Voci in Barcaccia
Largo ai Giovani – La Finale

Giovedì 16 maggio alle ore 20.30 si svolgerà la finale della terza edizione di Voci in Barcaccia. Largo ai giovani! il concorso lirico internazionale di Rai Radio 3. Si tratta del primo concorso promosso dalla Rai dopo lo storico Premio Callas degli anni Ottanta.

 

Nelle 6 puntate in cui sono stati selezionati i finalisti, si sono sfidate in diretta dalla Sala A di via Asiago 36 straordinarie voci provenienti da tutto il mondo (Moldavia, Corea del Sud, Francia, Inghilterra, Germania, Giappone e ovviamente Italia). La finale si svolgerà invece al Teatro dell’Opera di Roma che, per volontà del sovrintendente Francesco Giambrone, ha messo a disposizione la sua orchestra diretta dal maestro Carlo Donadio.

 

I giovani finalisti, preparati dalla pianista Sabrina Trojse, proveranno l’emozione di calcare uno dei palchi più importanti al mondo. In diretta su Rai Radio3, alle 20.30, con una giuria composta da Francesco Giambrone, Raina Kabaivanska, soprano e Raffaele Pe, controtenore. Enrico Stinchelli, nella doppia veste di giurato e conduttore della trasmissione, decreterà la vincitrice/vincitore della seconda edizione del concorso Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!

 

La vincitrice della prima edizione Ilaria Sicignano canterà per poi ‘cedere lo scettro’ al nuovo vincitore. E ci saranno, come ospiti musicali: l’artista Kety Fusco, che con la sua arpa elettrica ha realizzato la sigla di questa edizione e Chiara Dubey.

L’evento è aperto al pubblico fino a esaurimento posti, prenotabili qui.

Apertura dalle ore 19.15 con ingresso al Teatro entro e non oltre le 20.15.

 

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Ritorna al Costanzi la magia di “Una notte a Teatro”

Da sabato 11 maggio ore 17 a domenica 12 maggio ore 12

Una notte all’insegna della musica, della condivisione e del divertimento; un’occasione unica per i più piccoli per scoprire i tanti misteri dello spettacolo dal vivo più affascinante e complesso: l’opera. Dopo il successo della prima edizione a ottobre 2023, tra l’11 e il 12 maggio torna Una notte a teatro, l’iniziativa promossa dall’Opera di Roma che – in collaborazione con AGESCI Lazio – apre le sale del Costanzi a giovani visitatori tra gli 8 e i 10 anni di età. Sono 130 i bambini che, anche quest’anno, potranno vivere in Teatro una serata e una mattinata alla scoperta dei segreti che si celano dietro le sue quinte. 

 

Numerose le attività che accompagneranno i giovani ospiti nel corso della giornata tra sabato e domenica. Ai laboratori di sartoria, danza e canto, ai giochi a sorpresa e alla caccia al tesoro, si aggiunge quest’anno la straordinaria opportunità di assistere, nel pomeriggio di sabato, alle prove con Orchestra del concerto del direttore musicale Michele Mariotti in programma al Costanzi il 14 maggio, in cui saranno eseguite musiche di Prokof’ev e Čajkovskij. I bambini avranno poi la possibilità di dormire l’intera notte in Teatro, visitare le sue sale e assistere ad apparizioni musicali inaspettate. Una magica esperienza che, per la seconda volta consecutiva, ha fatto registrare il sold out a poche ore dall’annuncio. 

 

 

Roma, 10 maggio 2024

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La sonnambula di Bellini in scena al Costanzi ad aprile, su OperaVision fino al 10 novembre

Dalle 19 di venerdì 10 maggio arriva su OperaVision la nuova produzione del Teatro dell’Opera di Roma, andata in scena dal 9 al 17 aprile, diretta da Francesco Lanzillotta con la regia di Jean-Philippe Clarac & Olivier Deloeuil “LE LAB”, e con Lisette Oropesa nel ruolo di Amina e John Osborn in quello di Elvino.

In questa produzione per la prima volta Oropesa affronta il ruolo di Amina e si confronta con la celebre scena del sonnambulismo, un’autentica sfida per la vocalità del soprano lirico leggero. Accanto a lei altre star del belcanto come John Osborn, che interpreta Elvino, Roberto Tagliavini, nella parte del Conte Rodolfo, e Monica Bacelli, in quella di Teresa. Sul podio sale invece Francesco Lanzillotta, che torna al Costanzi dopo L’elisir d’amore diretto nella scorsa stagione. La nuova produzione dello spettacolo è affidata alla coppia di registi francesi Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil noti come “Le lab”, al loro debutto in Italia, che firmano regia, scene e luci. Il collettivo artistico comprende Christophe Pitoiset (collaboratore alle scene e alle luci), Luc Bourrousse (drammaturgia), Pascal Boudet e Timothée Buisson (video), Julien Roques (graphic design). Le riprese video proiettate durante lo spettacolo sono realizzate in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e sono state realizzate presso la sede di Palazzo Barberini.

In un apparente idillio sulle Alpi svizzere, una piccola comunità di paese si prepara al prossimo matrimonio. Questa volta la fortunata sarà Amina. Lo sposo Elvino, tuttavia, riporta cambia idea sulla sua promessa sposa, perché Amina viene sorpresa nel letto di uno sconosciuto appena arrivato. Si tratta del conte Rodolfo, figlio dell’ex signore del maniero che viaggia in incognito, il quale non riesce a convincere gli abitanti del villaggio della sua innocenza né di quella di Amina, fino a quando lei non torna a camminare nel sonno sorprendendo tutta la comunità del paese.

Con la sua ambientazione pastorale, la sua visione utopica di una società armoniosamente ordinata e un lieto fine raggiunto attraverso situazioni di grande pregnanza, La sonnambula è il primo capolavoro maturo di Bellini. Qui Bellini estende la gamma espressiva del suo lirismo con la più bella coloratura e le melodie più dolci; dall’aria iniziale di Anima – che abbraccia l’introspezione estatica, le tenere riflessioni recitative e l’esuberante virtuosismo – fino alla straziante scena finale. Bellini crea la sensazione che i protagonisti facciano parte di una comunità affiatata grazie alla costante interazione musicale tra i solisti e il coro.

Il Teatro dell’Opera di Roma partecipa a Opera Vision: un progetto internazionale che riunisce 29 Teatri d’Opera provenienti da 17 diversi paesi europei, sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea sotto la supervisione editoriale di Opera Europa, e che prevede la realizzazione di una piattaforma per lo streaming video delle opere e per la visione on demand di una ricca selezione di produzioni.

L’opera, sottotitolata in inglese e italiano, sarà disponibile sulla piattaforma fino alle 12 del 10 novembre 2024.

 

Guarda l’opera

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Capolavori russi tra cinema e musica per Michele Mariotti

Dopo aver diretto lo Stabat Mater di Pergolesi e la suite dal Pulcinella di Stravinskij a febbraio, Michele Mariotti torna sul podio del Costanzi martedì 14 maggio alle 20 per il suo secondo concerto sinfonico della stagione. Il direttore musicale della Fondazione Capitolina si confronta per la prima volta con la Cantata Aleksandr Nevskij per mezzosoprano, coro e orchestra di Sergej Prokof’ev, che viene accompagnata dalla proiezione delle scene dell’omonimo film di Sergej Ėjzenštejn per il quale il compositore scrisse la colonna sonora nel 1938. La pellicola è messa a disposizione da Mosfilm. Assieme a Mariotti, l’Orchestra e il Coro della Fondazione Capitolina diretto da Ciro Visco. Solista il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, che torna all’Opera di Roma dopo aver interpretato Amneris nell’Aida diretta dallo stesso Mariotti a gennaio 2023. Completa il programma la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, dolorosa testimonianza di un periodo di crisi esistenziale e sentimentale del compositore, che lo stesso musicista descrive come espressione di una cupa disperazione dell’uomo di fronte al destino.

«La cantata Aleksandr Nevskij, che Prokof’ev trasse dalle musiche scritte per il film di Ėjzenštejn, possiede un’enorme forza descrittiva. In fondo, nasce come colonna sonora, ma non consiste in un mero accompagnamento musicale alle immagini – dice il direttore musicale Michele Mariotti – Quello di Prokof’ev era un progetto virtuoso, scaturito dal desiderio di fondere i linguaggi artistici. Ogni episodio è un grande quadro, ognuno con un suo carattere specifico. Nell’insieme, questi quadri compongono un racconto che culmina nel momento più tragico, quello de La battaglia sul ghiaccio».

Incentrato sulle vittoriose gesta di Aleksandr Nevskij, granduca di Novgorod, il film di Ėjzenštejn ripercorre il sanguinoso scontro che portò l’esercito russo alla vittoria contro gli invasori teutonici nel XIII secolo. Secondo la leggenda, infatti, il granduca ordinò ai propri soldati di togliersi le armature e di condurre i nemici sulla superficie ghiacciata del lago, nel quale i cavalieri teutonici affondarono per il peso delle proprie corazze. Una partitura trionfante che, eseguita per la prima volta a Mosca nel 1939, si affermò fin da subito come opera patriottica.

 

Il film sarà proiettato su uno schermo montato per l’occasione sul palcoscenico del Costanzi dietro l’Orchestra e il Coro.

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Avviso di selezione straordinaria
Scuola di Danza

È indetta una selezione straordinaria per l’ammissione al corso preparatorio professionale per l’anno scolastico 2024/2025 rivolto ad allievi di età compresa tra i 17 e i 23 anni. La prova di selezione, consistente in una lezione di danza classica, è programmata per domenica 16 giugno, alle ore 11,00 presso la Scuola di Danza della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in via Ozieri, 8 – Roma.

 

 

PER PRENOTARE LA PARTECIPAZIONE ALLA SELEZIONE E PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUL CORSO

chiamare il numero 06 70301405 o scrivere a scuola.ballo@operaroma.it

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Una notte a Teatro – 2° edizione

Da sabato 11 maggio ore 17 a domenica 12 maggio ore 12

La magica Notte a Teatro sta per tornare con numerose attività rivolte ai ragazzi dagli 8 ai 10 anni: giochi, attività a sorpresa e laboratori accompagneranno i giovani ospiti in una magica esperienza all’insegna dell’Opera e del divertimento.

Al  termine delle attività i bambini si fermeranno a dormire con noi!

I bambini sono tenuti a venire in tuta da ginnastica (la utilizzeranno anche per dormire) e a portare con loro: stuoino o materassino, sacco a pelo, torcia, calzettoni di ricambio, piccolo asciugamano e spazzolino da denti.

Biglietto: € 35,00 (cena e colazione incluse)

Iscrizioni: dalle ore 12 del 2 maggio

Iniziativa in collaborazione con AGESCI Lazio

I genitori dei bambini interessati potranno scrivere a didattica@operaroma.it

Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento del contingente dei posti disponibili e confermate tramite mail

 

Roma, 2 maggio 2024

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Quattro tournée internazionali per Il Corpo Di Ballo dell’Opera di Roma

Parigi in aprile, Dubai in maggio, Barcellona in luglio e Liegi in novembre: sono le quattro destinazioni che la Fondazione Capitolina raggiungerà nelle altrettante tournée internazionali in programma nel 2024. Dopo il successo di Orchestra e Coro in Giappone lo scorso settembre, tocca ora a étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato, portare l’eccellenza italiana in Europa e negli Emirati Arabi Uniti.

La prima tappa, Parigi, riconferma il profondo legame che la direttrice ha con la capitale francese, dove è stata la prima italiana a ottenere il titolo di étoile. Per il suo ritorno sulle scene parigine, al Palais des Congrès, Eleonora Abbagnato danza con Friedemann Vogel e la compagnia in abiti firmati da Maria Grazia Chiuri, Christian Dior Couture (Les deux nuits 26, 27 e 28 aprile) ed è attesa anche per l’incontro con il pubblico presso l’Istituto Italiano di cultura a Parigi (24 aprile, ore 19). Le successive destinazioni delle tournée segnano tre debutti assoluti per il Teatro capitolino: alla Dubai Opera (Les deux nuits 25 e 26 maggio), al Gran Teatre del Liceu di Barcellona (Il lago dei cigni 19, 20, 21, 22 e 23 luglio) e all’Opéra Royal De Wallonie di Liegi (Giselle 14, 15, 16 e 17 novembre).

«Non è un caso che io abbia nominato Eleonora Abbagnato alla presidenza del Consiglio Superiore dello Spettacolo – dice il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano –: ne conosco il valore e la straordinaria capacità artistica. Le tournée che stanno per essere intraprese dall’Opera di Roma sottolineano il prestigio delle nostre fondazioni lirico-sinfoniche e della danza italiana. Sono sicuro che saranno un grande successo».

«Sono orgoglioso di come la Compagnia di danza del Teatro dell’Opera di Roma, sotto la guida di Eleonora Abbagnato, abbia raggiunto ormai un livello di eccellenza nel panorama mondiale. La danza è una disciplina difficile e bellissima che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Capitale. Ma la danza è anche poesia, capace di procurare emozioni parlando senza parole e offrendo bellezza allo spettatore attraverso l’armonia e l’eleganza della gestualità – dichiara il Sindaco di Roma e Presidente della Fondazione, Roberto Gualtieri –. Il livello di eccellenza del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma inoltre non rappresenta solo un incontro con l’arte ma è una grande occasione per la scoperta di nuovi talenti. E queste nuove tournée internazionali sono una ulteriore occasione per metterli in mostra e un riconoscimento del livello di professionalità raggiunto».

«Le quattro tournée internazionali in Francia, Emirati Arabi Uniti, Spagna e Belgio nel 2024 – dichiara il Sovrintendente Francesco Giambrone – sono forse l’aspetto più visibile delle energie che stiamo dedicando al nostro Corpo di Ballo, a conferma dell’importanza e della centralità che la danza ha nel progetto del nostro Teatro. Torniamo a Parigi dopo lo straordinario successo dello scorso anno con una nuova proposta di danza contemporanea. E poi, nel corso dell’anno, andremo al Liceu di Barcellona e a Liegi con un classico del balletto romantico, dimostrando la grande duttilità della Compagnia che oggi è una realtà versatile, completa, aperta ai diversi linguaggi e in grado di portare alta la bandiera della danza italiana nel mondo. A questo si aggiunge il rilancio ormai consolidato della nostra Scuola di Ballo che è oggi una fucina di talenti, anch’essa affidata alle cure di Eleonora Abbagnato che la sta facendo crescere giorno dopo giorno insieme al Corpo di Ballo. Nel momento in cui finalmente si registra nel Paese una nuova attenzione nei confronti del balletto e della danza, il nostro Teatro si conferma istituzione che ha sempre coltivato con cura e a livello di eccellenza l’arte coreutica».

La tournée inizia con Les deux nuits, il dittico che affianca Nuit Romaine di Angelin Preljocaj e Nuit Dansée di Giorgio Mancini (una prima assoluta). Un programma dal respiro contemporaneo adatto ai due moderni palcoscenici su cui è atteso: quello del Grand Amphithéâtre del Palais des Congrès di Parigi (26, 27 e 28 aprile) e quello della Dubai Opera (25 e 26 maggio). Nell’iconica sede parigina, da oltre quarant’anni riferimento per gli eventi internazionali, la compagnia torna dopo il successo del 2023 con il tutto esaurito a ogni replica nella platea da 3700 spettatori. Sul palcoscenico della Dubai Opera, il principale centro per le arti performative degli Emirati Arabi Uniti inaugurato nel 2016, si tratta invece di un debutto assoluto per la Fondazione Capitolina. L’edificio, situato accanto al più alto grattacielo al mondo, il Burj Khalifa, nel centralissimo quartiere di Downtown Dubai, è un capolavoro di design contemporaneo.

La terza tappa ci porta in Spagna per cinque sere, il 19, 20, 21, 22 e 23 luglio, sul palcoscenico del Gran Teatre del Liceu per Il lago dei cigni di Čajkovskj. Il grande classico del repertorio è stato scelto per il debutto dell’Opera di Roma nel teatro attivo più antico di Barcellona e il più capiente tra quelli d’opera in Europa, con la sua sala all’italiana da quasi 3.000 posti. L’imponente balletto, che vede impegnati 70 ballerini (42 donne e 28 uomini), è proposto nella versione creata da Benjamin Pech nel 2018, con scene e costumi di Aldo Buti. Le musiche sono eseguite dall’Orquesta del Gran Teatre del Liceu diretta da Koen Kessels.

Le tournée si concludono in Belgio, con il debutto dell’Opera di Roma all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi dove il 14, 15, 16 e 17 novembre va in scena il capolavoro firmato da Carla Fracci nel 2004, Giselle, con costumi e scene di Anna Anni. Il balletto, già portato con successo in Oman nel 2023, saprà incantare il pubblico della Vallonia. Lo storico Teatro di Liegi, che ha visto la posa della prima pietra nel 1818, si presenta oggi con una magnifica sala che mantiene lo splendore del passato, in stile italiano con 1000 posti a sedere, e una macchina scenica tra le più moderne al mondo. L’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie è diretta da Alessandro Cadario.

 

Tutti gli spettacoli sono allestimenti del Teatro dell’Opera di Roma.

 

Roma, 24 aprile 2024

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L’Otello di Verdi con Gregory Kunde

Le grandi voci di Gregory Kunde, Roberta Mantegna e Igor Golovatenko sono protagoniste dell’Otello di Verdi in scena al Teatro Costanzi dal 1° al 12 giugno in un allestimento proveniente dall’Opéra di Monte Carlo e dall’Opera Nazionale di Tbilisi. A firmare lo spettacolo, proposto in prima italiana, il regista Allex Aguilera, noto per le sue collaborazioni con il collettivo catalano La Fura dels Baus e al suo debutto al Costanzi. Sul podio torna, dopo il successo della scorsa stagione con Pagliacci, Daniel Oren, acclamato interprete dei capolavori verdiani e pucciniani. L’Orchestra è quella dell’Opera di Roma, così come il Coro, diretto da Ciro Visco, affiancato dalla Scuola di Canto Corale. La prima rappresentazione di sabato 1° giugno è trasmessa in diretta su Radio3 Rai.

 

In Otello l’umanità si rivela in tutte le sue passioni, comprese quelle più vili. Sono i sospetti, complotti e gelosie, ma soprattutto la violenza a costituire il fulcro del dramma shakespeariano messo in musica da Verdi, che con quest’opera rivoluziona il suo linguaggio musicale, sciogliendo arie e recitativi in un flusso musicale non esente da influenze wagneriane. Recuperando l’idea classica dell’unità di tempo e luogo del teatro classico, Aguilera concepisce per i quattro atti di quest’opera un unico elegante scenario suddiviso in tre livelli (la scenografia è di Bruno De Lavenère) in cui la turbata psiche di Otello, i contorti intrighi di Iago e l’innocente purezza di Desdemona si intrecciano e si sviluppano immerse in un’intima penombra (le luci sono di Laurent Castaingt). A completare la messa in scena il lavoro di Françoise Raybaud Pace ai costumi e di Etienne Guiol e Arnaud Pottier ai video.

 

Allex Aguilera ha collaborato con diversi e prestigiosi artisti quali Zubin Mehta, Henrik Nánási, Werner Herzog e Chen Kaige. Ha diretto Tristan und Isolde al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, Pagliacci all’Opéra di Monte Carlo, Carmen al Teatro Municipal di Rio de Janeiro (dove ha debuttato anche come scenografo) e, con La Fura dels Baus, Les Troyens di Berlioz, sempre al  Reina Sofía, Die Walküre e Siegfried al Teatro de la Maestranza di Siviglia. Tra i suoi ultimi lavori figurano La Traviata ad Andorra, La Favorita di Donizetti al Teatro Massimo di Palermo e Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn per la riapertura del Nervi Music Ballet Festival 2021 di Genova.

 

Nel ruolo del protagonista uno dei maggiori interpreti odierni dell’Otello verdiano, il tenore Gregory Kunde. Dopo il debutto alla Fenice di Venezia, l’ha cantato in tutto il mondo nei teatri di Tokyo, Londra, Barcellona, Monte Carlo, Dresda, Vienna, Parigi. Celebre e apprezzato belcantista, è poi passato al repertorio drammatico trionfando, oltre che in Otello, anche ne La damnation de Faust, Andrea Chénier, Manon Lescaut e Turandot. È già stato protagonista nella messa in scena di Aguilera all’Opera di Monte Carlo nel 2019. Torna all’Opera di Roma dopo aver cantato, nella scorsa stagione, nell’Aida di Verdi firmata da Livermore e nel dittico Il tabarro/Il castello del principe Barbablù con la regia di Johannes Erath.  Desdemona è invece il soprano Roberta Mantegna. Diplomata nel 2018 nella prima edizione di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, ha cantato in Carmen alle Terme di Caracalla e ne I masnadieri, Les Vêpres siciliennes, Il trovatore e Luisa Miller al Costanzi. Nel 2016 ha ricevuto il primo premio al Concorso Internazionale di Belcanto Vincenzo Bellini di Marsiglia. Interprete della parte di Jago è infine il baritono russo Igor Golovatenko, salito sui prestigiosi palcoscenici internazionali della Metropolitan Opera House, Washington National Opera, Los Angeles Opera, Royal Opera House, Semperoper Dresden. È al suo debutto all’Opera di Roma. Nelle date del 5, 8 e 11 giugno, il ruolo di Otello è cantato da Marco Berti, Desdemona da Vittoria Yeo (interprete della moglie del moro anche nella replica del 12 giugno), Jago da Vladimir Stoyanov. Completano il cast Irene Savignano (Emilia), diplomata “Fabbrica” Young Artist Programm dell’Opera di Roma, Francesco Pittari (Roderigo), Alessio Cacciamani (Lodovico), Alessio Verna (Montano), Piotr Buszewski (Cassio). Nella parte dell’araldo si alternano Leo Paul Chiarot (1,5,8,11 giugno) e Fabio Tinalli (4,7,9 e 12 giugno).

La prima rappresentazione è prevista sabato 1° giugno alle ore 20.00 ed è trasmessa in diretta su Radio3 Rai. Repliche martedì 4 giugno (ore 20.00), mercoledì 5 giugno (ore 20.00), venerdì 7 giugno (ore 20.00), sabato 8 giugno (ore 18.00), domenica 9 giugno (ore 16.30), martedì 11 giugno (ore 20.00), mercoledì 12 giugno (ore 20.00). Lezione di Opera sabato 25 maggio (ore 17.00). Anteprima giovani venerdì 31 maggio (ore 19.00).

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“Cenerentola” di Viardot al Nazionale in un nuovo allestimento dello Young Artist Program “Fabbrica”

«Cenerentola è una ragazza “sola” che cerca di farsi accettare da una società che vive di apparenze e non di sostanza». Così Antonella Lo Bianco, la regista di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, racconta la nuova produzione della Cenerentola (Cendrillon) di Pauline Viardot che debutta al Teatro Nazionale dal 28 al 31 maggio (ore 20.00). Lo spettacolo è completamente affidato ai giovani talenti della quarta edizione di “Fabbrica” che con il loro sguardo hanno riletto e attualizzato l’antica fiaba popolare che ha ispirato scrittori, poeti e musicisti. La Cendrillon di Pauline Viardot, andata in scena a Parigi il 23 aprile 1904, è un piccolo gioiello cameristico per voci e pianoforte che alterna parti cantate e dialoghi parlati, e rivela un caleidoscopio di personaggi e ruoli che suggerisce una stretta parentela con la Cenerentola rossiniana. La storia che la compositrice ha saputo narrare con raffinato gusto intimistico viene proposta nella versione italiana curata da Vincenzo De Vivo. Partecipano gli allievi della Scuola di Danza diretta da Eleonora Abbagnato, interpreti delle coreografie di Giovanni Castelli. Dirige Carlo Donadio.

«Il tema di Cenerentola – prosegue Lo Biancoè certamente attuale. La solitudine provoca nella maggior parte dei casi reazioni di isolamento ed auto-isolamento: entrambe fanno entrare in un vortice psicologico ed emotivo. È proprio questo vortice che ci interessa approfondire. Ognuno di noi è stato Cenerentola almeno una volta, ognuno di noi si è sentito solo, non capito, non accettato dalla famiglia, dagli amici, dalla società, e quel senso di solitudine ci è familiare; cerchiamo dei rifugi dove poterci proteggere che a volte, però, diventano delle vere e proprie prigioni».

La trama è quella nota. I personaggi sono interpretati dai cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program: Mariam Suleiman (Cenerentola), Mattia Rossi (Le Baron de Pictordu), Ekaterine Buachidze e Valentina Gargano (le sorellastre, Armelinde e Maguelonne), Eduardo Niave (Le Prince Charmant), Nicola Straniero (Le Comte Barigoule) e Spartak Sharikadze (Le Portrait). Nel cast anche un talento ospite, il soprano francese, ma di formazione newyorkese, Margaux Frohlich (La Fée).

Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene di Agnese Falcarin, i costumi di Mario Celentano e le luci di Giulia Bandera, il team creativo di “Fabbrica” Young Artist Program. Completa la messa in scena la coreografia firmata da Giovanni Castelli, ballerino del Corpo di Ballo capitolino, di cui sono interpreti gli allievi della Scuola di Danza della Fondazione capitolina diretta da Eleonora Abbagnato. Al pianoforte si alternano Zenoviia-Anna Danchack (28,30) e Pavel Tialo (29,31). Sul podio Carlo Donadio.

 

Roma, 25 maggio 2024

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Sono aperti i bandi per la V Edizione di “Fabbrica” Young Artist Program

È online il bando per la quinta edizione di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Le candidature vanno inviate compilando il form di iscrizione (https://www.fabbrica.operaroma.it) entro e non oltre il 15 giugno 2024,  poco prima del termine della IV edizione attualmente in corso. Il programma è aperto a 8 cantanti, 2 maestri collaboratori, 1 regista, 1 scenografo/a, 1 costumista e 1 lighting designer. Il bando è rivolto a giovani provenienti da tutto il mondo che abbiano voglia di trasformare la propria passione in un vero mestiere, che abbiano già terminato un percorso di studi attinente e che preferibilmente abbiano già maturato delle prime esperienze in palcoscenico, pronti ad intraprendere la delicata fase di passaggio tra la fine degli studi e l’inizio della carriera vera e propria. L’obiettivo del bando è selezionare un gruppo che unisca le principali professionalità coinvolte nella produzione di un’opera lirica. Sono previsti 19 mesi di lavoro e una borsa di studio complessiva di 20.900€ per ogni partecipante erogata mensilmente.

Il progetto di Fabbrica Young Artist Program è stato lanciato nel 2016 e si appresta ad avviare la sua quinta edizione. Tantissimi giovani da tutto il mondo hanno scelto Roma e l’Italia come luogo per dare inizio alla propria carriera. Il Teatro dell’Opera di Roma ha accolto oltre 60 talenti provenienti da tutti i continenti: Australia, Asia (Cina), Europa Orientale (Albania, Russia, Polonia, Ucraina), Medio Oriente (Israele, Turchia), Europa (Italia, Portogallo, Spagna, Ungheria), America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Cuba). La scommessa iniziale è quella di arrivare a un debutto importante sul palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma, ma l’auspicio è che “Fabbrica” sia trampolino per carriere internazionali, per un adeguato inserimento lavorativo. Così è successo a Roberta Mantegna, soprano che ha già calcato i palcoscenici dei maggiori teatri lirici italiani ed esteri, incluso quello della Scala di Milano; ai pianisti Alessandro Stefanelli e Ramon Theobald che sono entrati rispettivamente all’Opera di Monaco di Baviera e Opera di Parigi; al regista Luis Ernesto Doñas che collabora stabilmente con il Teatro di Bergamo, lavora in sinergia tra l’Italia e Cuba, il suo paese d’origine, ed è stato assistente alla regia e alla direzione di scena ne La bohème, film-opera firmato da Mario Martone per la direzione di Michele Mariotti trasmesso dalla RAI. Nel corso delle quattro edizioni i cantanti sono stati coinvolti in moltissime produzioni in scena al Teatro dell’Opera di Roma, sono stati protagonisti di quattro prime assolute al Teatro Nazionale di cui tre completamente affidate al team creativo di “Fabbrica”: On/Off di Sara Caneva, She di Maria Kallionpää, Un romano a Marte di Vittorio Montalti, Acquaprofonda di Giovanni Sollima (Premio Abbiati per la didattica Filippo Siebaneck, 2022) e una nel corso del Caracalla Festival 2023 (Ricostruzione 1.0). La RAI ha trasmesso “L’Opera in Ambasciata a Roma e a Parigi”, film-concerto girato a Palazzo Farnese per la regia di Giulia Randazzo.

“Fabbrica” intende proseguire nel proprio ruolo di promozione della grande tradizione lirica italiana e nella sua grande capacità di attrazione per giovani artisti provenienti da tutto il mondo.

 

Per informazioni: Come partecipare

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