“Tosca” festeggia i 125 anni con Mariotti sul podio

A 125 anni esatti dalla data della sua prima rappresentazione assoluta, avvenuta il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi, il più romano dei capolavori di Giacomo Puccini torna nel luogo del suo debutto. Il 14 gennaio 2025, alle ore 20.00, Michele Mariotti sale sul podio dell’Opera di Roma per dirigere Tosca nella versione scenica della prima rappresentazione assoluta, ricostruita dalla fondazione capitolina in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi nel 2015 a partire dagli originali bozzetti e da allora in scena regolarmente al Costanzi con la regia di Alessandro Talevi. Il direttore musicale dell’Opera di Roma torna a interpretare il titolo dopo averlo diretto per la prima volta nell’estate 2023 durante la tournée capitolina in Giappone, e poi a dicembre dello stesso anno sul podio del Costanzi. Nel ruolo della protagonista Saioa Hernández, che proprio come Tosca ha debuttato all’Opera di Roma nel 2021, mentre a incarnare Cavaradossi è Gregory Kunde, apprezzatissimo Otello nella Stagione 2023/24 del Costanzi. Gevorg Hakobyan è invece il barone Scarpia. Dopo la prima del 14, trasmessa in diretta su Radio3 Rai, sono in programma altre quattro repliche da giovedì 16 a domenica 19 gennaio. Mariotti dirige anche la Tosca del 16 gennaio, mentre nelle date del 17, 18 e 19 gennaio a salire sul podio è Francesco Ivan Ciampa, che con il titolo pucciniano debutta all’Opera di Roma. Nelle repliche del 17 e 19 gennaio, Tosca è invece interpretata da Anastasia Bartoli, Cavaradossi da Vincenzo Costanzo e nella recita del 19  nel  ruolo di Scarpia ci sarà Daniel Luis de Vicente. Completano il cast Luciano Leoni come Cesare Angelotti, Domenico Colaianni nella parte del Sagrestano e Saverio Fiore come Spoletta. Le scene e i costumi originali di Tosca, disegnati da Adolf Hohenstein, sono stati ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi Anna Biagiotti. Luci di Vinicio CheliOrchestra e Coro, diretto da Ciro Visco, sono del Teatro dell’Opera di Roma. Con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Costanzi.

 

In occasione del 125º anniversario della prima assoluta di Tosca, la sera della prima verrà scoperta in teatro una targa commemorativa della nascita del capolavoro pucciniano. Per esplorarne e approfondirne la genesi poi, l’Opera di Roma allestisce la mostra Tosca 125: Oltre la scena, con preziosi documenti, bozzetti, fotografie, manufatti e costumi provenienti dall’Archivio Storico Ricordi e dalle proprie collezioni. Un coinvolgente percorso espositivo in sette tappe, che svela le origini di Tosca nell’omonimo dramma di Victorien Sardou ammirato da Puccini; racconta aspetti poco noti del lavoro del compositore, del suo editore e dei suoi librettisti; illustra come vennero concepite scene, costumi e attrezzeria dell’originario allestimento di Adolf Hohenstein; e narra attraverso contributi audiovisivi in che modo il Teatro dell’Opera di Roma abbia ridato vita, nei propri laboratori e sul proprio palcoscenico, alla prima Tosca.

Tosca 125 è curata da Giuliano Danieli, Maria Pia Ferraris, Pierluigi Ledda e Alessandra Malusardi, ed è frutto della collaborazione istituzionale tra Teatro dell’Opera di Roma e Archivio Storico Ricordi, con l’apporto di LeviDigiLab – Fondazione Ugo e Olga Levi per i contenuti audiovisivi. Sarà fruibile gratuitamente prima e durante gli intervalli degli spettacoli, e nel corso delle visite guidate, nella sala-museo al terzo piano del Teatro Costanzi, per l’occasione rinnovata in uno spazio moderno, immersivo e dinamico, che in futuro ospiterà altre esposizioni in dialogo con la programmazione artistica del Teatro.

 

Con Tosca 125 il Teatro dell’Opera di Roma continua dunque un percorso che coniuga innovazione e sensibilità per la valorizzazione del suo patrimonio musicale e teatrale. Accanto a questi aspetti, è centrale la ricerca di un sempre maggior coinvolgimento del territorio e la collaborazione con istituzioni che si occupano delle fasce più deboli della società. Per questo Tosca, nel giorno del suo 125esimo compleanno, sarà ripresa e diffusa via streaming al Policlinico Gemelli, in diverse realtà legate alla Caritas di Roma – dalla mensa all’ostello “Don Luigi di Liegro”, passando per la casa di accoglienza Santa Giacinta, il Centro di Accoglienza Ferrhotel, e il Programma di Housing Sociale Don Roberto Sardelli – all’Istituto Romano San Michele, al Polo sociale di accoglienza alla Stazione Termini “Binario 25”, all’ ASP Sant’Alessio – Margherita di Savoia, oltre al progetto Welfare di Comunità Colombi e al Teatro Patologico. A questi si aggiunge l’Istituto Italiano di Cultura di Londra.

 

Il capolavoro di Puccini sarà ripreso nella versione della prima assoluta anche in altri due periodi della Stagione in corso. Dal 1° al 6 marzo 2025 il titolo è proposto con la direzione di Daniel Oren, mentre sul palco come Tosca sale la star Anna Netrebko. Accanto a lei, Yusif Eyvazov interpreta Cavaradossi e Amartuvshin Enkbath canta Scarpia. Nelle repliche del 2 e del 5 marzo i rispettivi ruoli sono invece incarnati da Yolanda AuyanetLuciano Ganci e Gabriele Viviani. La terza ripresa del capolavoro di Puccini va infine in scena dal 9 al 13 maggio 2025. A dirigere in questa occasione è James Conlon. Protagonisti Anna Pirozzi nel ruolo di Tosca, Luciano Ganci in quello di Cavaradossi e Claudio Sgura come Scarpia.

 

Ospitata anche in Spagna, Israele e Giappone, questa produzione di Tosca ricostruisce per lo spettatore odierno la Roma vissuta dal compositore lucchese. «Non ho mai smesso di ammirare la sottigliezza e la cura dei particolari con cui Puccini crea i suoi scenari – dice Alessandro Talevi – e il modo in cui richiedono costantemente un’indagine psicologica profonda da parte di cantanti e regista». Le vedute dell’alba romana dalla terrazza di Castel Sant’Angelo, gli interni dorati di Sant’Andrea della Valle, i rintocchi del Mattutino che Giacomo Puccini aspettava di cogliere all’alba per annotare l’intonazione corretta da inserire in partitura. Seguendo le originali volontà pucciniane, l’allestimento punta a far rivivere al pubblico l’opera così come Puccini la vide per la prima volta.

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Sulle note di Strauss speciale serata ‘San Silvestro all’Opera’ con ‘Il pipistrello’ di Petit

Al Costanzi continuano gli spettacoli delle feste. Dopo il successo dello Schiaccianoci di Čajkovskij, che ha trasportato il pubblico nella magica atmosfera del Natale, per capodanno arriva Il pipistrello e si danza fino al 5 gennaio al festoso ritmo delle musiche di Johann Strauss figlio: il balletto debutta in occasione della speciale serata “San Silvestro all’Opera” il 31 dicembre alle 19.00. Così la Compagnia capitolina, con étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo, omaggia il suo creatore, l’intramontabile Roland Petit (1924-2011), nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita. La coreografia è ripresa da Luigi Bonino. Alla produzione, allestimento del Wiener Staatsballett, partecipano anche gli Allievi della Scuola di Danza diretta, come il Corpo di Ballo, da Eleonora Abbagnato. Alessandro Cadario, dopo il primo incontro alle Terme di Caracalla, dirige per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma dal podio del Costanzi, mentre torna alla guida degli artisti del Corpo di Ballo dopo la tournée a Liegi nello scorso novembre.

 

«Valzer, can-can, turbine di gonne e volants, amore per un marito che di sera si trasforma in pipistrello. Questa storia non è molto morale, ma ‘una volta si può peccare’, e la musica di Strauss fa sognare e, soprattutto, danzare». Così Roland Petit descrive Il pipistrello, il balletto umoristico, tratto dall’operetta di Johann Strauss figlio, da lui creato nel 1979. È ambientato nella frizzante atmosfera della Belle Époque. Bella, giovane e seducente donna della buona società, interpretata dall’étoile Rebecca Bianchi e dalla prima ballerina Marianna Suriano (2, 4 gennaio ore 15), è sposata con Johann, nei cui panni danzano il primo ballerino Michele Satriano e il solista Mattia Tortora (2, 4 gennaio ore 15). L’affascinante marito ha un segreto: di notte si trasforma e vola via con ali di pipistrello. Bella sbalordita dalla scoperta si confida con Ulrich, l’étoile Alessio Rezza con cui si alterna Antonello Mastrangelo (2, 4 gennaio ore 15). L’astuto amico di famiglia, sfruttando l’occasione di un ballo mascherato, riesce a tessere le fila di un meraviglioso piano per ristabilire l’ordine nella coppia. Bella torna ad essere la placida borghese e il pipistrello, con le ali amputate, si trasforma in un marito remissivo che accetta le pantofole dalla moglie.

L’allestimento del Wiener Staatsballet, con le scene di Jean-Michel Wilmotte, i costumi di Luisa Spinatelli e le luci di Jean-Michel Désiré. La voce dell’intervento cantato è del tenore Nicola Straniero, talento diplomato alla quarta edizione di Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma.

Dopo la speciale ‘Serata San Silvestro’, il 31 dicembre alle 19.00 Il pipistrello di Roland Petit, ripreso da Luigi Bonino, torna in scena giovedì 2 gennaio (ore 20), venerdì 3 (ore 20), sabato 4 (ore 15 e ore 20) e domenica 5 (ore 16.30).

 

Roma, 30 dicembre 2024

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Capodarte 2025 al Teatro dell’Opera di Roma

Il Teatro dell’Opera apre le sue porte al pubblico il 1° gennaio 2025 per la nuova edizione di Capodarte, grazie alla collaborazione con tre comunità cittadineOsservatore di Strada, Binario 95 e Caritas Art, che si occupano di accoglienza di persone senza fissa dimora, in difficoltà economica, emarginate, in condizioni di povertà.  Saranno proprio gli ospiti e gli operatori delle associazioni di volontariato sociale a fare gli onori di casa incontrando il pubblico e presentando artisti e personalità in quattro differenti contesti: la piazza Beniamino Gigli, la sala del Teatro Costanzi, la zona della Cittadella della Carità in via Casilina e la sede di Binario 95 di via Marsala. Viene data così una responsabilità speciale e una preziosa occasione di riscatto alle persone che vivono ai margini della nostra città e della nostra comunità, per una iniziativa che prevede concerti, spettacoli, incontri, approfondimenti mostre e altro ancora: la restituzione di un anno di lavoro della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma per il sociale iniziata proprio con Capodarte 2024.

Dalle 16.00 alle 19.30 sul piazzale antistante il Teatro Costanzi (Piazza Beniamino Gigli) si svolgeranno concerti gratuiti di ensemble musicali, il Nice Jazz Quintett, Stefano Saletti / Barbara Eramo & Baobab Ensemble, il Nubras Ensemble e Roxana Ene e con un concerto itinerante della street band Fanfaroma con le seguenti tappe: alle ore 15.30 nei pressi della Cittadella della Carità in via Casilina e alle ore 17.30 presso la sede di Binario 95 di via Marsala per poi concludere in piazza Beniamino Gigli e al Teatro Costanzi. Concerti in collaborazione con Associazione Culturale Controchiave Aps.

Nel foyer del Teatro Costanzi si potrà visitare “Dresscode” mostra fotografica di Fabrizio Sansoni con protagoniste le ospiti di Casa Sabotino (in collaborazione con Binario 95) e i costumi del repertorio storico custoditi nella sede dei Laboratori dei Cerchi, a cura della Sartoria del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Anna Biagiotti e con la collaborazione di Mario Celentano.

Dalle 17.00 alle 19.00 si potrà accedere alla sala Teatro Costanzi dove sono previsti incontri e approfondimenti su temi e storie di persone ai margini della società a cura e in collaborazione con L’Osservatore di Strada, Binario 95 e Caritas Art.

Al termine, alle 19.30 su palcoscenico del Teatro Costanzi, l’evento si concluderà con la prima rappresentazione di “Tratti volatili di chiaro scuri. Viaggio dinamico delle fragilità umane” una performance a cura degli artisti di “Fabbrica”, Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, tratta da un testo di Attilio Saletta, un autore di Osservatore di Strada e artista di Caritas Art, che l’anno scorso è stato per la prima volta in visita al Teatro dell’Opera di Roma per Capodarte 2024 e ha composto questo testo appositamente per l’occasione. Il testo sarà recitato da Anna Terio con l’adattamento e la regia di Antonella Lo Bianco, le luci di Giulia Bandera, immagini e video di Agnese Falcarin.

Le iniziative di ROMA CAPODARTE 2025 Città nel Mondo sono promosse da Roma CapitaleAssessorato alla Cultura, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con i Municipi, con l’Istituzione Biblioteche di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e le istituzioni del Tavolo tecnico per la produzione culturale contemporanea.

 

Roma, 30 dicembre 2024

 

 

INFO CAPODARTE 2025

 

PROGRAMMA

 

Foyer Teatro dell’Opera
dalle 16.00 alle 20.00

Dresscode
mostra fotografica di Fabrizio Sansoni

un progetto in collaborazione con Binario 95
con protagoniste le ospiti di Casa Sabotino
costumi del repertorio storico del Teatro dell’Opera di Roma
a cura della Sartoria del Teatro dell’Opera di Roma
diretta da Anna Biagiotti
e con la collaborazione di Mario Celentano

sarti Davide Zanotti, Rebecca Valloggia
trucco Jessica Reitano, Elisabetta Bossini
parrucco Simone Liardo
parrucche di Paglialunga Roberto & C.
shooting fotografico realizzato presso i laboratori di scenografia e costume dei Cerchi

 

Teatro Costanzi
dalle 17.00 alle 19.00

incontri e riflessioni a cura delle associazioni Binario 95, Osservatore di Strada, Caritas Art

 

ore 19.30

Tratti volatili di chiaro scuri. Viaggio dinamico delle fragilità umane
una performance a cura degli artisti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

drammaturgia originale Attilio Saletta
con Anna Terio
adattamento e regia Antonella Lo Bianco
luci Giulia Bandera
immagini e video Agnese Falcarin

 

 

Piazza Beniamino Gigli
ore 16.00 Nice Jazz Quintett
ore 17.00 Stefano Saletti / Barbara Eramo & Baobab Ensemble
ore 18.00 Nubras Ensemble e Roxana Ene
ore 19.00 Fanfaroma

 

Nice Jazz Quintett
Il Nice Jazz Quintett nasce nel 2021, tra le sale prova del quartiere San Paolo Ostiense e i laboratori di Controchiave, dall’incontro di un gruppo di giovanissimi ragazzi appassionati di jazz. Il loro approccio a questa musica, spesso considerata erroneamente “per adulti”, ha il sapore squisitamente giovanile, sfrontato e senza timori reverenziali verso i grandi Maestri del genere, che affrontano infatti con coraggio e leggerezza. Il repertorio spazia tra la rivisitazione moderna dei classici del jazz e l’arrangiamento in chiave swing di alcuni successi della musica moderna. Per questo motivo, e per il loro atteggiamento sul palco, i concerti del Nice Jazz Quintet sono divertenti e assolutamente coinvolgenti.

Jacopo Iodice pianoforte
Valerio Pecchioli basso
Filippo Verde sax
Alessandro Paoloni Amicone chitarra
Daniel Bevilacqua batteria

 

Stefano Saletti / Barbara Eramo & Baobab Ensemble (musica dei popoli del mediterraneo)
Da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone popolare, il polistrumentista Stefano Saletti (oud, bouzouki, chitarra) e la cantante tarantina Barbara Eramo continuano la loro esplorazione tra le musiche e le lingue del Mediterraneo insieme al Baobab ensemble, il gruppo vocale e strumentale che nasce dall’esperienza del corso di “Canti e le musiche del Mediterraneo” diretto da Eramo e Saletti al centro di accoglienza Baobab. Un viaggio musicale nel tempo e nello spazio: dalla polifonia corsa, sarda e siciliana alle voci dei Balcani; dai canti del Sud d’Italia al flamenco; dai canti sefarditi della diaspora ebraica alle esperienze del canto in Sabir l’antica lingua del Mediterraneo utilizzata da Saletti e Eramo nel repertorio della Banda Ikona, dal fado portoghese alle influenze arabo-andaluse e ai canti del Nord Africa.

Barbara Eramo: voce
Stefano Saletti bouzouki, oud, chitarra, voce
Baobab Ensemble: coro e strumenti

 

Nubras Ensemble e Roxana Ene
Nubras
è un ensemble internazionale con sede in Italia, nato nel 2022, che unisce l’estetica delle tradizioni folk di Balcani e Italia, al jazz e alla musica classica dell’Europa occidentale. Il risultato è un viaggio luminoso e coinvolgente, tra dimensione cameristica e ritmi delle fanfare balcaniche. La voce di Roxana Ene (Romania/Italia) e un trio d’archi da Italia, Spagna e Polonia – Giulia Anita Bari e Carla Mulas González ai violini, Rachel Blueberger al violoncello – incontrano le anime jazz e folk di Giorgio Gadotti al sax contralto e alla gajda, Nino Conte alla fisarmonica e Giovanni Lo Cascio alle percussioni. In due anni, Nubras si è esibito in oltre 100 concerti in Italia e all’estero.

Roxana Ene voce
Giulia Anita Bari violino
Carla Mulas González violino
Rachel Blueberger violoncello
Giorgio Gadotti sax alto e gajda
Nino Conte fisarmonica
Giovanni Lo Cascio percussioni

 

Fanfaroma

Fanfaroma nasce all’interno dell’associazione culturale Controchiave nel 2013. É una street band che ribatte i suoni dell’Italian Funk col suo organico di musicisti di varie provenienze, poeti, visionari, camafori e sognatori. Un organico di irregolari, confusi e stupiti urlatori, convinti che la musica debba essere fatta nelle piazze e nelle strade, che possa essere fruita al di fuori dei grandi eventi riscoprendone il ruolo sociale, politico, estemporaneo, surreale. Un ensemble di 18 elementi che tra gran cassa, trombe, sassofoni e rullanti esprime gli andamenti del jazz, del funk, del raggae e del blues.  Il risultato è un repertorio frizzante ed energico, molto divertente, ma che mantiene la qualità come base imprescindibile. La banda si compone di 18 elementi, tutti con esperienze pluriennali in vari generi musicali: 10 sassofoni; 6 ottoni; 2 percussioni (cassa e rullante). L’orchestra, pur di recente formazione, vanta già la partecipazione a molti eventi, tra cui: il Carnevale di Garbatella, esibizioni ai Fori Imperiali nell’ambito di diverse iniziative pubbliche, l’Emergency-Day di San Paolo, nonché una presenza costante nel territorio dell’VIII Municipio nell’ambito di manifestazioni per la riqualificazione del territorio.

La Fanfaroma marching band suonerà anche alle 15.30 davanti alla Cittadella della Carità in via Casilina Vecchia (angolo con Ponte Casilino) e alle 17.30 presso la sede di Binario 95 in Via Marsala 95 (stazione Termini).

 

 

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A Natale regala l’Opera
Christmas Card ad un prezzo speciale

Il Natale si avvicina!
Anche quest’anno l’Opera di Roma vi dà la possibilità di stupire regalando le emozioni e la magia dell’Opera e del Balletto.
Dall’11 dicembre è in vendita la Christmas Card, in tre differenti versioni:

 

Platinum
Un posto in platea o in palco centrale per le prime rappresentazioni, per due spettacoli a scelta o per due biglietti per lo stesso spettacolo
€ 250,00

Gold
Un posto in platea o in palco centrale per le repliche, per due spettacoli a scelta o per due biglietti per lo stesso spettacolo
€ 150,00

Silver
Un posto in palco laterale per le repliche, per due spettacoli a scelta o per due biglietti per lo stesso spettacolo
€ 120,00

L’abbonamento è in vendita fino al 4 gennaio presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera.
E’ possibile prenotarlo via mail.

Per informazioni:
Biglietteria del Teatro dell’Opera di Roma
Piazza Beniamino Gigli 1 – 00184 Roma
tel. 06 48160255 – 4817003
ufficio.biglietteria@operaroma.it

Orario: dal lunedì al sabato 10-18.
La Biglietteria è sempre chiusa nei giorni di festività.

La scelta degli spettacoli potrà essere effettuata entro e non oltre il 31 gennaio 2025.
L’assegnazione dei posti sarà subordinata alla reale disponibilità al momento della scelta degli spettacoli.

La serata del 31 dicembre è inclusa nell’iniziativa per la card Platinum.

 

Roma, 9 dicembre 2024

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All’Opera di Roma i balletti delle feste: “Lo schiaccianoci” e “Il pipistrello”

Al Costanzi la magia delle feste incontra quella del teatro negli spettacoli in scena tra il 15 dicembre 2024 e il 5 gennaio 2025. Il pubblico viene trasportato nell’atmosfera di questo periodo dell’anno grazie a due balletti: Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella versione di Paul Chalmer (dal 15 al 24 dicembre) a Natale e Il pipistrello di Strauss figlio coreografato da Roland Petit (dal 31 dicembre al 5 gennaio), ripreso da Luigi Bonino, a San Silvestro. Nelle due produzioni sono impegnati étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Partecipano anche gli Allievi della Scuola di Danza diretta, come il Corpo di Ballo, da Eleonora Abbagnato.

Per Lo schiaccianoci, nella versione di Paul Chalmer, il 15, 22 e 24 dicembre sono attesi due ospiti internazionali, Maia Makhateli, principal del Dutch National Ballet, e Julian MacKay, principal del Bayerische Staatsballett, che sale per la prima volta sul palcoscenico del Costanzi. Il pipistrello è affidato completamente alla Compagnia capitolina che omaggia così il suo autore, l’intramontabile Roland Petit (1924-2011), nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita. La prima rappresentazione, il 31 dicembre (ore 19.00), è l’occasione per una speciale serata: ‘San Silvestro all’Opera’. Doppio debutto anche sul podio: per la direttrice Andrea Quinn, cui sono affidate le musiche di Čajkovskij, e per Alessandro Cadario che, dopo il primo incontro alle Terme di Caracalla, dirige ora per la prima volta l’Orchestra dell’Opera di Roma al Costanzi ne Il pipistrello di Strauss figlio.

 

È il tradizionale balletto delle feste natalizie ad aprire la stagione di danza 2024/25. Dal 15 al 24 dicembre torna Lo schiaccianoci di Čajkovksij nella visione coreografica di Paul Chalmer. Gli elementi oscuri e psicologici della trama originale lasciano il posto a una favola amata da grandi e piccoli che racconta di come, allo scoccare della mezzanotte di un magico Natale, i sogni e i desideri della giovane Clara inizino a realizzarsi. I ruoli della Fata Confetto e del suo Cavaliere sono affidati a Maia Makhateli, principal del Dutch National Ballet, e Julian MacKay, principal del Bayerische Staatsballett al suo debutto al Costanzi (15, 22, 24 dicembre). Con loro si alternano le stelle dell’Opera di Roma, le étoiles Alessandra Amato (18 ore 11) e Rebecca Bianchi (18 ore 20, 20, 21 ore 20), i primi ballerini Federica Maine (21 ore 15), Marianna Suriano (17, 19) e Michele Satriano(18 ore 20, 20, 21 ore 20) e i solisti Mattia Tortora (17, 19, 21 ore 15) e Giacomo Castellana (18 ore 11); questi ultimi vestono anche i panni di Drosselmeyer in alternanza con il primo ballerino Claudio Cocino (15, 17, 18 ore 11, 19, 21 ore 15). L’étoile Alessio Rezza è il Principe Schiaccianoci (15, 21 ore15, 22 e 24) con il solista Walter Maimone (17, 18 ore 11, 19) e con Simone Agrò (18 ore 20, 20, 21 ore 20). Completano il cast le soliste interpreti del ruolo di Clara, Flavia Stocchi (15, 21 ore 15, 22, 24), Elena Bidini (17, 18 ore 11, 19) e Marta Marigliani (18 ore 20, 20, 21 ore 20), e il Corpo di Ballo. Sul podio romano sale per la prima volta la direttrice Andrea Quinn. L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene di Andrea Miglio, i costumi di Gianluca Falaschi, i video di Igor Renzetti e Lorenzo Bruno e le luci di Valerio Tiberi che hanno fatto sognare già al debutto assoluto dello scorso anno. Con la partecipazione deli Allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma.

 

Per capodanno arriva invece Il pipistrello, il balletto umoristico creato nel 1979 da Roland Petit e tratto dall’operetta di Johann Strauss figlio, ambientato nella frizzante atmosfera della Belle Époque. Con gli spettacoli, in scena dal 31 dicembre al 5 gennaio grazie alla ripresa di Luigi Bonino, si celebra Petit nel centenario della sua nascita. Nel ruolo della seducente Bella, giovane donna della buona società, danzano l’étoile Rebecca Bianchi e la prima ballerina Marianna Suriano; al loro fianco nelle vesti del marito Johann i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano (Johann). L’étoile Alessio Rezza è l’amico Ulrich che, sfruttando l’occasione di un ballo mascherato, riesce a tessere le fila di un meraviglioso piano per ristabilire l’ordine nella coppia. In scena anche i Solisti e il Corpo di Ballo. Alessandro Cadario dirige l’Orchestra della Fondazione capitolina e il tenore è Nicola Straniero, talento diplomato alla quarta edizione di Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma. L’allestimento del Wiener Staatsballet, con le scene di Jean-Michel Wilmotte, i costumi di Luisa Spinatelli e le luci di Jean-Michel Désiré debutta la vigilia di capodanno, nella speciale serata ‘San Silvestro all’Opera’ (31 dicembre, ore 19.00), e rimane in scena fino al 5 gennaio. Con la partecipazione deli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma.

 

Dopo la prima di domenica 15 dicembre (ore 19), Lo schiaccianoci di Čajkovksij per la coreografia di Paul Chalmer, torna in scena martedì 17 (ore 20), mercoledì 18 (ore 20), giovedì 19 (ore 20), venerdì 20 (ore 20), sabato 21 (ore 15 e ore 20), domenica 22 (ore 16.30) e martedì 24 dicembre (ore 11).

 

Dopo la speciale ‘Serata San Silvestro’, il 31 dicembre alle 19.00 Il pipistrello, balletto di Roland Petit ripreso da Luigi Bonino su musica di Johann Strauss figlio, torna in scena giovedì 2 gennaio (ore 20), venerdì 3 (ore 20), sabato 4 (ore 15 e ore 20) e domenica 5 (ore 16.30).

 

Roma, 9 dicembre 2024

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“Omaggio a Martha Graham” al Teatro Nazionale

“Danzatrice del secolo” per la rivista ‘TIME’, “Icona del secolo” per ‘People’, “Tesoro nazionale” per il Presidente Gerald R. Ford, Martha Graham (1894-1991) è una pioniera della danza moderna, tra le più importanti coreografe americane del XX secolo. A lei è dedicato Omaggio a Martha Graham, in scena in anteprima per le scuole martedì 3 dicembre alle 11.00 e poi per tutti dal 4 dicembre (ore 20.00) al Teatro Nazionale. Protagoniste le giovani stelle della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. Il programma della serata, inedita per la Fondazione capitolina, si compone di due parti: nella prima la “Tecnica Graham” viene presentata con una lezione dimostrativa tenuta da Jacqueline Bulnes. Nella seconda viene proposto un trittico di coreografie di Graham, che firma anche i costumi, riprese dalla Bulnes stessa con Lorenzo Pagano: Steps in the street, Prelude to Action (entrambe da Chronicle, 1936) e Panorama (1935). I balletti, creati quando l’ombra della guerra incombeva sull’Europa, sono particolarmente d’impatto, rappresentativi dello stile della coreografa e portatori di un suo chiaro pensiero e messaggio politico.

Dopo la recita riservata alle scuole martedì 3 dicembre (ore 11) e il debutto di mercoledì 4 (ore 20), Omaggio a Martha Graham torna in scena giovedì 5 (ore 20.00), venerdì 6 (ore 17.00 e ore 20.00) e sabato 7 dicembre (ore 18.00).

 

Steps in the street e Prelude to Action fanno parte di un’opera più ampia, Chronicle, presentata per la prima volta al Guild Theatre di New York il 20 dicembre 1936. È la risposta di Martha Graham alla tragedia della guerra che minacciava l’Europa, una delle sue coreografie più popolari e d’impatto, oltre che esplicitamente politica. In Steps in the Streets ritrae l’oppressione nei confronti degli ebrei, il dolore delle persone e la devastazione dello spirito, non tanto attraverso una rappresentazione realistica degli eventi, quanto con l’evocazione di immagini. L’intento è di universalizzare la tragedia della guerra. Prelude to Action è un’esortazione all’unità, all’azione e alla fiducia nella nostra capacità di lavorare insieme per un futuro migliore. La musica dei due pezzi è di Wallingford Riegger; quella di Steps in the Street vede la nuova orchestrazione di Justin Dello Joio. Le luci originali, di Jean Rosenthal per Steps in the Street e di Steven L. Shelley per Prelude to Action, sono riprese da Giulia Bandera.

 

Panorama è andato in scena per la prima volta nel 1935, nel ritiro estivo di Bennington, nel Vermont. Allora fu considerato sperimentale. Su una partitura “d’avanguardia” di Norman Lloyd, Graham ha voluto creare un balletto che evocasse il potere del popolo di operare un cambiamento. È la sua chiamata all’azione politica, il suo tentativo di risvegliare la coscienza sociale. Le luci originali di David Finley sono riprese da Giulia Bandera.

 

Martha Graham (Pittsburgh 1894 – New York 1991) ha fondato la prima compagnia e la scuola nel 1926, in un minuscolo studio della Carnegie Hall nel centro di Manhattan. La sua tecnica di formazione è stata terreno fertile per artisti come Erick Hawkins, Merce Cunningham, Paul Taylor e Twyla Tharp. Ha fornito a ballerini e attori un innovativo vocabolario studiato per aumentare l’attività emotiva del corpo, rendendolo strumento espressivo. Il suo approccio ha rivoluzionato la danza, influenzando e modificando questa forma d’arte in tutto il mondo. La visione e il genio creativo unicamente americani di Martha Graham le sono valsi numerosi riconoscimenti e premi. Accanto a quelli artistici figurano anche la Medaglia presidenziale della libertà conferitagli dal Presidente Gerald R. Ford e la Medaglia Nazionale delle Arti degli Stati Uniti da Ronald Reagan.

 

Roma, 29 novembre 2024

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Michele Mariotti e Sergio Rubini insieme per Leopardi

Le malinconie, le speranze e le disillusioni di Giacomo Leopardi incontrano la musica di alcuni tra i più grandi compositori. Dopo aver diretto il Simon Boccanegra, Michele Mariotti torna sul podio del Costanzi domenica 8 dicembre, alle ore 20.00, per il suo primo concerto della Stagione 2024/25, trasmesso anche in diretta su Radio3 Rai. Per l’occasione, il Direttore musicale della Fondazione Capitolina ha ideato un programma incentrato su Giacomo Leopardi, in cui brani di Schubert, Mahler e Beethoven saranno intervallati dalla lettura di alcuni testi del poeta, recitati dal vivo per l’occasione da Sergio Rubini, per la prima volta sul palco dell’Opera di Roma. Una partecipazione straordinaria, quella dell’attore e regista, che anticipa la messa in onda su Rai1 della miniserie evento in due puntate, da lui diretta, dal titolo Leopardi – Il poeta dell’infinito, prevista per il 7 e 8 gennaio 2025. Riflessioni tratte dallo Zibaldone, dai Canti e dalle Operette morali di Leopardi si alternano dunque all’esecuzione dell’Entr’acte n. 3 di Schubert dal dramma Rosamunde, al ciclo deiKindertotenlieder di Mahler (baritono solista è Markus Werba) e alla Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 Eroica di Beethoven. Prima del concerto, sarà proiettato su uno schermo un estratto dalla miniserie diretta da Rubini.

 

«Volevo costruire un programma capace di dialogare con una serie di letture e di racconti tratti dagli scritti di Leopardi, – racconta Michele Mariotticercando di trovare corrispondenze ed echi di certi temi poetici nella musica della sua epoca, come in Schubert e Beethoven, o in autori come Mahler, che pur lontani nel tempo sembrano condividere la sua sensibilità e la sua visione del mondo. Ad esempio Schubert, come Leopardi, viene ancora oggi spesso considerato come un compositore languido, melanconico, mentre era un uomo con una forza interiore incredibile. Mahler condivide invece con il poeta un immenso amore per la vita, che si lega al contempo a una lucida e terribile consapevolezza della tragedia insita nella stessa».

 

«Così come ho lavorato con i miei sceneggiatori alla serie televisiva, insieme al maestro Mariotti, che ha voluto questa serata di dialogo tra musica e poesia, ho scelto di raccontare un Leopardi diverso da quello tramandato da una tradizione a volte schematica. – dice Sergio RubiniLeopardi non era un uomo fragile e triste, schiacciato dalla gobba e ingrigito dalla malinconia. Il suo pessimismo era piuttosto il riflesso di un immenso amore per la vita che lo portava a difendere la libertà, la bellezza, la dignità dell’essere umano contro il potere schiacciante del mondo e della Natura – temi di fronte ai quali il sempre giovane recanatese si rapporta con la forza e il coraggio di un titano. Nel tentativo di far emergere questi aspetti, ho voluto legare alcune riflessioni dello Zibaldone a una serie di letture poetiche tratte dai Canti – alcuni molto noti, come Il passero solitario e Le ricordanze, e altri meno conosciuti, penso a Il sogno -, nonché al racconto a braccio di una delle Operette morali, dove emerge un Leopardi sorprendentemente brillante e spietatamente comico. Il pensiero leopardiano, frutto di un’infaticabile e appassionata indagine sull’animo umano, inviso ai conformisti e incompreso dai suoi contemporanei, risuona straordinariamente attuale per noi uomini del Duemila grazie alla visionarietà di uno dei nostri massimi poeti, patrimonio della storia del nostro Paese, da considerarsi vera e propria icona pop».

 

La proposta sinfonica della Stagione 2024/25 dell’Opera di Roma prosegue sabato 22 marzo 2025, con Mariotti che propone Ein deutsches Requiem di Brahms, affiancato dal soprano Carolina López Moreno e dal baritono Derek Welton. Il 28 aprile, invece, il Costanzi ospita l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori che, diretta da Ignazio Maria Schifani, propone La gloria di primavera di Alessandro Scarlatti in occasione dei trecento anni della morte del compositore. Un progetto del Ministero dell’Università e Ricerca in collaborazione con il Conservatorio di Palermo. Il 10 maggio 2025, James Conlon dirige la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven. La programmazione sinfonica si chiude il 26 settembre 2025, con il debutto di Diego Ceretta all’Opera di Roma con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms – violino solista Marc Bouchkov – e la Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 di Dvořák.

 

Roma, 28 novembre 2024

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Al via “Passaporti di Danza” con Eleonora Abbagnato al Teatro Nazionale

Al Teatro Nazionale, prendono il via i “Passaporti di Danza” con Eleonora Abbagnato: una novità assoluta della stagione 2024/25 per creare un dialogo con il pubblico sugli aspetti peculiari della danza, in relazione alla proposta artistica. Giovedì 28 novembre (ore 18.00) il primo appuntamento è con il “Passaporto Contemporaneo”. Insieme alla giornalista e critica di danza Carmela Piccione, si entra nel vivo di due spettacoli: Omaggio a Martha Graham (4-7 dicembre 2024) e Trittico Contemporaneo (2-5 marzo 2025). Presenti anche Jacqueline Bulnes e Lorenzo Pagano, per la dimostrazione di Tecnica Graham con gli allievi della Scuola di Danza, e Francesco Annarumma che presenta Creature, la sua nuova creazione nel Trittico con In Esisto di Vittoria Girelli, S di Philippe Kratz.

I prossimi appuntamenti:
lunedì 17 marzo 2025
Passaporto di Danza: Onegin

mercoledì 22 ottobre 2025
Passaporto di Danza: Marco Spada

Prezzo del biglietto: euro 10,00
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Corso triennale di formazione per Insegnanti di danza classico-accademica
AVVISO STRAORDINARIO DI PROLUNGAMENTO DEI TERMINI

ISCRIVITI

AVVISO STRAORDINARIO DI PROLUNGAMENTO DEI TERMINI

  • NUOVO TERMINE DI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA: 24 GENNAIO 2025
  • NUOVA DATA DELLA PROVA DI SELEZIONE: 27 GENNAIO 2025
  • INIZIO DEL CORSO DI FORMAZIONE INSEGNANTI: SETTEMBRE 2025

 

 

 

Il Teatro dell’Opera di Roma attraverso l’attività di alta formazione della Scuola di Danza, intende divulgare l’arte coreutica investendo risorse non solo sulla preparazione di giovani che intendono avviarsi alla professione di danzatore ma anche sulla formazione di insegnanti di danza classico-accademica che intendono accrescere e approfondire le loro competenze.

La Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, tra le più antiche e prestigiose realtà nel settore della danza, è stata istituita nel 1928 ed è attualmente diretta dalla étoile Eleonora Abbagnato. L’obiettivo finale della Scuola è la divulgazione dell’arte coreutica, investendo non solo sulla preparazione di giovani ballerini, ma anche sulla formazione di futuri insegnanti di danza classico–accademica.

Nel tempo l’attività didattica della Scuola si è evoluta grazie a una sempre maggiore apertura alla modernizzazione, senza tuttavia mai dimenticare le tradizioni. Il metodo ad oggi consolidato nella Scuola rappresenta una eccellenza riconosciuta a livello nazionale. L’alto livello del corpo docente garantisce un’adeguata preparazione, grazie anche alla presenza dei professionisti del Teatro dell’Opera e degli esperti del settore.

Noti e prestigiosi sono i nomi che compongono il corpo docente: tra questi sicuramente Anna Maria Prina, docente di Tecnica accademica, metodologia didattica e passi scenici. Insegnante di danza classica e coreografa da oltre quarant’anni, diplomata alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e perfezionata al Teatro Bolshoi di Mosca e al Marinskij di San Pietroburgo. La sua carriera pluridecennale la vede impegnata non solo come ballerina, ma anche come divulgatrice. Nota la sua attività come Direttrice della Scuola di Ballo dell’Accademia alla Scala di Milano e la creazione per la prima volta in Italia di un corso di perfezionamento per insegnanti fondato su disciplina, tecnica e arte.

Con l’istituzione del Triennio di formazione per insegnanti, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, si propone di trasferire ai partecipanti il proprio metodo didattico per l’insegnamento ai corsi inferiori della danza classica.

Il Corso, della durata di tre anni, prevede oltre all’insegnamento sia di materie teoriche sia di materie pratiche, impartite da un corpo docente di professionisti, anche il coinvolgimento degli allievi in alcune esperienze didattico-teatrali che saranno modulate nei tre anni di frequenza per un totale di 3600 ore di formazione complessive.

 

 

IL CORSO

 

REGOLAMENTO

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L’Opera di Roma incanta il pubblico di Liegi con “Giselle” di Carla Fracci

Applausi e grande entusiasmo ieri per étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Costanzi all’Opéra Royal de Wallonie, dove la Compagnia capitolina, diretta da Eleonora Abbagnato, ha debuttato con Giselle, per la coreografia di Carla Fracci ripresa da Gillian Whittingham, di fronte ai 1000 spettatori di una sala tutta esaurita. Un dato, questo della prima del 14 novembre, già annunciato anche alle successive quattro repliche fino al 17 novembre, tutte sold out (il 15 alle 20, il 16 alle 15 e alle 20, il 17 alle 15). Nei ruoli principali, alla “prima”, hanno danzato le étoiles Rebecca Bianchi (Giselle) e Alessandra Amato (Myrtha) e i primi ballerini Michele Satriano (Albrecht) e Claudio Cocino (Hilarion). La musica di Adolph Adam è affidata all’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie diretta da Alessandro Cadario.

Il titolo, il più importante del repertorio classico romantico, è l’unico del genere nel cartellone della città della Vallonia. La volontà di dare sempre più spazio al grande repertorio di balletto è storia recente, e la si deve all’attuale direzione dell’Opera di Liegi, completamente italiana, con Stefano Pace direttore generale e artistico e Giampaolo Bisanti direttore musicale. Una strada che ha incontrato facilmente quella intrapresa dal Sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Giambrone, in cui la danza ha un ruolo centrale, tanto da essere stata protagonista di quattro tournée internazionali nella Stagione 2023/24 del Costanzi.

Dopo esser stato portato in Oman nel 2023, il prezioso allestimento di Giselle dell’Opera di Roma ha dunque conquistato anche il Belgio: un nuovo successo per l’eccellenza italiana rappresentata da Carla Fracci, la più leggendaria interprete di Giselle, che firma la coreografia, dai costumi e le scene di Anna Anni, e soprattutto dagli interpreti, étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro capitolino. Le luci sono di Jean-Michel Désiré.

Nella replica di venerdì 15 novembre Giselle è interpretata dalla prima ballerina Marianna Suriano, che debutta nel ruolo. Al suo fianco, anche nella replica del 16 (ore 20.00), i primi ballerini Claudio Cocino (Albrecht) e Federica Maine (Myrtha). Il 16, alle ore 15.00, un cast d’eccezione con tre étoiles: Rebecca Bianchi (Giselle), Alessio Rezza (Albrecht) e Alessandra Amato (Myrtha). Nel ruolo di Hilarion danzano rispettivamente Walter Maimone(16 ore 15) e Giacomo Castellana (16 ore 20.00). Domenica 17 alle 15 in scena gli stessi interpreti della “prima”.

 

Roma, 15 novembre 2024

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