Alessio Rezza nominato Étoile del Teatro dell’Opera di Roma

Grande festa al Teatro Costanzi al termine dell’ultima recita de Il Corsaro di domenica 15 maggio. Alessio Rezza è stato nominato Étoile del Teatro dell’Opera di Roma dal sovrintendente Francesco Giambrone, su proposta della direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato.

Durante i calorosi applausi del pubblico che aveva appena ammirato le vicende avventurose della schiava Medora e del corsaro Conrad nella versione coreografica di José Carlos Martínez, a sorpresa sono saliti sul palcoscenico il sovrintendente e la direttrice del ballo. Una pioggia di coriandoli ha reso ancora più palpabile l’emozione del danzatore pugliese nell’apprendere la notizia del meritato riconoscimento.

«Il Corpo di ballo del nostro teatro è una delle nostre eccellenze, – ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Giambronesono felice di vederlo crescere. E questo riconoscimento così importante a uno dei suoi componenti, che giunge a conclusione di una produzione che ha avuto uno straordinario successo di pubblico, conferma i livelli di qualità raggiunti da tutti sotto la guida di Eleonora Abbagnato. Oggi è una giornata di festa per tutto il nostro Teatro».

«Alessio è un danzatore di carattere unico, perfetto sia per il repertorio classico che quello moderno. – ha dichiarato Eleonora Abbagnato. È un grande talento cresciuto artisticamente al mio fianco. Ho avuto il piacere di nominarlo prima solista e poi primo ballerino. Questa ulteriore nomina è motivo di grande orgoglio tanto più che la compagnia non vantava la presenza di un danzatore étoile dal 2012. Per me è una gioia e la conferma che il Teatro cresce e soprattutto i nostri talenti».

 

Nato a Modugno, in provincia di Bari, Alessio Rezza entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala all’età di quindici anni, diplomandosi nel 2008. Nel 2009 entra a far parte del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi e nel 2010 si unisce alla compagnia del Teatro dell’Opera di Roma. Sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, nel giugno 2015 è promosso solista e nel gennaio 2018 primo ballerino. È ospite in gala di danza internazionali e gli vengono riconosciuti premi tra cui: Danza&Danza 2011, Roma in Danza 2011 e Anita Bucchi 2011 come migliore interprete maschile dell’anno, Premio Positano 2012 come miglior danzatore emergente, Roma è Arte 2013 e Europa in Danza 2016.

 

Roma, 15 maggio 2022

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Settimo Abbiati consecutivo per l’Opera di Roma con ‘Acquaprofonda’

È stato assegnato ad Acquaprofonda di Giovanni Sollima e Giancarlo De Cataldo il Premio Abbiati per la didattica musicale intitolato a Filippo Siebaneck. La giuria della 41° edizione del Premio della Critica musicale italiana si è riunita oggi 5 maggio 2022. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 5 giugno alle 17 al Teatro Donizetti di Bergamo.

Acquaprofonda, nuova opera commissionata e coprodotta dal Teatro dell’Opera di Roma e dal Teatro Sociale di Como AsLiCo, è andata in scena in prima assoluta a Roma al Teatro Nazionale sabato 4 dicembre 2021. Un’opera contemporanea per ragazzi composta da Giovanni Sollima: una fiaba in musica sul tema dell’inquinamento delle acque eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio.

Il libretto è di Giancarlo De Cataldo, il primo firmato dallo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, autore tra gli altri di “Romanzo criminale” da cui sono stati tratti il film e la serie tv. Un testo che ha offerto una preziosa occasione per occuparsi di un tema attualissimo e di grande impatto sulla vita quotidiana di tutti.

La messa in scena è stata affidata interamente ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma. Il team creativo proviene dalla seconda edizione di questo innovativo progetto: Luis Ernesto Doñas alla regia, Chiara La Ferlita alle scene, Elisa Cobello ai costumi. Nel cast invece i talenti dell’edizione in corso: Agnieszka Jadwiga Grochala (Serena), Irene Savignano (Balena/Madre), Rodrigo Ortiz (Guardiano), Alessandro Della Morte (Vecchio marinaio) e Arturo Espinosa (Padron Bu). Firma le luci Camilla Piccioni. Ha partecipato alla produzione la Schola Cantorum del Teatro dell’Opera di Roma.

Per il settimo anno consecutivo un importante riconoscimento della critica musicale italiana va a una produzione del Teatro dell’Opera, dopo i premi andati a The Bassarids di H.W. Henze (2015), Benvenuto Cellini (2016) e La damnation de Faust di Berlioz (2017), Billy Budd di Britten (2018), Idomeneo, re di Creta di Mozart e Orfeo ed Euridice di Gluck (2019), Il barbiere di Siviglia di Rossini (2020).

 

Roma, 5 maggio 2022

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Nuovo bando “Fabbrica” Young Artist Program 2023/2024

 

È online il bando per la quarta edizione di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Le candidature vanno inviate compilando il form di iscrizione (https://www.fabbrica.operaroma.it) entro e non oltre il 15 luglio 2022, mese in cui terminerà la III edizione attualmente in corso (https://www.fabbrica.operaroma.it/terza-edizione-2021-2022). Il programma è aperto a 8 cantanti, 2 maestri collaboratori, 1 regista, 1 scenografo/a, 1 costumista e 1 lighting designer. Il bando è rivolto a giovani provenienti da tutto il mondo pronti a essere accompagnati nella delicata fase di passaggio tra la fine degli studi e l’inizio della carriera vera e propria, che abbiano già terminato un percorso di studi attinente e che preferibilmente abbiano già maturato delle prime esperienze in palcoscenico, che vogliano far della propria passione un mestiere. L’obiettivo del bando è selezionare un gruppo che unisca le principali professionalità coinvolte nella produzione di un’opera lirica. Sono previsti 19 mesi di lavoro e una borsa di studio complessiva di 19.000€ per ogni partecipante erogata mensilmente.

«Il Teatro della capitale – racconta la direttrice di “Fabbrica” Eleonora Pacetti – non aveva un’iniziativa rivolta alla formazione dagli anni Trenta del secolo scorso, quando la Scuola di avviamento dell’allora Teatro Reale dell’Opera formò grandi interpreti del passato quali Gobbi, Taddei, Silveri, Neri, Tajo. Era necessario rimediare. Mancava un programma di avviamento professionale in cui la finalità fosse la produzione artistica, l’incontro col mondo dello spettacolo, lo scontro con le dure regole del mercato, in cui il punto di partenza fosse il lavoro quotidiano tra le mura del Teatro Costanzi accanto ai più grandi artisti della scena contemporanea».

La sfida è stata lanciata nel 2016 con la fondazione di “Fabbrica” Young Artist Program. Tantissimi giovani da tutto il mondo hanno scelto Roma e l’Italia come luogo per dare inizio alla propria carriera. Il Teatro dell’Opera di Roma ha accolto oltre 40 talenti provenienti da tutti i continenti: Australia, Asia (Cina), Europa Orientale (Albania, Russia, Polonia, Ucraina), Medio Oriente (Israele, Turchia), Europa (Italia, Portogallo, Spagna, Ungheria), America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Cuba). La scommessa iniziale è quella di arrivare a un debutto importante sul palcoscenico del Teatro dell’Opera di Roma, ma l’auspicio è che “Fabbrica” sia trampolino per carriere internazionali, per un adeguato inserimento lavorativo. Così è successo a Roberta Mantegna, soprano che ha già calcato i palcoscenici dei maggiori teatri lirici italiani ed esteri, incluso quello della Scala di Milano; ai pianisti Alessandro Stefanelli e Ramon Theobald che sono entrati rispettivamente all’Opera di Monaco di Baviera e Opera di Parigi; al regista Luis Ernesto Doñas che collabora stabilmente con il Teatro di Bergamo, lavora in sinergia tra l’Italia e Cuba, il suo paese d’origine, ed è stato assistente alla regia e alla direzione di scena ne La bohème, film-opera firmato da Mario Martone per la direzione di Michele Mariotti trasmesso dalla RAI. Nel corso delle tre edizioni i cantanti sono stati coinvolti in moltissime produzioni in scena al Teatro dell’Opera di Roma, sono stati protagonisti di quattro prime assolute al Teatro Nazionale di cui tre completamente affidate al team creativo di “Fabbrica”: On/Off di Sara Caneva, She di Maria Kallionpää, Un romano a Marte di Vittorio Montalti, Acquaprofonda di Giovanni Sollima (Premio Abbiati per la didattica Filippo Siebaneck, 2022). La RAI ha trasmesso “L’Opera in Ambasciata a Roma e a Parigi”, film-concerto girato a Palazzo Farnese per la regia di Giulia Randazzo.

“Fabbrica” è la dimostrazione della vitalità della lirica italiana, grande veicolo di promozione del Paese e un formidabile strumento di attrazione dei giovani artisti da tutto il mondo.

 

Per informazioni: fabbrica.operaroma.itfabbrica@operaroma.it
www.facebook.com/fabbricayap
@fabbricayap_operaroma

Roma, 2 maggio 2022

 

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Giornata Internazionale della Danza 2022

Giornata Internazionale della Danza 2022
29 aprile, ore 15
operaroma.tv

 

Nuit Romaine, un film diretto da Angelin Preljocaj, è ambientato nel cuore di Palazzo Farnese,  sede dell’Ambasciata di Francia in Italia e uno dei palazzi più belli di Roma, una città cara alla Direttrice Artistica delle collezioni donna di Dior, di origine romana. Nox, la dea della notte – interpretata da Eleonora Abbagnato, che è accompagnata dal primo ballerino Friedemann Vogel – entra nel palazzo e, mentre si muove attraverso i corridoi, le stanze e i giardini, incontra vari individui: papi, duchi, nobildonne e altre figure che hanno vissuto in questo leggendario palazzo nel corso dei secoli.

In una successione di coreografie messe in scena come quadri viventi, e concepite da Angelin Preljocaj, i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma interagiscono con la dea. Come ineguagliabili fonti di ispirazione per il coreografo Preljocaj, ciascuno degli spazi viene trasformato in una vetrina narrativa, permettendo ai molteplici talenti di esprimersi.

La fusione tra le capacità virtuose degli atelier di Dior e quelle del Teatro dell’Opera di Roma, guidate da Maria Grazia Chiuri, ha ricoperto un ruolo fondamentale nel design dei costumi. Drappeggi e plissettature fatte a mano rivelano tutta la loro delicatezza su cappe e abiti. Altri esempi di eccellenza del linguaggio creativo e artigianale della Maison e della Direttrice Artistica quali intarsi di pizzo, miriadi di perline  e sfumature di colori, danno vita a effetti spettacolari. Costumi dipinti a mano, disegnati come trompe l’oeil, sono impreziositi dai personaggi degli affreschi di Carracci2 presenti nella volta della Galleria Farnese. Come un’audace incursione del mondo moderno in questo viaggio nel tempo, compaiono completi di jeans, t-shirt e sneakers. Gli abiti diventano quindi una lingua a sé stante che unisce passato, presente e futuro e, al contempo, dà voce alle conversazioni culturali tra Francia e Italia, emblemi della loro preziosa alchimia.

 

 

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Dal 10 maggio in scena atmosfere esotiche per un grande balletto classico: “Il Corsaro”

 

Martedì 10 maggio, alle ore 20.00, il sipario del Teatro Costanzi si alza su Il Corsaro che José Carlos Martínez aveva firmato nel 2020 per la compagnia capitolina, nuova creazione coreografica interrotta dalla pandemia poco dopo il debutto. Il balletto, su libretto di De Saint Georges e Mazilier dal poema The Corsair di Byron, narra le vicende avventurose della schiava Medora e del corsaro Conrad. Il Maestro Alexei Baklan dirige l’Orchestra dell’Opera di Roma nelle musiche di Adam, Pugni, Delibes, Drigo. L’allestimento è impreziosito da costumi e scene di Francesco Zito e dalle luci di Vinicio Cheli.

Le otto rappresentazioni, dal 10 al 15 maggio, vedranno protagonisti étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e due coppie di grandi ospiti internazionali cui sono affidati i ruoli dei protagonisti: la prima formata dai principal dancer del Royal Ballet di Londra, l’argentina Marianela Nuñez e il russo Vadim Muntagirov (10 e 12 maggio) che debutta su questo palcoscenico; la seconda da Maia Makhateli e Jacopo Tissi (11 e 13 maggio). La ballerina georgiana potrà finalmente danzare nel ruolo di Medora dopo aver visto la cancellazione delle sue repliche nel 2020 ed essere stata protagonista de Il lago dei cigni al Circo Massimo nel 2021. Jacopo Tissi sarà Conrad per il suo debutto assoluto all’Opera di Roma. Il giovane ma già affermato talento è il primo ballerino italiano a essere stato nominato, il 31 dicembre 2021, principal dancer del Teatro Bol’šoj.

Nei ruoli dei protagonisti danzeranno inoltre Susanna Salvi e Alessio Rezza (14 e 15 maggio), rispettivamente étoile e primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

«Felice di vedere finalmente in scena il balletto che era stato sospeso dalla pandemia – ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Giambronefelice che, insieme ai nostri bravissimi danzatori, étoiles e primi ballerini, Il Corsaro sia l’occasione anche del debutto al Teatro dell’Opera di Jacopo Tissi che in questo terribile tempo di guerra ha fatto una scelta personale e professionale molto forte e significativa. Ancora una volta il nostro Teatro conferma vicinanza e attenzione agli artisti ucraini, accogliendo sul suo podio il maestro Alexei Baklan, originario di Kiev. Una grande produzione di balletto che ribadisce il ruolo che ha il nostro Corpo di Ballo nelle strategie complessive della Fondazione».

«Il Corsaro è sempre stato per me uno dei più importanti balletti del repertorio – ha dichiarato la Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato – un titolo classico ma molto “danzante”, fondamentale per i nostri interpreti. Presentarlo nel 2020 a Roma con Martínez è stata un’opportunità unica. L’interruzione delle repliche a causa della pandemia ci ha lasciati in sospeso per due anni, ma rende carico di significato il ritorno in scena di una nuova creazione già apprezzata dalla critica che, a gennaio 2021, gli ha conferito il premio Danza&Danza 2020 come “miglior spettacolo classico dell’anno”. Un classico con nuove coreografie è stimolante per i ballerini e per il pubblico che aspettiamo numeroso questa volta, ci auguriamo, fino all’ultima delle otto rappresentazioni in programma».

Concepito nei primi decenni dell’Ottocento, Il Corsaro è considerato uno dei grandi balletti della stagione tardo romantica. La sua genesi è molto complessa, in un arco temporale molto esteso è passato tra le mani di numerosi coreografi. Ci sono stati Il Corsaro di Galzerani (Milano, 1826), The Corsair di Decombé (Londra, 1837), la versione di Mazilier, quella di riferimento e madre di tutte le altre (Parigi, 1856). Nel 1858 viene rimontato a San Pietroburgo da Perrot supportato da Petipa che ha poi curato una versione con nuove danze sulle note di Pugni (1863) e una più completa con il pas de deux su musica di Drigo (1899). Quest’ultima versione viene ripresa nel 1931 senza successo da Vaganova, nel 1955 da Gusev-Slonimskij, nel 1973 da Sergeev con il Balletto del Kirov, nell’87 da Vinogradov (sulla falsariga dell’edizione di Gusev- Slonimskij). Nel 1998 approda negli Stati Uniti, nel 2007 in Europa al Bayerische Staatsballett e, nella ricostruzione di Ratmansky e Burlaka, al Bol’šoj.

All’Opera di Roma va in scena per la prima volta nel 2008 Il Corsaro di Khomyakov; nel 2020 arriva in prima assoluta la versione di José Carlos Martínez che dichiara: «In genere Il Corsaro è una successione di variazioni per mostrare la tecnica degli interpreti con una drammaturgia molto confusa e troppo complessa. Per me è fondamentale far capire al pubblico cosa sta succedendo sulla scena. Così ho ridotto la durata del balletto affinché ci siano solo due atti e ho reso più accessibile e chiara la trama. Ho eliminato il personaggio di Alì, che non aggiungeva nulla all’azione, e ho messo in evidenza la storia portante, quella dei due personaggi Medora e Conrad. Ho mantenuto tutte le variazioni e i pas de deux che mostrano la tecnica dei ruoli principali e secondari, ma al servizio dell’azione. Si ritrovano tutti i momenti salienti della coreografia: il pas de deux detto “del Corsaro”, così come il “pas de bottes” o il “pas de six”. È molto importante rispettarli perché sono stati trasmessi di generazione in generazione. Tengo molto alla tradizione e la rispetto: voglio che il pubblico rintracci nella mia versione dei legami con l’originale. Per il resto ho cercato di dare una maggiore fluidità perché penso che il balletto classico, oggi, debba essere danzato in maniera più dinamica. Il lavoro all’Opera di Roma mi ha molto arricchito, ho apprezzato la grande qualità del Corpo di Ballo, il lavoro omogeneo e sempre in ascolto».

Dopo la “prima” di martedì 10 maggio alle 20.00, il balletto Il Corsaro torna in scena mercoledì 11 (20.00), giovedì 12 (11.00 turno riservato alle scuole e 20.00), venerdì 13 (20.00), sabato 14 (15.00 e 20.00), domenica 15 (16.30). Il debutto sarà preceduto dall’Anteprima Giovani di domenica 8 maggio (16.30) riservata ai minori di 26 anni.

Roma, 3 maggio 2022

 

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AMA l’Opera con la Cantoria del Teatro dell’Opera

Sabato 23 aprile alle 18, presso la rimessa AMA ex TMB Salario, in via Sambuca Pistoiese, la Cantoria del Teatro dell’Opera diretta dal maestro Giuseppe Sabbatini, con l’accompagnamento della pianista Alessia  Capoccia, dal Progetto “Fabbrica” Young Artist Program, parteciperà all’evento AMA l’Opera, immaginato dal Municipio III, con la collaborazione di AMA, Città Ideale – Gau e il Teatro dell’Opera di Roma per ridare nuova vita ad un spazio da troppo tempo immobile. Un evento per esplorarne le diverse potenzialità come luogo di cultura, di formazione, di educazione al riuso e al riciclo.

I giovani cantori della Cantoria del Teatro dell’Opera eseguiranno, accompagnati dalla pianista Alessia Capoccia dello Young Artist Program dell’Opera di Roma e diretti dal maestro Giuseppe Sabbatini, pagine musicali da celebri opere come Nabucco e La traviata di Verdi, da Don Pasquale di Donizetti e da Turandot di Puccini.

 

Per l’occasione, il Professor Luca Serianni terrà una lezione sul linguaggio della lirica. Seguirà un concerto del duo Mason/Tonelli con melodie di Mozart, Stenhammar e Čajkovskij e un laboratorio sul riciclo creativo realizzato dalla Galleria d’Arte Urbana.

 

Programma musicale:

“Duo Terzo” Giona Mason, violino; Gianmarco Tonelli, pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart Allegro dalla sonata per pianoforte e violino n.21 in Mi minore, K 304

Wilhelm Stenhammar Allegro con anima dalla sonata per violino e pianoforte Op.19 in La minore

Pëtr Il’ič Čajkovskij Mélodie /Chant sans paroles da Souvenir d’un lieu cher, Op.42

 

Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro Giuseppe Sabbatini

pianoforte Alessia Capoccia di “Fabbrica” Young Artist Program

Adattamento per coro a cappella Roberto Gabbiani

Giuseppe Verdi “Va, pensiero” “Gli arredi festivi” da Nabucco

Giuseppe Verdi “Coro di Zingarelle”, “Coro di Matadori” da La traviata

Gaetano Donizetti “Che interminabile andirivieni” da Don Pasquale

Giacomo Puccini “Nessun dorma” da Turandot  (adattamento per coro a cappella del maestro Roberto Gabbiani)

 

Info e biglietti

 

Roma, 21 aprile 2022

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Baglioni ‘Dodici note’ a Caracalla 2022: le date dell’11 e 12 giugno riprogrammate il 18 e 19

Alla luce della recente autorizzazione da parte del Governo a procedere con la realizzazione di tutti gli eventi live programmati nel 2020 e 2021, si è verificata una concomitanza nei giorni 11 e 12 giugno con altri eventi live in prossimità delle Terme di Caracalla. L’organizzatore dei due eventi sopra indicati di Claudio Baglioni, grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza del Teatro Dell’Opera, dopo aver effettuato le dovute verifiche tecniche e logistiche, ha ritenuto necessario riprogrammare i due concerti nei giorni di sabato 18 e domenica 19 giugno, per garantire il regolare svolgimento delle due serate.

I biglietti precedentemente acquistati restano validi per le rispettive nuove date.

Qualora lo si desiderasse, sarà possibile richiedere il rimborso, tutte le informazioni su: www.friendsandpartners.it e www.ticketone.it

 

Questo l’elenco completo delle date di Claudio Baglioni alle Terme di Caracalla di Roma

3 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

4 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

5 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

7 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

8 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

9 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

13 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

14 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

16 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

17 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA

18 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA (precedentemente previsto sabato 11 giugno)

19 giugno 2022 – Terme di Caracalla – ROMA (precedentemente previsto domenica 12 giugno)

 

Roma, 15 aprile 2022

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“Scuola di Danza – I ragazzi dell’Opera” docuserie in esclusiva su RaiPlay

 

Sognano di ballare sulle punte da quando sono bambini inseguendo le proprie aspirazioni: raccontano di speranze e paure, sacrifici ed emozioni, amicizie e amori. Sono i giovani allievi dell’Opera di Roma i protagonisti di Scuola di Danza – I ragazzi dell’Opera, in esclusiva su RaiPlay dal 21 aprile con i primi tre episodi.

La docuserie, in 12 puntate rilasciate in quattro appuntamenti settimanali, presenta i ragazzi che studiano alla Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, una delle più prestigiose del nostro paese. Sono ballerini che arrivano dall’Italia ma anche dall’estero, tutti mossi dal sogno di diventare étoile del balletto, esibirsi sul palcoscenico, regalare armonia ed emozionare il pubblico.

“Siamo molto felici di raccontare la passione, il coraggio e i passi di danza di questi giovani che lasciano così presto le loro famiglie, le loro città, per approdare a Roma, guidati dal talento e dalla passione – sottolinea Elena Capparelli, Direttrice di RaiPlay e Digital. Un ritratto colorato e denso di emozioni, una generazione che davvero siamo orgogliosi di ospitare su RaiPlay”.

Sotto l’occhio delle telecamere le vicende di un gruppo di allievi degli ultimi anni di corso, tra i 16 e i 20 anni, alle prese con la preparazione di uno spettacolo che richiede allenamenti quotidiani e prove impegnative, con maestri che sono professionisti severi ed esigenti. Senza filtri raccontano la loro adolescenza e la loro vita, dentro e fuori dalla scuola.

Quando finiscono le lezioni i ragazzi escono insieme, alcuni sono amici, tra altri nasce l’amore; qualcuno vive con la famiglia, qualcun altro in collegio con i compagni; c’è chi lavora per potersi mantenere e chi si dedica al proprio canale YouTube per riuscire a raccontarsi.

Vengono fuori turbamenti e pensieri personali dei ragazzi, uniti nel percorso di formazione della propria identità e dalla necessità di trovare il proprio ruolo nel mondo della danza.

Protagonisti di Scuola di Danza – I ragazzi dell’Opera anche le famiglie dei giovani allievi, nonché i maestri della scuola di danza e la direttrice della Scuola Laura Comi.

Il programma è ideato e prodotto da Riccardo Brun, Paolo Rossetti, Francesco Siciliano per Panamafilm (Corpo di ballo; Scrittori #Fuoriclasse; Non ho l’età, Stato Civile), capoprogetto e autrice Annalisa Mutariello, autrice Claudia Carotenuto, direttore della fotografia Mario Pantoni.

Prodotto da PanamaFilm per RaiPlay

In collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma

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Di seguito le sinossi dei primi tre episodi

Episodio 1
Gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma si preparano per un nuovo anno accademico, molto impegnativo, nel quale dovranno portare in scena uno spettacolo. Nel frattempo Dario, il nuovo arrivato a scuola, ha già fatto colpo su una delle ragazze del sesto corso.

Episodio 2
Un litigio ha allontanato Erika e Micheal e la loro storia d’amore sembra in bilico. Anche Carolina è presa dagli affari di cuore e chiede aiuto alle sue amiche. Intanto la direttrice Comi ha convocato i maestri per pianificare il prossimo spettacolo: Coppélia.

Episodio 3
I maestri e la direttrice stanno osservando gli allievi per decidere chi farà parte del cast di Coppélia. I ballerini dell’ottavo corso sono in competizione tra loro perché sperano di essere scelti per i ruoli principali. Intanto, dopo scuola, Erika chiede a Micheal di organizzare un appuntamento per Carolina e Dario mentre Giulia passa la serata con i suoi amici.

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Roma, 12 aprile 2022

 

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Disponibile su Rai Play “La bohème” firmata da Michele Mariotti e Mario Martone

È disponibile su Rai Play il nuovo film-opera prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma e da Rai Cultura, La bohème di Giacomo Puccini, con la direzione di Michele Mariotti, Direttore musicale della Fondazione capitolina, e la regia di Mario Martone.

Trasmessa sugli schermi televisivi di Rai3, venerdì 8 aprile alle 21.20, è stata l’ultima tappa di un progetto cinematografico che ha visto la luce durante la pandemia. Con il capolavoro di Puccini, dopo lo straordinario successo dei due titoli che l’hanno preceduto nel 2020-21, Il barbiere di Siviglia e La traviata entrambi firmati sempre da Mario Martone con la direzione musicale di Daniele Gatti, l’Opera di Roma prosegue nel segno della sperimentazione, del cambiamento e della creatività, verso un linguaggio radicalmente innovativo del teatro d’opera alla ricerca di un nuovo pubblico.

Con un’introduzione di Corrado Augias, la vicenda dei giovani parigini di fine Ottocento ci viene raccontata attraverso lo sguardo di Martone che associa gli amori, le amicizie gli entusiasmi le inquietudini e persino le sofferenze, ad una rappresentazione della realtà immersa nel presente.

Il film, girato con la ripresa musicale in presa diretta, è ambientato nei Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, in via dei Cerchi: un affascinante edificio di archeologia industriale, tra officine per scenografi-pittori, depositi immensi di costumi e attrezzeria scenica e una falegnameria, è il set ideale per la rappresentazione estemporanea e vera della gioventù pucciniana e per affrontare il racconto operistico da un punto di vista nuovo: non più lo spazio vuoto della platea dei Teatri chiusi, ma lo spazio del dietro le quinte dove l’opera si costruisce. La stessa Orchestra viene diretta dal Maestro Michele Mariotti negli immensi spazi del salone inondato di luce.

Rodolfo è interpretato da Jonathan Tetelman, Federica Lombardi veste i panni della dolce Mimì. Nel ruolo di Musetta e Marcello Valentina Naforniţă e Davide Luciano, Schaunard è Roberto Lorenzi, Colline è Giorgi Manoshvili. Ancora nel cast troviamo Armando Ariostini (Benoît), Bruno Lazzaretti (Alcindoro), Giordano Massaro (un venditore ambulante), Vinicio Cecere (Parpignol), Daniele Massimi (un doganiere) e Maurizio Cascianelli (sergente dei doganieri). Il Coro del Teatro è diretto da Roberto Gabbiani.

La produzione dell’opera su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirato al romanzo Scènes de la vie de bohème di Henri Murger, è arricchita dai costumi di Anna Biagiotti; Pasquale Mari firma le luci.

Roma, 11 aprile 2022

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L’8 aprile su Rai3 “La bohème”, film-opera firmato da Martone e Mariotti

Approda sugli schermi televisivi di Rai3, venerdì 8 aprile alle 21.20, l’ultima tappa di un progetto cinematografico che ha visto la luce durante la pandemia: un nuovo film-opera prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma e da Rai Cultura, La bohème di Giacomo Puccini, con la direzione di Michele Mariotti, Direttore musicale della Fondazione capitolina, e la regia di Mario Martone. Con il capolavoro di Puccini, dopo lo straordinario successo dei due titoli che l’hanno preceduto nel 2020-21, Il barbiere di Siviglia e La traviata entrambi firmati sempre da Mario Martone con la direzione musicale di Daniele Gatti, l’Opera di Roma prosegue nel segno della sperimentazione, del cambiamento e della creatività, verso un linguaggio radicalmente innovativo del teatro d’opera alla ricerca di un nuovo pubblico.

“La bohème – afferma il Direttore musicale Mariotti – è un’opera piena di morte perché piena di vita, i cui protagonisti esprimono gioia di vivere e paura di affrontare le responsabilità che la vita presenta”.

Con un’introduzione di Corrado Augias, la vicenda dei giovani parigini di fine Ottocento ci viene raccontata attraverso lo sguardo di Martone che associa gli amori, le amicizie gli entusiasmi le inquietudini e persino le sofferenze, ad una rappresentazione della realtà immersa nel presente.

“Ho voluto raccontare la storia, – dichiara il regista Martone – o per meglio dire, la vita dei personaggi di Bohème come un film della “nouvelle vague”: giovinezza, amicizia, sogni, ribellione, tradimenti, amore. Ed è incredibile quanta energia possa sprigionare ancora oggi un’opera scritta più di centoventi anni fa”.

Il film, girato con la ripresa musicale in presa diretta, è ambientato nei Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, in via dei Cerchi: un affascinante edificio di archeologia industriale, tra officine per scenografi-pittori, depositi immensi di costumi e attrezzeria scenica e una falegnameria, è il set ideale per la rappresentazione estemporanea e vera della gioventù pucciniana e per affrontare il racconto operistico da un punto di vista nuovo: non più lo spazio vuoto della platea dei Teatri chiusi, ma lo spazio del dietro le quinte dove l’opera si costruisce. La stessa Orchestra viene diretta dal Maestro Michele Mariotti negli immensi spazi del salone inondato di luce.

Rodolfo è interpretato da Jonathan Tetelman, Federica Lombardi veste i panni della dolce Mimì. Nel ruolo di Musetta e Marcello Valentina Naforniţă e Davide Luciano, Schaunard è Roberto Lorenzi, Colline è Giorgi Manoshvili. Ancora nel cast troviamo Armando Ariostini (Benoît), Bruno Lazzaretti (Alcindoro), Giordano Massaro (un venditore ambulante), Vinicio Cecere (Parpignol), Daniele Massimi (un doganiere) e Maurizio Cascianelli (sergente dei doganieri). Il Coro del Teatro è diretto da Roberto Gabbiani.

La produzione dell’opera su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirato al romanzo Scènes de la vie de bohème di Henri Murger, è arricchita dai costumi di Anna Biagiotti; Pasquale Mari firma le luci.

 

 

Roma, 5 aprile 2022

 

 

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