratorio creativo e l’universo femminile, e il raro filmato d’epoca Un giorno con Puccini (1918 circa), restaurato e reso disponibile dalla Cineteca di Bologna, e accompagnato da una colonna sonora inedita commissionata per quest’occasione a Vincenzo Ramaglia.

 

Il 1° luglio, invece, la serata è dedicata a tre riletture della storia di Madama Butterfly. In prima assoluta italiana viene proiettato Madame Butterfly’s Illusion (1940), capolavoro giapponese dell’animazione in silhouette firmato da Wagoro Arai (copia proveniente dal National Film Archive of Japan). Segue Aria (2001), corto in stop-motion di Pjotr Sapegin e, infine, uno dei film più apprezzati di David Cronenberg, M. Butterfly (1993).

 

Il terzo e ultimo appuntamento, previsto per il 4 luglio, è dedicato a due Tosche cinematografiche realizzate a ridosso delle due Grandi Guerre: un affascinante frammento, restaurato dalla Cineteca di Bologna, della Tosca di Alfredo De Antoni (1918), accompagnato da una nuova colonna sonora sperimentale di Vincenzo Ramaglia; e il classico Avanti a lui tremava tutta Roma di Carmine Gallone (1946), film sospeso fra melodramma e neorealismo con Anna Magnani protagonista, messo a disposizione dal CSC Cineteca Nazionale, con cui si rinnova quest’anno la proficua collaborazione già avviata in occasione della rassegna di cinema verdiano al Caracalla Festival 2023.

 

Tutte le serate iniziano alle ore 21.00 e sono arricchite da brevi introduzioni a cura di tre studiosi del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca: Gabriella Biagi Ravenni, Emanuele Senici e Andrea Balestri. L’ingresso del pubblico si trova in via Antoniniana, 14.

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Saggio della Scuola di Canto Corale e della Cantoria al Teatro Costanzi

Lunedì 24 giugno, alle 19, il Costanzi ospita il Saggio-Concerto della Scuola di Canto Corale e della Cantoria del Teatro dell’Opera. Il concerto regalerà l’emozione di salire sul palcoscenico del Teatro Costanzi a tutti i cantori, giovani e giovanissimi, che durante l’anno scolastico ormai al termine hanno seguito un percorso formativo e artistico di eccellenza, sotto la guida dei docenti Giuseppe Sabbatini (Cantoria), Alberto De Sanctis (Schola Cantorum e Voci Bianche) e Isabella Giorcelli (Coro Preparatorio e Schola Cantorum). La tecnica vocale è stata invece curata dai docenti Elizabeth Norberg-Schulz per le Voci Bianche e da Cezary Stoch per il Coro Preparatorio e la Schola Cantorum.

Il pubblico potrà ascoltare i giovani cantori esibirsi in brani musicali di autori e generi vari, da Gioachino Rossini a Robert Ray, passando per canti tradizionali europei, fino ad arrangiamenti originali di brani pop-rock e non solo. Al pianoforte, Alessia Capoccia.

 

BIGLIETTI

 

Per informazioni: didattica@operaroma.it – 06/48160312-507-533

 

Roma, 21 giugno 2024

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VOLTI DEL POTERE
LA STAGIONE 2024/25 DELL’OPERA DI ROMA

 

Il debutto di registi internazionali come Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito, oltre al ritorno a Roma di Richard Jones, Deborah Warner, Valentina Carrasco e Pierre Audi. L’omaggio a celebrati coreografi come John Cranko, Pierre Lacotte e Roland Petit. La riproposta di capolavori creativi di Renato Guttuso ed Emanuele Luzzati. L’eccezionale impegno del direttore musicale Michele Mariotti, che propone quattro diverse produzioni operistiche e due concerti. Bacchette come quelle di James Conlon, Henrik Nánási, Rinaldo Alessandrini, Roberto Abbado, Omer Meir Wellber. Grandi voci della lirica come Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Angela Meade, Luca Salsi, Corinne Winters, Yusif Eyvazov, Gregory Kunde, Gaëlle Arquez, Erwin Schrott, Ian Bostridge e Alex Esposito, affiancati da star emergenti come Anastasia Bartoli, Mariangela Sicilia, Carlo Vistoli, Mattia Olivieri, Maria Kataeva e Joshua Guerrero. Danzatori come Nicoletta Manni, Friedemann Vogel, Madison Young, Julian MacKay, Javier Rojas, Olga Smirnova, Iana Salenko e Igor’ Cvirko. Titoli del grande repertorio come Simon Boccanegra, Carmen, Tosca, L’italiana in Algeri e Lucrezia Borgia. La prima volta a Roma di un capolavoro barocco come Alcina di Händel. Spazio al Novecento e al contemporaneo con Il prigioniero di Dallapiccola, celebrato nei cinquant’anni dalla scomparsa, e The Turn of the Screw di Britten, oltre alla prima rappresentazione in Italia di Adriana Mater di Kaija Saariaho. Titoli poco frequentati come Il re pastore di Mozart o Il diario di uno scomparso di Janáček proposti al Teatro Nazionale. Concerti sinfonici con direttori come James Conlon, l’emergente Diego Ceretta ed Esa-Pekka Salonen, ospite con la Philharmonia Orchestra di Londra.

È la stagione 2024/25 della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, la cui immagine è stata affidata a un grande artista figurativo come Francesco Vezzoli, scelto in collaborazione con il MAXXI, che ha realizzato una serie di evocative opere volte a rappresentare con la sua dirompente poetica i titoli in cartellone.

«Con la scorsa stagione abbiamo “sconfinato” in territori inesplorati e avvincenti – dice il Sovrintendente Francesco Giambrone. Con la prossima il nostro sguardo si propone di cogliere nuove sfide e superare nuovi confini, seguendo il fil rouge “Volti del potere”, come suggeriscono le belle e forti immagini create da Francesco Vezzoli. Una proposta artistica che attraversa quattro secoli, dal Barocco ai giorni nostri, esplorando i linguaggi della scena contemporanea, i capolavori del Novecento ma anche il grande repertorio, con una particolare attenzione per il recupero di quella tradizione artigianale che ha reso il nostro teatro e l’arte scenografica italiana celebri nel mondo. Questa nuova stagione si conferma inoltre come un investimento sempre maggiore: più titoli di opera e di balletto, più concerti, più serate di apertura del Costanzi, oltre a eventi in spazi alternativi di straordinaria bellezza come la Nuvola e le Terme di Diocleziano, cui si affianca il Teatro Nazionale. Un teatro in ottima salute, con un bilancio solido e in attivo ormai da tanti anni, con una media di riempimento della sala che supera il 90%, e con tantissime serate sold out, che ci hanno spinto a riaprire dopo anni la vendita dei posti di solo ascolto. Un progetto culturale fondato sulla curiosità e che punta a creare un luogo di riflessione, uno spazio di pensiero critico e libero».

Il cartellone si presenta quindi con 11 nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 12 titoli operistici, 7 balletti e 6 concerti. Tre titoli di opera, uno di danza, un concerto e 17 serate complessive in più rispetto allo scorso anno. La stagione sarà seguita, nell’anno del Giubileo, dal festival estivo, la cui programmazione è interamente affidata a Damiano Michieletto: una nuova sfida e un’inedita forma di collaborazione per il regista e il Teatro dell’Opera di Roma, che tra i titoli proposti vedrà una nuova produzione di West Side Story di Bernstein diretta da Mariotti con la regia dello stesso Michieletto.

Sempre molto proficua la collaborazione con la Rai: Rai Cultura riprenderà il Simon Boccanegra inaugurale proponendolo in diretta e il Dittico formato da Suor Angelica di Puccini e Il prigioniero di Dallapiccola, mentre Radio3 trasmetterà tutta la stagione d’opera e di concerti.

«La Fondazione Teatro dell’Opera di Roma propone un cartellone ricco di produzioni nuove e di sfide importanti anche in vista del Giubileo. – dichiara Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma e Presidente della Fondazione – Davvero una programmazione di grande rilievo, che valorizza il livello di eccellenza del nostro patrimonio teatrale nel campo dell’Opera, del Balletto e della Concertistica. Rendere la programmazione teatrale accessibile a tutti è una priorità che il Teatro dell’Opera porta avanti con convinzione, scommettendo su progetti per rendere la cultura sempre più partecipata e volta all’inclusione. I teatri stimolano infatti la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e culturale di un territorio, raggiungono varie tipologie di pubblico e diventano collegamento tra generazioni e culture differenti. E, avvicinando la città, sperimentano modi innovativi di fruire dell’arte e di diffonderla. Un importante compito che valorizzando la filiera creativa incoraggia un consumo culturale vivace, diffuso e di qualità».

 

LA RETE DI COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI E IL TEATRO DIFFUSO

La cura nella proposta artistica della stagione procede di pari passo con l’apertura del Teatro alla città. Per questo la rete di collaborazioni istituzionali all’interno di Roma si allarga sempre di più e si arricchisce di nuove relazioni progettuali e di future condivisioni. Con il MAXXI, Musica per Roma, con EUR S.p.A. attraverso EUR Culture per Roma, Romaeuropa Festival, l’Istituzione Università e Concerti, il Teatro di Roma, la Soprintendenza Speciale di Roma, il Museo Nazionale Romano, il Ministero dell’Università e Ricerca, le Università e il mondo della scuola, con Atac, con i quindici Municipi di Roma Capitale, presìdi fondamentali del territorio, e con alcuni pezzi della grande rete diffusa dell’associazionismo culturale e sociale di comunità. Una collaborazione speciale nel 2025 sarà quella con il Vaticano per le attività che riguardano il Giubileo.

Accanto alla stagione ufficiale di opere, balletti e concerti, e alle attività di “Fabbrica” Young Artist Program, della Scuola di Danza e della Scuola di Canto Corale, fioriscono quindi iniziative che si consolideranno ed estenderanno, come Linea Opera, che dopo aver costruito una forte relazione con i tanti territori, troverà spazio all’interno della programmazione di tutte le Anteprime giovani della Stagione. Ma anche Una notte a teatro, che rafforzerà, soprattutto tra i bambini, l’idea che il teatro è come una casa, e Cantamondo, corso di formazione al canto corale per i bambini delle scuole primarie per promuovere il loro processo di integrazione attraverso il linguaggio della musica.

La stagione e tutte le attività della Fondazione sono rese possibili grazie alla collaborazione con i soci privati Camera di Commercio di Roma e ACEA. Così come è fondamentale l’apporto di aziende che da anni – o anche più di recente – hanno scelto di sostenere le attività in qualità di Mecenati e Sponsor: Banca del Fucino, Terna, BMW Roma e Aeroporti di Roma.

 

 

LE COPRODUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

All’apertura alla città corrisponde uno sguardo rivolto all’Italia e all’Europa: sono state strette collaborazioni con alcuni dei più importanti teatri nazionali e internazionali. Con De Nationale Opera di Amsterdam per Alcina, con la San Francisco Symphony per Adriana Mater, con il Festival Puccini di Torre del Lago per il Dittico formato da Suor Angelica e Il prigioniero; mentre Stabat Mater è in coproduzione con il Grand Théâtre de Genève, Opera Ballet Vlaanderen di Anversa e De Nationale Opera di Amterdam.

 

 

OPERA

Il ritorno di Richard Jones con Simon Boccanegra diretto da Mariotti

Dopo i successi de La dama di picche e Kát’a Kabanová, il grande regista inglese Richard Jones torna all’Opera di Roma per l’inaugurazione della Stagione 2024/25 con Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Diretto da Michele Mariotti, il nuovo allestimento si avvale di un cast di grandi voci italiane: Luca Salsi nel ruolo del titolo, Eleonora Buratto come Maria Boccanegra e Michele Pertusi nella parte del nobile Jacopo Fiesco. La prima, prevista come di consueto il 27 novembre, è trasmessa in diretta su Rai5 oltre che su Radio3. Repliche fino al 5 dicembre.

 

Tosca nei 125 anni dalla prima rappresentazione con la star Anna Netrebko

Il più romano dei capolavori di Giacomo Puccini, Tosca, torna al Costanzi per celebrare i suoi 125 anni nel luogo dove è stato rappresentato per la prima volta. Per l’occasione, sono in programma tre riprese dell’opera in tre diversi periodi. Lo spettacolo è proposto con la regia di Alessandro Talevi e le scene della prima rappresentazione assoluta, ricostruite a partire dagli originali bozzetti di Adolf Hohenstein. Nel ruolo del titolo si alternano grandi voci come quelle di Anna Netrebko, Anna Pirozzi, Saioa Hernández e la star emergente Anastasia Bartoli. La prima delle tre riprese va in scena il 14 gennaio 2025, a 125 anni esatti dalla data della prima rappresentazione. Repliche fino al 19 gennaio. Seguono altre cinque recite dal 1° al 6 marzo 2025 e tre repliche dal 9 al 13 maggio. Sul podio Michele Mariotti, cui succedono Francesco Ivan Ciampa, Daniel Oren e James Conlon.

 

Alla corte di Lucrezia Borgia con Valentina Carrasco

Torna al Costanzi, dopo 45 anni di assenza, il capolavoro noir di Gaetano Donizetti tratto dall’omonimo dramma di Victor Hugo: Lucrezia Borgia. La nuova produzione, in scena dal 16 al 23 febbraio, è affidata a Valentina Carrasco, che torna all’Opera di Roma dopo aver inaugurato la stagione 2019/20 con Les vêpres siciliennes. Sul podio è chiamato un esperto belcantista come Roberto Abbado, mentre nel ruolo del titolo si alternano Lidia Fridman, al suo debutto all’Opera di Roma, e Angela Meade, che torna al Costanzi dopo il successo di Ernani nel 2022 e dopo aver cantato la principessa Turandot a Caracalla.

 

Alcina di Händel per la prima volta al Costanzi

Dopo il successo del Giulio Cesare in Egitto nella scorsa stagione, anche quest’anno il cartellone ospita, dal 18 al 26 marzo, un capolavoro barocco: Alcina di Händel, che a 290 anni dalla sua prima assoluta viene rappresentata per la prima volta al Costanzi. Protagonisti il soprano Mariangela Sicilia e il controtenore Carlo Vistoli, Premio Abbiati 2024 proprio per il Giulio Cesare romano, che tornano insieme sul palco della Fondazione Capitolina dopo lo straordinario successo ottenuto con l’Orfeo ed Euridice di Gluck del 2019, interpretando Alcina e Ruggiero. Il nuovo allestimento, realizzato in collaborazione con De Nationale Opera di Amsterdam, è affidato a Pierre Audi per la regia, mentre sul podio sale Rinaldo Alessandrini, che torna, anche lui dopo il Giulio Cesare, nuovamente al Costanzi per interpretare un titolo barocco.

 

Il debutto di Calixto Bieito a Roma con il dittico Suor Angelica/Il prigioniero

Terza e ultima tappa del progetto “Trittico Ricomposto”, fortemente voluto dal direttore musicale Michele Mariotti e realizzato in collaborazione con il Festival Puccini di Torre del Lago, questa produzione segna il debutto al Costanzi del regista spagnolo Calixto Bieito. Dopo Il tabarro/Il castello del Principe Barbablù e Gianni Schicchi/L’heure espagnole, il nuovo allestimento, in scena dal 23 aprile al 2 maggio, accosta il titolo centrale del Trittico Pucciniano, Suor Angelica, a un altro capolavoro del Novecento, Il prigioniero di Luigi Dallapiccola, celebrato nei cinquant’anni dalla scomparsa. Interprete di Suor Angelica è Corinne Winters, che torna al Costanzi dopo gli straordinari successi dei Dialogues des Carmélites e di Kát’a Kabanová, mentre la zia principessa è Marie-Nicole Lemieux, al suo debutto con la Fondazione Capitolina. Nel ruolo del Prigioniero è invece impegnato il sempre più apprezzato Mattia Olivieri, affiancato da Angeles Blancas nella parte della madre. Rai Cultura trasmette lo spettacolo su Rai5. Dirige Michele Mariotti.

 

Litaliana in Algeri firmata da Emanuele Luzzati

Le colorate e favolistiche scene di Emanuele Luzzati e i costumi di Santuzza Calì sono il segno distintivo della messa in scena del capolavoro rossiniano Litaliana in Algeri che, dal 5 al 12 giugno, è proposto nel celebre allestimento proveniente dal Teatro Massimo di Palermo con la regia di Maurizio Scaparro, ripresa a Roma da Orlando Forioso. Per la prima volta sul podio della Fondazione Capitolina, Sesto Quatrini.

La Carmen secondo Renato Guttuso per la bacchetta di Omer Meir Wellber

La ripresa di una messa in scena d’artista per Carmen, l’immortale capolavoro di Bizet: a essere riproposto al Costanzi, con sette rappresentazioni dal 21 al 28 giugno, è l’allestimento originale dell’Opera di Roma del 1970 con scene e costumi firmati da Renato Guttuso. Per l’occasione, sul podio è chiamato Omer Meir Wellber, prossimo direttore musicale dell’Elbphilharmonie e del teatro lirico di Amburgo, mentre la regia è appositamente commissionata a Fabio Ceresa, al suo debutto al Costanzi. Nel ruolo del titolo una grande star internazionale come Gaëlle Arquez, per la prima volta sul palco della Fondazione Capitolina.

 

Deborah Warner firma The Turn of the Screw con la direzione di Nánási

Dopo Billy Budd nel 2018 e Peter Grimes nel 2024, la regista britannica Deborah Warner torna al Costanzi firmando un altro capolavoro di Britten, The Turn of the Screw (Il giro di vite), tratto dall’omonimo romanzo breve di Henry James. La direzione musicale del nuovo allestimento, in programma dal 19 al 28 settembre 2025, è affidata alla bacchetta di Henrik Nánási, che torna all’Opera di Roma dopo Il flauto magico del 2017, mentre protagonista nel ruolo del fantasma Quint è il raffinatissimo tenore inglese Ian Bostridge, apprezzato interprete della musica di Britten.

 

Adriana Mater di Kaija Saariaho in prima italiana con la regia di Peter Sellars

In omaggio alla grande compositrice finlandese Kaija Saariaho, scomparsa nel 2023, l’Opera di Roma porta in Italia per la prima volta la sua Adriana Mater. Per l’occasione, debutta al Costanzi il grande regista Peter Sellars, il quale ha firmato sia la prima messa in scena dell’opera – che ha debuttato nel 2006 a Parigi – sia la sua ripresa del 2023 a San Francisco. L’opera, che racconta del difficile rapporto tra una madre e un figlio nato da una violenza, è ambientata nel corso di una guerra civile. Sul podio è chiamato Ernest Martínez Izquierdo, affermato interprete della musica di Saariaho che ha diretto le rappresentazioni di Adriana Mater all’Opera Nazionale Finlandese di Helsinki e alla Santa Fe Opera. Anche lui debutta al Costanzi. Dal 9 al 16 ottobre 2025.

 

Lo Stabat Mater di Romeo Castellucci

Per la prima volta il grande regista Romeo Castellucci arriva al Costanzi di Roma firmando regia, scene, costumi e luci di Stabat Mater, su musiche di Giovanni Battista Pergolesi e Giacinto Scelsi. Lo spettacolo, in coproduzione con il Grand Théâtre de Genève, l’Opera Ballet Vlaanderen di Anversa e De Nationale Opera di Amsterdam, è proposto dal 26 al 31 ottobre 2025 nello storico spazio delle Terme di Diocleziano. La direzione è affidata a Michele Mariotti, al suo quarto titolo nel corso della stagione. Cantano il soprano Emőke Baráth e il contralto Sara Mingardo.

 

La nuova proposta del Teatro Nazionale

Prosegue l’indagine dei repertori meno frequentati con produzioni pensate appositamente per lo spazio del Teatro Nazionale. Il primo titolo in scena, dal 14 al 23 maggio, è Il re pastore, composto da un Mozart appena diciannovenne su libretto di Pietro Metastasio. La regia del nuovo allestimento è affidata a Cecilia Ligorio, che debutta con la Fondazione Capitolina, mentre la direzione a Manlio Benzi. Tra gli interpreti Juan Francisco Gatell.

Segue, dal 18 al 24 ottobre 2025, un dittico che unisce Diario di uno scomparso di Janáček – in continuità con la proposta del compositore ceco di questi anni, di cui sono state rappresentate Kát’a Kabanová, Da una casa di morti e Jenůfa – e La voix humaine di Poulenc. La nuova regia è affidata ad Andrea Bernard, Premio Abbiati 2024. Protagonisti del primo titolo sono il tenore Matthias Koziorowski e il mezzosoprano Veronica Simeoni. La donna de La voix humaine è invece Anna Caterina Antonacci, già straordinaria protagonista dei Dialogues des Carmélites di Poulenc che ha inaugurato la stagione 2021/22. I due atti unici sono proposti nella versione con pianoforte eseguita da Donald Sulzen.

 

 

BALLETTO

 

Lo schiaccianoci per Natale

È il tradizionale balletto delle feste natalizie ad aprire la stagione di danza. Dal 15 al 24 dicembre 2024 torna Lo schiaccianoci di Čajkovksij nella visione coreografica di Paul Chalmer. Gli elementi oscuri e psicologici della trama originale lasciano il posto a una favola amata da grandi e piccoli che racconta di come, allo scoccare della mezzanotte di un magico Natale, i sogni e i desideri della giovane Clara inizino a realizzarsi. Assieme alle stelle romane, i ruoli dei protagonisti sono affidati a Maia Makhateli e Julian MacKay, principal del Bayerische Staatsballett al suo debutto al Costanzi. Per la prima volta sul podio romano la direttrice Andrea Quinn.

 

Il pipistrello a capodanno

Per capodanno arriva invece Il pipistrello, il balletto umoristico creato nel 1979 da Roland Petit e tratto dall’operetta di Johann Strauss jr., ambientato nella frizzante atmosfera della Belle Époque. Con la supervisione coreografica di Luigi Bonino, l’occasione celebra Petit nel centenario della sua nascita. Nel ruolo della seducente Bella si alternano l’étoile Rebecca Bianchi e la prima ballerina Federica Maine. Dirige l’orchestra Alessandro Cadario. In scena dalla vigilia di capodanno, con repliche fino al 5 gennaio.

 

La Carmen firmata da Bubeníček

Terzo titolo della stagione di danza è Carmen, proposto dal 26 al 31 gennaio nella lettura di Jiří Bubeníček, commissionato da Eleonora Abbagnato nel 2018 e vincitore del Premio migliore produzione coreografica EuropainDanza 2019. Noto per essere stato uno dei ballerini icona di John Neumeier, il coreografo ceco torna alle origini letterarie di questa storia di passione e morte con novità sui personaggi ma anche sul piano musicale, e con l’inserimento di brani di flamenco eseguiti dal vivo. In scena con il Corpo di Ballo del Teatro, Javier Rojas del Birmingham Royal Ballet, al suo debutto al Costanzi. Sul podio Manuel Coves.

 

Trittico Contemporaneo alla Nuvola

Forte del successo delle ultime stagioni, la formula del Trittico di danza, tenacemente voluta da Eleonora Abbagnato, quest’anno raddoppia. Il primo appuntamento è alla Nuvola dell’EUR dal 2 al 5 marzo, con una nuova creazione e due lavori del 2023 che arrivano in Italia per la prima volta. La serata si apre con In Esisto di Vittoria Girelli, un lavoro in cui la coreografa italiana ha rivelato la sua matura padronanza del vocabolario coreutico. Si prosegue con S di Philippe Kratz, vincitore del Premio Danza&Danza 2019 come miglior coreografo. La serata si chiude con la creazione di Francesco Annarumma che, sulla Sonata n.1 “The 12th Room” di Ezio Bosso, costruirà le sue Creature.

 

Nicoletta Manni e Friedemann Vogel per Onegin di Cranko

Torna al Costanzi dopo quasi 30 anni di assenza, il capolavoro di John Cranko tratto nel 1965 dall’omonimo romanzo di Puškin. Onegin, il balletto in tre atti su musica di Čajkovskij, è l’esempio perfetto di “dramma in danza” per genialità narrativa e spessore drammatico. A far rivivere una grande storia d’amore infelice, attraverso passi a due di straordinaria potenza espressiva, per la prima volta al Costanzi l’étoile del Teatro alla Scala Nicoletta Manni con Friedemann Vogel. Dopo la prima del 3 aprile, repliche fino al 9. Sul podio Philip Ellis.

 

Dawson / León – Lightfoot / Ekman

Il secondo trittico, in programma al Costanzi dal 20 al 25 maggio, porta già nel titolo tre grandi firme della scena contemporanea: Dawson / León – Lighfoot / Ekman. Composto sul ciclo di Lieder di Richard Strauss, David Dawson in Four Last Songs del 2023 dice di avere “sempre immaginato che i ballerini scendessero all’interno della cupola di una cattedrale, come se fossero angeli” dando corpo alle idee della vita, dell’amore e della morte. Subject to Change è invece una creazione del 2003 di Sol León e Paul Lightfoot. Sull’avvincente musica di Schubert, sei danzatori in un balletto pieno di emozioni, che varia da un duetto opprimente a una vorticosa danza di gruppo. Creato nel 2010, Cacti è il pezzo di maggior successo di Alexander Ekman: un’allegra e sagace parodia degli eccessi nella danza contemporanea. Thomas Herzog dirige per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma.

 

Marco Spada nella ricostruzione di Lacotte

La stagione di danza si chiude con un omaggio a Pierre Lacotte, grande ricostruttore del repertorio, scomparso lo scorso aprile. Dal 24 al 29 ottobre 2025 è in scena Marco Spada, che Lacotte aveva ricreato nel 1981 proprio per l’Opera di Roma con Rudolf Nureyev nel ruolo del protagonista. Balletto del 1857 su musica di Auber con libretto di Scribe, era scomparso dal repertorio dopo la prima a Parigi. Ospiti di questa produzione saranno Igor’ Cvirko del Teatro Bol’šoj e Iana Salenko dello Staatballett Berlin. L’Orchestra dell’Opera è diretta da David Garforth.

 

 

CONCERTI

Torna all’Opera di Roma anche Esa-Pekka Salonen, per una data straordinaria della tournée della Philharmonia Orchestra di Londra. Il concerto, in programma giovedì 7 novembre 2024, precede l’inaugurazione ufficiale della stagione e accosta la Sinfonia n.1 di Sibelius al Concerto per orchestra di Bartók.

Accanto a questo, sono in programma altri cinque concerti che vedono impegnati i complessi artistici del Teatro: due del Direttore musicale Michele Mariotti, uno di James Conlon e uno di Diego Ceretta. A questi si aggiunge un concerto barocco.

Si comincia l’8 dicembre, con Mariotti che dirige l’Entr’acte n. 3 di Franz Schubert dal dramma Rosamunde, il ciclo dei Kindertotenlieder di Mahler e la Sinfonia n. 3 Eroica di Beethoven. Il concerto prevede la lettura di testi di Giacomo Leopardi, con Sergio Rubini voce recitante. Il baritono è Markus Werba. Sabato 22 marzo, invece, Mariotti propone Ein deutsches Requiem di Brahms.

Il 28 aprile è ospite l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori diretta da Ignazio Maria Schifani. In occasione dei trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti, in collaborazione con il Ministero dell’Università e Ricerca e il Conservatorio di Palermo, è proposta la sua serenata La gloria di primavera.

Il 10 maggio, James Conlon sale sul podio del Costanzi per dirigere la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič, ricordato nei cinquanta anni della sua morte, e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven.

Il 26 settembre 2025, infine, il giovane direttore Diego Ceretta debutta all’Opera di Roma accostando il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms alla Sinfonia n. 7 di Dvořák. Violino solista Marc Bouchkov.

 

Roma, 18 giugno 2024

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Conferenza stampa di presentazione della stagione 2024/25

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“Il lago dei cigni” di Pech a Roma e Barcellona

Il lago dei cigni di Čajkovskij firmato da Benjamin Pech, dopo il successo della prima assoluta nel 2018, torna in scena al Costanzi dal 19 al 27 giugno, con l’anteprima per i giovani martedì 18 alle ore 19. In luglio arriverà anche al Liceu di Barcellona per la prima tournée dell’Opera di Roma in questo teatro. Una produzione imponente che coinvolge circa settanta danzatori, tra étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato; un allestimento molto apprezzato grazie alle scene raffinate e ai preziosi decori di Aldo Buti, che firma anche i costumi. Luci di Vinicio Cheli.

Lo spettacolo è dedicato a Vittoria Ottolenghi (Roma, 8 aprile 1924 – 10 dicembre 2012), omaggio alla grande esperta di danza nell’ambito della “Festa tra Terra e Cielo – Centenario di Vittoria Ottolenghi”.

Per questa speciale edizione de Il lago dei cigni sono attesi tre artisti provenienti dal Royal Ballet di Londra: sul podio dell’Orchestra dell’Opera di Roma il direttore musicale della compagnia inglese, Koen Kessels; nei ruoli principali Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov (22 ore 20, 25 e 27 giugno) entrambi principal dancers del Royal Ballet. La danzatrice giapponese è al suo debutto al Costanzi; Muntagirov torna dopo Il Corsaro (Conrad) nel 2022. Nello stesso anno la coppia era stata apprezzata dal pubblico capitolino proprio nei ruoli di Odette e Siegfried nella serata Roberto Bolle and Friends. a Caracalla.

Con loro si alternano gli artisti della compagnia capitolina: le étoiles Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (19, 21, 23 giugno), l’étoile Alessandra Amato e il primo ballerino Claudio Cocino (20 giugno) e la solista Marianna Suriano con il primo ballerino Michele Satriano (22, ore 15 e 26 giugno).

Benjamin Pech ha creato questa originale versione de Il lago dei cigni nel 2018, ripresa sempre al Costanzi nella stagione 2019/20 e poi al Circo Massimo nel 2021. Il coreografo, già étoile dell’Opéra di Parigi e oggi assistente alla direzione del Ballo dell’Opera di Roma, pur rimanendo molto fedele al libretto immaginato da Petipa, ha costruito una propria rilettura drammaturgica: “Il tradizionale stregone von Rothbart – spiega Pech – non è rappresentato. È Benno ad acquisire i tratti di quel personaggio. L’amico del Principe dalla fedeltà incrollabile diventa un essere doppio, geloso e avido di potere, manipola Siegfried durante l’intero balletto. Nel terzo atto il Principe ha perso per sempre il suo amore ed è stato tradito dal suo amico, eppure decide di perdonarlo trasformandosi in un eroe ferito. Nel finale che ho immaginato non c’è il trionfo del male, ma la ricerca, continuamente rinnovata, di una perfezione mai raggiunta”.

Con questo titolo, nella sua prossima tournée internazionale, la Fondazione Capitolina debutta al Liceu di Barcellona: Il lago dei cigni firmato da Pech va in scena il 19, 20, 21, 22 e 23 luglio 2024 di fronte a una platea di quasi 3.000 posti. Il teatro attivo più antico di Barcellona è il più capiente in Europa tra quelli d’opera e con struttura all’italiana. A dirigere l’Orquesta del Gran Teatre del Liceu sarà, anche in questa occasione, Koen Kessels.

Dopo la prima di mercoledì 19 giugno (ore 20) al Tetro Costanzi, Il lago dei cigni torna in scena giovedì 20 (ore 20), venerdì 21 (ore 20), sabato 22 (ore 15 e ore 20), domenica 23 (ore 16.30), martedì 25 (ore 20), mercoledì 26 (ore 20), giovedì 27 (ore 20). Lo spettacolo è preceduto dall’Incontro con la danza tenuto da Sergio Trombetta domenica 16 giugno (ore 17) e dall’Anteprima Giovani riservata a i minori di 30 anni martedì 18 giugno (ore 19).

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Il Teatro dell’Opera nelle piazze di Ponte di Nona e di Torre Maura

Due concerti gratuiti, uno venerdì 24 maggio in piazzetta di Parco Sinisgalli e l’altro mercoledì 5 giugno in piazza Alcioni

 

Due concerti gratuiti del Teatro dell’Opera nel VI Municipio, a Ponte di Nona e a Torre Maura. È l’iniziativa presentata questa mattina in Campidoglio dal Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi, Alessandro Onorato, il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, il Presidente della Commissione Turismo, Mariano Angelucci e la responsabile dei programmi musicali di Rai Radio3, Monica Nonno.

Il primo concerto, previsto per venerdì 24 maggio alle 19:30 in piazzetta di Parco Leonardo Sinisgalli a Ponte di Nona, prevede l’esibizione dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di 64 elementi con le voci soliste che hanno vinto il concorso lirico internazionale di Rai Radio3 “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!”.

Il secondo, che si svolgerà mercoledì 5 giugno alle 19.30, in piazza degli Alcioni a Torre Maura, ospiterà invece un recital con 7 cantanti solisti, più due pianisti che si alterneranno. Si esibiranno i giovani talenti del progetto Fabbrica – the young artist Program”, il progetto del Teatro dell’Opera rivolto a giovani artisti tra i 18 ed i 30 anni, provenienti da accademie e conservatori.

Saranno due bellissimi concerti gratuiti con il Teatro dell’Opera, che avranno tanti giovani talenti, la musica e le periferie come protagonisti” ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri, che ha proseguito: “La cultura deve essere un diritto di tutti in una città che non si caratterizza solo attraverso il rilancio delle grandi opere e degli investimenti ma anche garantendo l’accesso diffuso alla cultura e all’arte, a partire proprio da questi quartieri, che sono tra i più giovani di Roma”.

Anche secondo l’Assessore al Turismo e ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato: “Questi concerti rientrano in una strategia più ampia che questa Amministrazione sta portando avanti da due anni e mezzo. Roma è tornata ad essere Capitale dei grandi eventi culturali e musicali ed è importante che una buona Amministrazione generi tante iniziative in tutti i quartieri: dopo che l’anno scorso abbiamo portato la musica pop in tanti municipi, quest’anno abbiamo portato l’opera nelle piazze dei quartieri popolari. È l’anticipo di una strategia che nei prossimi mesi toccherà altre realtà, a partire da Ostia”.

Il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Francesco Giambrone ha dichiarato: “Il Teatro dell’Opera di Roma sente la responsabilità di dover garantire l’eccellenza, la qualità artistica e il suo ruolo di teatro di rappresentanza del Paese. Ma sente anche una grande responsabilità nei confronti della comunità di riferimento che è Roma nel suo senso più allargato possibile. Siamo stati già tante volte presenti in tutto il territorio e continueremo a farlo, perché ci crediamo e perché questa è una precisa scelta condivisa sin dall’inizio con il Sindaco. In questo quadro di riferimento progettuale l’anno prossimo, che è l’anno del Giubileo, proprio grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale, tornerà OperaCamion in giro per le piazze di tutti i municipi”.

Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo ha ribadito: “Porteremo per la prima volta il Teatro dell’Opera a Ponte di Nona e a Torre Maura. Siamo orgogliosi, abbiamo fatto un lavoro straordinario insieme al Sindaco, all’Assessore Onorato, al Sovrintendente Giambrone e a Rai Radio 3. Gli eventi sono totalmente gratuiti, la Roma che vogliamo è una città alla portata di tutti, perché Roma è una e unica”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Monica Nonno, responsabile dei programmi musicali di Rai Radio3: “Per noi che siamo servizio pubblico è stato del tutto naturale aderire a questa splendida iniziativa. Portare la cultura musicale ovunque è una missione che ci contraddistingue da sempre. Proprio il concerto di dopodomani prende spunto dalla finale del Concorso lirico internazionale “Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!”, arrivato il 16 maggio scorso al teatro dell’Opera alla sua terza edizione e fortemente voluto dal Direttore di Rai Radio Tre, Andrea Montanari”.

 

Roma, 22 maggio 2024

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Al Costanzi l’opening del Romaeuropa Festival con il Ballet de l’Opéra de Lyon

La trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival inaugura il suo percorso con un doppio appuntamento, ponte tra la tradizione contemporanea e le nuove frontiere della ricerca coreografica: il 4 e il 5 settembre alle 20, per la prima volta al Teatro Costanzi (grazie alla corealizzazione con Teatro dell’Opera di Roma), il Ballet de l’Opéra de Lyon omaggia Merce Cunningham riallestendo “Biped”, tra le più celebri coreografie del padre della modern dance ed esperimento pionieristico del dialogo tra danza e tecnologia. Sfruttando un sistema di motion capture e un software appositamente creato (DanceForms), Cunningham ha infatti trasposto in digitale settanta frasi coreografiche che all’interno della pièce concorrono a costruire una fusione di danza, luce e immagini in movimento. Assoli, duetti, trii e danze d’insieme dialogano con l’omonima composizione musicale di Gavin Bryars, in scena insieme al suo ensemble.

Nella seconda parte della serata, in un ideale passaggio di testimone, l’approccio minimalista al suono e al movimento, s’incarna nella pièce commissionata dal Ballet de l’Opéra de Lyon alla nuova stella della danza internazionale Christos Papadopoulos. “Mycelium” invita il corpo di ballo nelle sue atmosfere percettive, mimesi della natura e dei suoi meccanismi. Venti danzatori danno vita a un’entità multiforme, una proliferazione di corpi ispirata al mondo dei funghi che, con piccoli movimenti, micro-variazioni e aggiustamenti istantanei, risponde al flusso di offbeat e loop elettronici composto da Coti K.

 

Biped

Creato nel 1999
Entrato nel repertorio del Ballet de l’Opéra de Lyon nel 2024
Coreografia Merce Cunningham
Musica Gavin Bryars
Scena e ologrammi Paul Kaiser e Shelley Eshkar
Costumi Suzanne Gallo
Luci Aaron Copp
Danzato dal Ballet de l’Opéra de Lyon

 

Mycelium

Creato il 9 settembre 2023
Entrato nel repertorio del Ballet de l’Opéra de Lyon nel 2023
Coreografia Christos Papadopoulos
Musica Coti K
Ideazione luci Eliza Alexandropoulou
Costumi Angelos Mentis
Maestri del Balletto Amandine Roque de La Cruz  Pierre Advokatoff
Danzato da 20 danzatori del Ballet de l’Opéra de Lyon

 

Prima nazionale
Opening REF2024
In corealizzazione con Teatro dell’Opera di Roma
Con il sostegno al REF di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels

 

4 settembre BIGLIETTI

5 settembre BIGLIETTI

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