Aperte le selezioni per la Scuola di Canto Corale e la Cantoria del Teatro dell’Opera 2021-22

Sono online i bandi di ammissione per entrare a far parte della Scuola di Canto Corale e della Cantoria del Teatro dell’Opera: i ragazzi interessati – dai 6 ai 15 anni per la Scuola e dai 16 ai 25 anni per la Cantoria – avranno così la possibilità di vivere una esperienza formativa di livello in una compagine giovanile di eccellenza, che da anni forma generazioni di cantori avvicinandoli al professionismo grazie al coinvolgimento diretto in palcoscenico e, in particolare per i più grandi della Cantoria, attraverso numerose esperienze concertistiche e artistiche di alto profilo. È possibile prendere visione dei bandi nella sezione Opera Giovani > Scuola di Canto Corale/Cantoria. Le domande di ammissione potranno essere inoltrate tramite apposito form presente sul sito entro e non oltre il 27 ottobre per la Scuola di Canto Corale ed entro e non oltre il 20 ottobre per la Cantoria.

Per informazioni: dipartimento.didattica@operaroma.it

 

Bando di Selezione per l’ammissione alla Scuola di Canto Corale 2021-22

 

Bando di selezione per l’ammissione alla Cantoria 2021-22

 

 

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Susanna Salvi e Michele Satriano nominati Étoile e Primo Ballerino

Susanna Salvi e Michele Satriano, al termine della rappresentazione di venerdì 17 settembre 2021 di Notre-Dame de Paris di Roland Petit, di cui erano interpreti principali nei ruoli di Esmeralda e Quasimodo, sono stati nominati rispettivamente Étoile e Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Roma dalla Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato che ha dichiarato: “Susanna è una ballerina perfetta per il repertorio classico, che ha sempre dimostrato grande professionalità e capacità tecniche ed ora di essere un’ottima interprete anche in questo repertorio per lei nuovo. Michele è un talento che è cresciuto artisticamente al mio fianco. È un ballerino dalla grande sensibilità e che si è sempre reso perfetto per il repertorio e lo stile di Roland Petit”.

 

Susanna Salvi nata a Rieti, si diploma alla Scuola di Danza dell’Opera di Roma. Entra nel Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci nel 2008 e danza Lo schiaccianoci (Lormeau), La bella addormentata nel bosco, A Midsummer Night’s Dream, La Gitana (Chalmer), Les Biches (Nijinska), Parade (Massine), Il lago dei cigni (Samsova), Il papavero rosso (Androsov), Don Chisciotte (Fayziev), Romeo e Giulietta (Gai), Giselle (Fracci). Nel 2010 è nel Tulsa Ballet diretto da Angelini. Nel 2012 nella compagnia del Maggio Fiorentino diretto da Ventriglia: ricopre i ruoli principali ne La Sylphide(Bournonville) e Stabat Mater (Ventriglia), è solista ne I quattro temperamenti (Balanchine) ed è scelta da Sylvie Guillem per Steptext (Forsythe). All’Opera di Roma, sotto la Direzione di Eleonora Abbagnato, è promossa solista (2015) e, con Lo schiaccianoci (Peparini), prima ballerina (2018). È solista in Pink Floyd Ballet (Petit), The Vertiginous Thrill of Exactitude (Forsythe), Le Parc (Preljocaj), Serata Nureyev (Pas de trois del cigno nero). Interpreta i ruoli principali ne Lo schiaccianoci (Amodio), La bella addormentata nel bosco (Jean-Guillaume Bart), Carmina Burana e Aria Tango (Van Hoecke), Raymonda (Nureyev), Giselle (Ruanne), Coppélia e Carmen (Petit), Il lago dei cigni(Wheeldon; Pech), The Concert (Robbins), Don Chisciotte (Hilaire), Suite en Blanc (Lifar), Petite Mort (Kylián), Artifact Suite (Forsythe), Manon (MacMillan), Serata Philip Glass (Millepied, Bertaud), La Sylphide (Chalmer). Jiří Bubeníček crea su di lei il ruolo di Carmen, Peparini quello di Giulietta; per lui danza l’Autunno ne Le quattro stagioni. Riceve il “Danza&Danza” come interprete emergente 2016.

 

Michele Satriano, nato a Potenza, entra alla Scuola di Ballo dell’Accademia della Scala di Milano a undici anni e, nel 2009, al Ballett Zürich diretto da Heinz Spoerli. Dopo un breve periodo con il Tulsa Ballet entra nel Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino dove danza ruoli da solista e primo ballerino in La Sylphide (Bournonville), Six Dances (Kylián), I quattro temperamenti (Balanchine) ed è partner di Sylvie Guillem in Steptext (Forsythe). Nel 2013 entra nel Corpo di Ballo dell’Opera di Roma di cui diventa ballerino solista. Danza in La bella addormentata nel bosco (Chalmer), Il lago dei cigni (Patrice Bart), Cenerentola (Deane) e Lo schiaccianoci (Amodio). È solista in And So It Is… (Rhoden), Pink Floyd Ballet (Petit), Serenade (Balanchine) e come Espada in Don Chisciotte (Hilaire). Danza i ruoli principali in The River(Ailey), Lo schiaccianoci (Peparini), Raymonda (Nureyev), Il lago dei cigni (Wheeldon; Pech), Parade (Massine), Carmen(Petit; Bubeníček), e Albrecht in Giselle (Ruanne). Danza in Suite en blanc (Lifar), Petite Mort (Kylián), Artifact Suite(Forsythe) e Romeo e Giulietta (Peparini). Danza in Serata Philip Glass (Millepied; Bertaud) e in Serata Jerome Robbins(The Concert, In the Night). Nel 2017 è Johann ne Il pipistrello (Petit) al Costanzi e al Théâtre des Champs-Élysées, il principe Désiré ne La bella addormentata di Jean-Guillaume Bart a La Fenice di Venezia; nel 2020 Birbanto ne Il Corsaro (Martínez), Autunno ne Le quattro stagioni (Peparini). Amodio lo sceglie come Don José nella sua Carmen, come partner di Eleonora Abbagnato. Il suo carisma in questo ruolo gli vale l’invito all’Opéra National de Lyon nel 2017 e, nella versione di Roland Petit,  la nomina al Premio Benois de la Danse nel 2018.

 

Roma, 17 settembre 2021

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Grande successo per la stagione estiva al Circo Massimo 2021

Si è conclusa ieri sera, 6 agosto, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma 2021 al Circo Massimo. La rassegna ha fatto registrare un risultato straordinario, con un incasso di 1.987.458,46 euro (+103,4 % rispetto alla scorsa edizione) e con un numero di spettatori pari a 31.290 (+37 % rispetto al 2020). Tali risultati sanciscono il successo di un’esperienza iniziata nel 2020 per rispondere all’emergenza sanitaria e replicatasi nel 2021. Due edizioni che rimarranno nella storia del Teatro dell’Opera e che si ricorderanno anche quando, dal prossimo anno, le stagioni all’aperto del Lirico capitolino potranno tornare a svolgersi nella sede storica, le Terme di Caracalla.

Il trasferimento nello scenario archeologico del Circo Massimo, l’idea di creare un nuovo palcoscenico e una nuova platea nel cuore di Roma, di dimensioni tali da rispettare le norme di sicurezza per pubblico e artisti, ha permesso di proseguire l’attività culturale anche nelle due estati segnate dalla pandemia.

Dopo la prima esperienza del 2020, anche quest’anno si è puntato su una programmazione che fosse caratterizzata da un’offerta di eccellenza. Le ventisei serate tra opera (Il trovatore, Madama Butterfly, La bohème), balletto (Il lago dei cigni e Roberto Bolle and Friends) e concerti (Requiem di Verdi diretto dal maestro Chung e Bestiario d’Amore di Capossela), sono state accolte ancora una volta con grande favore dal pubblico.

“La stagione estiva del Teatro dell’Opera 2021 si conclude con un successo strepitoso. Gli incassi registrati sono la cifra di un trionfo conquistato con professionalità e tenacia, con uno spirito d’innovazione pionieristica. Il Costanzi ha riconfermato Roma come Capitale internazionale dell’arte, della cultura, dell’eccellenza, trasformando in vittorie le sfide di questo periodo. Scenografie e coreografie inedite, costumi di pregio, interpretazioni creative di opere che hanno fatto la storia della tradizione teatrale e del balletto, oltre a collaborazioni speciali con le produzioni televisive. Unitamente al talento e al coraggio degli artisti, di tutti i professionisti impegnati dietro le quinte, dell’amministrazione, che hanno saputo guardare al futuro, ben oltre le difficoltà del momento. E il tempo ha dato loro ragione. Spettacoli indimenticabili di cui siamo fieri e che hanno reso Roma orgogliosa di questi risultati”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.

I risultati di pubblico sono stati molto superiori alle nostre attese. – ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes –. Desidero ringraziare sentitamente la Sindaca Virginia Raggi e tutta la Giunta comunale per la fiducia accordata al Teatro concedendo per il secondo anno consecutivo la preziosa disponibilità dello spazio del Circo Massimo. I romani e i turisti che sono tornati ad animare la nostra Città hanno particolarmente apprezzato anche la proposta culturale di quest’anno, assicurando una serie di ‘tutto esaurito’ ai titoli in cartellone della stagione estiva, a partire dal nuovo allestimento del Trovatore con la direzione del maestro Gatti fino al debutto sul podio romano del maestro Chung con il Requiem di Verdi.

Roma, 7 agosto 2021

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‘Il trovatore’ andato in scena al Circo Massimo su OperaVision fino a gennaio 2022

È disponibile su OperaVision fino alle ore 12 del 28 gennaio 2022 Il trovatore di Verdi  che ha aperto la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma al Circo Massimo 2021 lo scorso 15 giugno, nel nuovo allestimento con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Lorenzo Mariani. Protagonisti Christopher Maltman (Conte di Luna), Roberta Mantegna (Leonora), Clémentine Margaine (Azucena), Fabio Sartori (Manrico), Marco Spotti (Ferrando), Marianna Mappa (Ines), Domingo Pellicola (Ruiz).

L’opera è sottotitolata in inglese e italiano, con la possibilità di traduzione automatica in altre 100 lingue.

Opera Vision è un progetto internazionale che riunisce 29 Teatri d’Opera provenienti da 17 diversi paesi europei, sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea sotto la supervisione editoriale di Opera Europa, e che prevede la realizzazione di una piattaforma per lo streaming video delle opere e per la visione on demand di una ricca selezione di  produzioni.

 

Gaurda il video

 

 

Roma, 7 agosto 2021

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Tornano le Anteprime Giovani nella Stagione 2021-22

Largo ai giovani al Teatro dell’Opera: torna per tutta la Stagione 2021-22, l’appuntamento rigorosamente vietato ai maggior di 26 anni, con le Anteprime Giovani.

Il dialogo con le nuove generazioni – attraverso l’iniziativa delle Anteprime Giovani che offre la possibilità di acquistare un biglietto a un prezzo ridotto per assistere alla recita in anteprima degli spettacoli – è un grande motore di aggregazione, divenuto ormai un appuntamento immancabile nei cartelloni del Teatro dell’Opera, con l’obiettivo di portare oggi all’opera il pubblico di domani.

Ecco il calendario completo della Stagione 2021-22:

GIOVANNA D’ARCO  venerdì 15 ottobre 2021 – ore 19.00

LUISA MILLER domenica 6 febbraio 2022 – ore 16.30

FORSYTHE / INGER / BLANC giovedì 24 febbraio 2022 – ore 19.00

TURANDOT sabato 19 marzo 2022 – ore 18.00

IL CORSARO domenica 8 maggio 2022 – ore 16.30

ALCESTE domenica 2 ottobre 2022 – ore 16.30

GISELLE giovedì 20 ottobre 2022 – ore 19.00

 

Roma, 29 novembre 2021

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Nuova Stagione: il 20 novembre ‘Julius Caesar’ di Giorgio Battistelli in prima assoluta

La Stagione operistica 2021-22 del Teatro dell’Opera di Roma sarà aperta, il 20 novembre, con una prima rappresentazione assoluta, commissionata dal Lirico romano a uno dei maggiori compositori di oggi, Giorgio Battistelli. Partendo dalla tragedia di William Shakespeare, Ian Burton ha realizzato il libretto di Julius Caesar, tragedia in musicaSarà il maestro Daniele Gatti, sul podio dell’Orchestra dell’Opera, ad interpretare e dirigere questa nuova composizione che segna il suo congedo come direttore musicale del Lirico capitolino: “è un privilegio poter tenere a battesimo una nuova opera su un soggetto così alto e importante, creato da uno dei maggiori compositori di oggi, Giorgio Battistelli, per di più come titolo di congedo dal mio Teatro, dopo tre anni meravigliosi – dichiara il direttore Daniele Gatti. Il tutto con il suggello della regia dell’amico Robert Carsen. Credo anche che sia un segnale forte aprire la stagione del nostro Teatro con una prima esecuzione assoluta: un segno della nostra fiducia verso il nuovo e verso l’innovazione culturale”.

Il nuovo allestimento sarà affidato alla poetica visione di Robert Carsen: “sembra quasi impossibile che l’unica opera integrale su Giulio Cesare sia il capolavoro di Händel scritto quasi trecento anni fa – spiega. Ma questa opera è ambientata in Egitto. Mettere in scena il nuovo lavoro di Giorgio Battistelli e Ian Burton (è la terza volta che lavoriamo tutti insieme dopo Riccardo III e Co2), non è solo un onore, ma anche una sfida particolare, dal momento che l’opera debutta in prima assoluta a Roma, dove l’azione del dramma di Shakespeare si svolge. La comprensione di Shakespeare della politica personale e pubblica – e il percorso e la distruzione che possono creare – è forse ancora più rilevante oggi rispetto a quando l’opera fu scritta più di quattrocento anni fa”.

“La partitura mi è stata commissionata anni fa e quindi il lavoro è stato completato prima della pandemia – racconta il compositore Giorgio Battistelli. Anche se, in vista dell’esecuzione, ho semplicemente previsto la possibilità di qualche riduzione di organico in orchestra. La regia – continua il compositore – come sempre in Carsen con cui è la terza volta che collaboro (dopo Co2 e Richard III) sarà incisiva e intensa. Del resto, è la storia che nasce forte e civile. E vedremo in scena il Parlamento italiano.”

Nel cast internazionale Clive Bayley che sarà l’imperatore romano, Elliot Madore e Julian Hubbard che interpreteranno rispettivamente Brutus e Cassius. Lo spettacolo, dopo la prima del 20 novembre, resterà in scena con cinque recite fino al 28 novembre.

 

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Preapertura al Costanzi: ‘Giovanna d’Arco’ di Verdi a ottobre firmato Gatti-Livermore

Fino al 24 ottobre resta in scena Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi, secondo titolo della speciale preapertura al Teatro Costanzi che precede l’inaugurazione della nuova stagione 2021/2022. L’opera, in scena fino al 24 ottobre, mancava al Costanzi da quasi cinquanta anni (l’unica altra edizione risale al 1972) e viene ora affidata alla lettura musicale di Daniele Gatti: “Torno dopo molti anni su questo titolo verdiano – racconta il direttore – ha segnato il mio debutto alla direzione di un’opera, nel lontano 1983. Quell’esperienza segnò profondamente il mio cammino come direttore, per questo riproporlo oggi mi emoziona in modo particolare”.

Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma, con elementi scenici del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, nasce dalla visione scenica immaginifica di Davide Livermore che firma regia e coreografia. “Giovanna d’Arco è soprattutto una donna con un grande conflitto e una scissione tra anima e corpo – dichiara LivermoreVerdi la manifesta in un tempo prefreudiano. Raccontare questo doppio livello, spirituale e fisico, è qualcosa che lo soddisfaceva. E io lo metto in scena. Il mondo medievale c’è, stilizzato in una forma che ci ricorda i rosoni rovesciati, il labirinto di Chartreuse. Io voglio mettermi in difficoltà, in tutte le contraddizioni di quest’opera, con un compendio scenotecnico che racconti la vicenda. In mancanza di azione, voglio crearla e raccontarla. E questo avviene grazie al balletto”.

 

Le scene di questo nuovo allestimento sono di Giò Forma, i costumi di Anna Verde, le luci di Antonio Castro, i video di D-Wok.

Nel cast il soprano georgiano Nino Machaidze al debutto nel ruolo di Giovanna, il tenore Francesco Meli che interpreterà Carlo VII, il baritono Roberto Frontali che sarà Giacomo e il basso Dmitry Beloselskiy nei panni di Talbot. Dirige il Coro del Teatro dell’Opera il maestro Roberto Gabbiani. In scena anche il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato.

Giovanna d’Arco di Verdi è andata in scena per la prima volta a Milano il 15 febbraio 1845, su libretto di Temistocle Solera dal dramma di Friedrich Schiller La pulzella d’Orléans. Il soggetto, sul modello d’ispirazione risorgimentale di quel periodo, è di tono patriottico. La figura di Giovanna ispirata e armata per liberare il suo paese dalla dominazione inglese apparve subito come un simbolo. La vicenda storica francese poteva infatti essere associata al dramma della dominazione austriaca in Italia di quegli anni. In questa chiave si può leggere l’alterazione storica che nel libretto di Solera, come nel dramma di Schiller, attribuisce alla pulzella d’Orléans una morte gloriosa in battaglia, piuttosto che sul rogo come in realtà avvenne.

Dopo il debutto di domenica 17 ottobre (ore 19.00) l’opera, registrata da Rai Radio3 e trasmessa in data da definirsi, viene replicata martedì 19 (ore 20.00), venerdì 22 (ore 20.00) e domenica 24 (ore 16.30).

 

 

Roma, 18 ottobre 2021

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Pre-apertura al Costanzi: il balletto ‘Notre-Dame de Paris’ di Petit dal 14 settembre

A settembre, dal 14 al 19, si ritorna in scena al Teatro Costanzi per la pre-apertura della Stagione 2021-22 con il balletto Notre-Dame de Paris. Il capolavoro del coreografo francese Roland Petit, che appare per la seconda volta sul palcoscenico dell’Opera di Roma dal lontano 1984 – quando fu messo in scena dalla compagnia del Balletto di Marsiglia – entra per la prima volta nel repertorio della compagnia capitolina. Il balletto, ripreso da Luigi Bonino Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit, sarà in scena dal 14 al 19 settembre affidato alle stelle della compagnia romana, diretta da Eleonora Abbagnato e, nei ruoli principali, al talento del danzatore kazako Bakhtiyar Adamzhan. Le musiche di Maurice Jarre, su base registrata, sono state eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Kevin Rhodes in occasione del concerto tenutosi in assenza di pubblico al Teatro Costanzi lo scorso marzo.

Roland Petit, che pensava a un balletto ispirato a Il monaco di Lewis, leggendo il capolavoro di Victor Hugo Notre-Dame de Paris si ritrovò a riscrivere, seguendo la trama di Hugo, il libretto per l’omonimo balletto che nel 1965 debuttò sul palcoscenico del Palais Garnier, prima creazione di Petit per l’Opéra di Parigi. Notre-Dame de Paris è un balletto d’azione in due atti ambientato nella Parigi del 1482: una creazione totale che raccoglie danza, partiture musicali, scene e costumi frutto di una collaborazione d’eccezione che riunisce artisti di grande personalità come lo stilista Yves Saint Laurent, lo scenografo René Allio e il compositore Maurice Jarre.

Il corpo di ballo è qui il popolo francese, un vero coprotagonista, un collante per i personaggi principali. Le intrigate vicissitudini dei protagonisti, Esmeralda, Quasimodo, l’arciprete Frollo e il capitano Phoebus danno vita a un dramma delle passioni dal quale svetta il protagonista assoluto, Quasimodo, interpretato dallo stesso Petit alla prima rappresentazione del 1965. Con Petit, Quasimodo perde la gobba del mostro per trasformarsi in un ragazzo tenero e introverso a causa delle conseguenze di un brutto incidente. Nella visione di Petit Quasimodo, come Esmeralda considerata una strega perché allevata dagli zingari, sono persone rifiutate dalla società perché diverse: proprio in questo tema drammaticamente attuale risiede la geniale opera di modernizzazione del coreografo francese.

Roma, 6 agosto 2021

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Green pass per assistere all’ultima recita di ‘Madama Butterfly’ del 6 agosto

Informiamo il gentile pubblico che in ottemperanza al recente D.L. del 23 luglio 2021, dal 6 Agosto 2021 (data in cui è programmata una recita di Madama Butterfly) è obbligatorio che gli spettatori esibiscano il Green Pass.
Le disposizioni di cui sopra non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni ed ai soggetti con certificazione medica specifica.

In mancanza di Green Pass non sarà possibile assistere allo spettacolo.

Chiunque avesse acquistato i biglietti prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni e non fosse in grado di produrre adeguata documentazione per fruire dello spettacolo, potrà ottenere un voucher di valore pari ai biglietti acquistati consegnandoli entro e non oltre il 6 agosto 2021 presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera (orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 13:30).

Si ricorda che la Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID è una certificazione digitale e stampabile (cartacea), che contiene un codice a barre bidimensionale (QR Code) e un sigillo elettronico qualificato che attesta una delle seguenti condizioni:

  • aver fatto la vaccinazione anti COVID-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale)
  • essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore
  • essere guariti dal COVID-19 negli ultimi sei mesi.

Per ognuna di queste condizioni è necessario comunque ottenere la certificazione Green Pass da mostrare all’ingresso.

Per maggiori informazioni sulle modalità per ottenere il Green Pass consultare il sito www.dgc.gov.it

 

Roma, 2 agosto 2021

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Stagione 2021-22

 

 

La nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma è costruita con lo stesso metodo che ha guidato il Lirico romano negli ultimi anni: ricerca dell’eccellenza artistica e voglia di sperimentare coniugate alla responsabilità verso il pubblico, per realizzare un teatro d’opera al passo con una società che cambia velocemente. Espressione di una consolidata identità del Teatro, la prossima stagione 2021-22 dell’Opera di Roma, grazie a una rete di grandi coproduzioni internazionali, offre al nostro pubblico melodrammi della tradizione insieme a opere raramente eseguite, con l’apertura affidata a una prima rappresentazione assoluta, Julius Caesar di Giorgio Battistelli, con la direzione di Daniele Gatti per la regia di Robert Carsen.

Il Teatro dell’Opera di Roma sperimenta e consolida la formula del connubio fra tradizione e innovazione, che in questi anni ha contribuito ad affermare Roma come Capitale internazionale della cultura. Il calendario della stagione 2021-2022 reinterpreta i grandi classici della lirica e del balletto con la creatività e la maestria dei nostri grandi artisti, e con lo sguardo rivolto al futuro di un’Amministrazione che ha saputo raccogliere e vincere la sfida di questo periodo così delicato. Dai capolavori storici alle prime assolute, dalle grandi coproduzioni internazionali dei nuovi format alle location alternative che hanno letteralmente portato il Teatro in città, il Costanzi conferma quell’eccellenza di cui andiamo così fieri”, ha dichiarato la Sindaca di Roma e presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Virginia Raggi.

Una stagione che scommette sul futuro con dodici titoli d’opera e sei di balletto – tra il Costanzi, le Terme di Caracalla e la “Nuvola” di Fuksas – e una nuova produzione di film-opera. Facendo tesoro delle lezioni dell’esperienza di questi ultimi diciotto mesi, nei tempi dell’epidemia da Covid-19, durante i quali abbiamo provato in tutti i modi a rispondere alla domanda di opera e di balletto dei nostri spettatori e della collettività, il Teatro riparte con una programmazione che tenta di superare la difficile fase che, lo speriamo veramente, ci stiamo lasciando alle spalle” ha dichiarato il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes.

Siamo lieti di essere qui per celebrare la grande musica – ha dichiarato Albino Ruberti, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazioe presentare questa nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma di cui abbiamo l’onore di essere tra i soci fondatori. Un cartellone di grande pregio che porta nella nostra città tutta la magia della grande tradizione operistica, del balletto e non solo. Come Regione stiamo lavorando senza sosta per assicurare a tutte le realtà culturali una ripresa sicura e affinché il pubblico possa continuare a vivere lo spettacolo dal vivo in tutta la sua bellezza. Ma questo non deve farci abbassare la guardia. Continua ad essere fondamentale agire responsabilmente vaccinandosi ed evitando atteggiamenti pericolosi che possano diffondere ulteriormente il contagio e condurci a nuove chiusure”.

È un onore per Acea sostenere anche quest’anno la stagione invernale del Teatro dell’Opera di Roma ha dichiarato la Presidente di Acea, Michaela Castelli –. Il sostegno alla Fondazione del Teatro, che come Acea rappresenta una realtà molto legata alla storia e alla tradizione della Capitale, testimonia proprio l’impegno dell’azienda nel voler contribuire a un progetto di crescita e di sviluppo della città attuato attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, con iniziative legate al territorio ma allo stesso tempo di grande respiro internazionale”.

Per questa stagione, che rappresenta un nuovo inizio dopo le chiusure imposte dall’emergenza – ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Romail Teatro dell’Opera di Roma propone eventi di assoluto livello che vedono protagonisti artisti da tutto il mondo, confermandosi uno dei pilastri della cultura della città di Roma e un’eccellenza nel panorama culturale e artistico italiano che tutto il mondo ci invidia. Un altissimo livello qualitativo il cui merito è da ascrivere al Sovrintendente Fuortes, che è stato artefice di un fortissimo rilancio, dimostrando come il fatto di poter contare, al momento giusto, sulle giuste professionalità, possa davvero fare la differenza. A lui vanno i miei sentiti ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto, insieme ai miei migliori auguri per l’incarico di Amministratore Delegato della RAI al quale è stato chiamato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Sono sicuro – ha concluso Tagliavanti – che si continuerà a mettere in atto le scelte più adeguate ad assicurare, in futuro, un periodo altrettanto proficuo in termini di qualità dell’offerta culturale del Teatro dell’Opera”.

 

Preapertura

La stagione sarà anticipata, in autunno, da due spettacoli di preapertura: dal 14 al 19 settembre per il balletto, un capolavoro del repertorio moderno, Notre-Dame de Paris del geniale Roland Petit – ripreso da Luigi Bonino, Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit. Accanto alle stelle della compagnia romana, diretta da Eleonora Abbagnato, nel ruolo principale il danzatore kazako Bakhtiyar Adamzhan. Le musiche di Maurice Jarre, su base registrata, sono state eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Kevin Rhodes.

Per l’opera, dal 17 al 26 ottobre, Giovanna d’Arco, titolo di Giuseppe Verdi che al Costanzi ha visto una sola precedente edizione nel 1972 e che qui sarà affidato a un nuovo allestimento con la lettura musicale di Daniele Gatti (nel 1983 aveva debuttato come direttore d’orchestra con quest’opera) e la visione scenica immaginifica di Davide Livermore. Nino Machaidze sarà Giovanna, Francesco Meli Carlo VII, mentre Roberto Frontali e Dmitry Beloselskiy saranno rispettivamente Giacomo e Talbot. Dirige il Coro del Teatro dell’Opera il maestro Roberto Gabbiani. In scena anche il Corpo di Ballo.

 

Stagione di Opera

La stagione operistica del Teatro dell’Opera di Roma sarà dunque aperta, il 20 novembre, con una prima rappresentazione assoluta, commissionata dal Lirico romano a uno dei maggiori compositori di oggi, Giorgio Battistelli. Partendo dalla tragedia di Shakespeare, Ian Burton ha realizzato il libretto di Julius Caesar, tragedia in musica, affidata alla poetica visione di Robert Carsen. Sarà il maestro Daniele Gatti, sul podio dell’Orchestra dell’Opera, a tenere a battesimo questa nuova composizione che segna il suo congedo come direttore musicale. Nel cast internazionale Clive Bayley che sarà l’imperatore romano, Elliot Madore e Julian Hubbard che interpreteranno rispettivamente Brutus e Cassius.

Immancabile anche in questa stagione la Tosca così come la vide Puccini nella prima assoluta del 1900. Dal 4 dicembre (con una ripresa nel novembre 2022) torna in scena l’opera simbolo del Teatro Costanzi, con la regia di Alessandro Talevi ricostruita sull’allestimento originale di Adolf Hohenstein. Alla direzione dell’Orchestra il maestro Paolo Arrivabeni. Nel ruolo di Floria Tosca per la prima volta da noi Saioa Hernández, mentre il Barone Scarpia sarà interpretato da Roberto Frontali. Nei panni del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi torna a Roma Vittorio Grigolo, sul palcoscenico che lo ha visto debuttare a soli tredici anni nel mondo dell’opera nel ruolo del pastorello proprio nell’edizione memorabile di Tosca con Luciano Pavarotti del 1990.

Grande attesa per Kát’a Kabanová di Leoš Janáček che arriva per la prima volta al Teatro Costanzi in un allestimento in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, firmato da Richard Jones, che gli è valso l’Olivier Award 2019. Sul podio il maestro David Robertson. Dal 18 al 27 gennaio si potrà dunque ascoltare e vedere uno dei maggiori lavori teatrali del Novecento, in cui conflitti sociali di un mondo autoritario e drammi interiori della protagonista s’intersecano fino a condurre alla tragedia finale. Come protagonista il ritorno di Corinne Winters, impegnata in questi giorni nelle recite di Madama Butterfly al Circo Massimo. Nel cast anche Charles Workman (Boris Grigorijevič), Susan Bickley (Marfa Kabanová), Julian Hubbard (Tichon Kabanov).

A febbraio (dall’8 al 17) finalmente in forma scenica Luisa Miller del giovane Verdi affidato alla regia di Damiano Michieletto. Lo scorso maggio Michele Mariotti aveva diretto per la prima volta il melodramma tragico in tre atti, trasmesso in streaming su Operaroma.tv. Questo lavoro tratto da Schiller, da tempo considerato centrale nell’evoluzione stilistica di Verdi, segnerà la prima direzione a Roma del maestro Mariotti dopo la nomina quadriennale a Direttore musicale del nostro Teatro dal novembre 2022. Lo spettacolo ha le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti. Michele Pertusi sarà il conte di Walter, Antonio Poli Rodolfo, Daniela Barcellona Federica, Marco Spotti Wurm, Amartuvshin Enkhbat, giovane baritono mòngolo, debutta come Miller, Roberta Mantegna ritorna in stagione come Luisa. Si tratta di un allestimento in collaborazione con l’Opera di Zurigo.

L’edizione della Turandot, in programma dal 22 al 31 marzo, si annuncia come una lettura davvero nuova del capolavoro di Puccini così amato e tante volte rappresentato all’Opera di Roma. Il nuovo allestimento sarà curato in ogni aspetto (regia, scene, costumi, video) da uno dei più grandi artisti contemporanei, Ai Weiwei, che per la prima volta si cimenta con una regia teatrale. Una scelta lontana dalla sua consueta ricerca artistica, ma che Ai Weiwei ha accettato anche perché, giovanissimo, era stato una comparsa nella Turandot di Zeffirelli al Metropolitan. Da quei giorni newyorchesi un lungo cammino di artista, e di oppositore del governo cinese, lo ha condotto a essere una figura di assoluto spicco nel mondo culturale di oggi. Leggere l’immaginario mondo cinese di Gozzi, e poi di Puccini, da parte di un artista cinese sarà motivo di straordinario interesse. Sul podio dell’Orchestra ritorna la direttrice Oksana Lyniv dopo il debutto romano dello scorso maggio. Nel ruolo della principessa si alterneranno Oksana Dyka ed Ewa Vesin, mentre in quello di Calaf Bryan Hymel e Arsen Soghomonian.

I Puritani, l’ultimo capolavoro della fulminea carriera di Vincenzo Bellini, ritorna in forma scenica dal 19 al 30 aprile, dopo il concerto dello scorso gennaio che aveva realizzato visualizzazioni da record sul nostro canale You Tube. Sul podio dell’Orchestra dell’Opera anche stavolta il maestro Roberto Abbado. Alla regia di questo nuovo allestimento Andrea De Rosa, che ha già firmato numerose produzioni di successo al Costanzi. Nel ruolo di Elvira Valton il ritorno di Jessica Pratt, tra le più apprezzate interpreti del repertorio belcantista. Nei panni di Lord Arturo Talbo il tenore americano Lawrence Brownlee si alternerà con Francesco Demuro. Sir Riccardo Forth sarà interpretato da Franco Vassallo, Sir Giorgio Valton da Nicola Ulivieri e Lord Gualtiero Valton da Roberto Lorenzi.

Dal 3 all’11 giugno un classico verdiano, Ernani, un melodramma ricco di bellissime e famose arie come “Ernani, involami” e di popolari momenti corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia”, in cui il grande compositore anticipa caratteri e psicologie che svilupperà nelle creazioni successive, quelle definite “della maturità”. Alla base della storia l’opera teatrale di Victor Hugo “manifesto” del romanticismo francese. Sul podio il maestro Marco Armiliato; la regia di questo allestimento che aveva inaugurato la stagione 2013/14 è firmata da Hugo de Ana, che ha ideato anche scene e costumi. Sulla scena un cast internazionale: Francesco Meli (Ernani), Evgeny Stavinsky (de Silva), Angela Meade (Elvira).

Ultimo titolo della stagione operistica una vera perla. Dal 4 al 13 ottobre sarà possibile ascoltare Alceste di Gluck, opera di estremo fascino e di rara esecuzione: sulle scene del Teatro dell’Opera manca dal 1967. Sul podio il maestro Gianluca Capuano, specialista del repertorio del Settecento. La regia di questo allestimento della Bayerische Staatsoper è firmata da Sidi Larbi Cherkaoui che firma anche la coreografia. Nella sua visione, i danzatori della compagnia Eastman sono un’estensione del Coro, una sorta di coro muto. Nel cast Stanislas de Barbeyrac (Admète), Marina Viotti (Alceste), Luca Tittoto (Grand Prêtre) e Patrik Reiter (Evandre).

 

Stagione di Balletto

Dal 19 dicembre al 2 gennaio la rilettura in chiave contemporanea di uno dei titoli ballettistici più amati di sempre, Lo schiaccianoci, creata da Giuliano Peparini appositamente per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma nel 2015. Con questo balletto, divenuto un cult del periodo natalizio, festeggeremo insieme l’ultimo dell’anno e saluteremo l’arrivo del 2022. La partitura musicale di Čajkovskij è eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro Nir Kabaretti. Protagonisti di questo balletto in due atti, tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann, su adattamento dello stesso Peparini, la guest  star di origine argentina Ana Sophia Scheller, e dal nostro Corpo di Ballo l’étoile Susanna Salvi, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano,  Alessio Rezza.

Torna nella stagione 2021-22 del Balletto, dal 25 febbraio al 3 marzo, la formula ormai consueta del trittico dedicato ai lavori di tre maestri. La serata si apre con Herman Schmerman del geniale William Forsythe che sulle musiche di Thom Willems ha creato nel 1992 un balletto senza trama diviso in due atti, con il solo scopo di veder danzare ballerini talentuosi con i costumi disegnati da Gianni Versace. Il secondo brano della serata è Walking Mad creato dallo svedese Johan Inger nel 2001 e presentato a Roma nel marzo 2018. Sulle note del Bolero di Ravel e di Für Alina di Pärt, Inger porta in scena un muro che divide, si muove e si apre generando spiragli di comunicazione. In chiusura From Afar, creazione del coreografo Nicolas Blanc, su musica di Ezio Bosso con le scene di Andrea Miglio e i costumi di Anna Biagiotti. È una storia che mette in relazione presenza e assenza, vicinanza e distanza. Musiche su base registrata.

Dal 10 al 15 maggio si rianima la magia de Il Corsaro rivisto dall’estro coreografico di José Carlos Martínez che venne bruscamente interrotto dalla chiusura dei teatri nel marzo 2020. Spettacolo di grande eleganza, grazie anche alle scene e ai costumi disegnati da Fancesco Zito, ha vinto il Premio Danza&Danza 2020 come “Spettacolo classico dell’anno”. Stelle internazionali del calibro di Marianela Núñez, Maia Makhateli, Kimin Kim e Vadim Muntagirov si alternano con i danzatori capitolini. L’Orchestra del Teatro dell’Opera è diretta dal maestro Alexei Baklan.

A settembre 2022 una celebrazione di uno dei coreografi più creativi e innovativi della scena internazionale, ormai di casa al Costanzi nelle ultime stagioni. Dal 13 al 18 va in scena la Serata Preljocaj che si apre con la ripresa di Annonciation che il coreografo francese di origine albanese ha creato nel 1997. Sulle note del Magnificat di Vivaldi porta in scena un momento chiave della cultura cattolica, l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Completa e impreziosisce la serata una creazione per la compagnia romana, Nuit Romaine, una nuova straordinaria collaborazione con l’Alta Moda di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. Interpreti d’eccezione Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. Musiche su base registrata, da Vivaldi e Händel a Bach, passando per Schubert e Rossini, fino ad arrivare a Wagner e Ligeti.

La stagione di balletto 2021-22 si chiude con il titolo più importante del repertorio romantico, Giselle. Dal 21 al 27 ottobre sarà occasione di un sentito e affettuoso omaggio alla sua più leggendaria interprete, Carla Fracci, nella versione coreografica da lei firmata proprio all’Opera di Roma nel 2004, ripresa da Julio Bocca e Gillian Whittingham. Cavallo di battaglia per tutte le danzatrici, la signora Fracci aveva debuttato al Costanzi proprio danzando Giselle nel 1964 accanto a Henning Kronstam. Accanto ai talenti romani della compagnia di danza, una coppia di fuoriclasse come Natalia Osipova e Cesar Corrales. Il maestro Kevin Rhodes dirige l’Orchestra dell’Opera nella musica di Adolphe Adam, una delle prime a essere composte espressamente per un balletto.

 

Oltre l’Opera

Domenica 10 aprile, negli spazi della “Nuvola” di Fuksas, La Passione di Bach nella messa in scena di Romeo Castellucci evita ogni tentazione verso la rappresentazione, cercando un nuovo senso di rivelazione. La Matthäeus-Passion diretta dal maestro James Conlon si inserisce nel solco della ricerca costante del nostro Teatro al di là della tradizione verso nuove forme di espressione. Di questo allestimento, in coproduzione con Eur Spa, Castellucci firma regia, scene, luci e costumi. Charles Workman sarà l’Evangelista e Krzystof Bączyk Jesus, con la partecipazione di Maria Grazia Schiavo e Veronica Marini (soprani), Vivien Shotwell (mezzosoprano) e Krystian Adam (tenore).

Dal 3 al 7 dicembre 2021, va in scena al Teatro Nazionale, in coproduzione con AsLiCo, Acquaprofonda, un’opera contemporanea per ragazzi composta da Giovanni Sollima sul tema dell’inquinamento delle acque. Il libretto di Giancarlo De Cataldo è una preziosa occasione per occuparsi di un tema attualissimo e di grande impatto sulla vita quotidiana di tutti, affidata interamente ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program. Il team creativo proviene dalla seconda edizione di questo innovativo progetto: alla regia Luis Ernesto Doñas, alle scene Chiara La Ferlita, ai costumi Elisa Cobello. Nel cast invece i talenti dell’edizione in corso: Agnieszka Jadwiga Grochala, Irene Savignano, Rodrigo Ortiz, Alessandro Della Morte e Arturo Espinosa.

Ci sarà spazio anche per l’arte figurativa, grande amore della tradizione del Teatro Costanzi. Dal 22 aprile al 24 maggio negli spazi del Palazzo dei Congressi, in collaborazione con Eur Spa, sarà possibile visitare la mostra Casta Diva, dedicata ai fondali storici dell’Archivio del Teatro dell’Opera di Roma.

 

Film-Opera

Infine vedrà la luce il terzo progetto legato al format Film-Opera. Dopo il grande successo televisivo di Barbiere e Traviata con la direzione di Daniele Gatti, Mario Martone questa volta presterà il suo estro registico a una delle opere più amate: La bohème di Puccini, affidata alla bacchetta di Michele Mariotti.

 

OperaCamion

Ritornerà finalmente nelle piazze di Roma e del Lazio, uno degli appuntamenti estivi più attesi, il progetto OperaCamion con il suo tir itinerante appositamente attrezzato per contenere le scene e ospitare i cantanti. Affidato alla squadra composta da Gianluigi Toccafondo e Fabio Cherstich anche il titolo di quest’anno: Tosca, l’opera romana per eccellenza, particolarmente adatta a essere diffusa fra un pubblico non abituato a frequentare il teatro d’opera.

 

Stagione estiva alle Terme di Caracalla

Dopo l’eccezionale esperienza al Circo Massimo, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma tornerà sul palcoscenico tradizionale delle Terme di Caracalla con un cartellone ricco e diversificato. Una straordinaria apertura con un titolo mai eseguito in Italia, Mass di Leonard Bernstein, affidato alla lettura scenica di Damiano Michieletto con la direzione del maestro Diego Matheuz. A seguire le riprese di due fortunati allestimenti, Il barbiere di Siviglia di Rossini in stile hollywoodiano firmato da Lorenzo Mariani con la direzione di Stefano Montanari e la Carmen di Bizet, diretta da Bertrand de Billy, che la regista Valentina Carrasco ha voluto ambientare in Messico. Le emozioni della grande danza sono assicurate con le suggestive atmosfere di Notre-Dame de Paris di Petit.

Come ogni anno, ricca la proposta degli “Extra” sempre accolti con entusiasmo dal pubblico. Si parte con ben dodici serate di Claudio Baglioni e il suo Dodici note, la pop star David Garrett con il tour Alive e l’imperdibile Gala Roberto Bolle and Friends.

 

Lezioni di Opera

Riprenderanno le Lezioni di Opera tenute da Giovanni Bietti che, stagione dopo stagione, ha conquistato un pubblico sempre più numeroso di appassionati ai quali illustra, con una terminologia chiara e mai superficiale, il contesto e le particolarità del linguaggio musicale di opere e autori in cartellone.

 

“Fabbrica” Young Artist Program

Continuerà nella stagione 2021-22 anche l’attività di “Fabbrica” Young Artist Program che permette agli artisti prescelti di collaborare già a molte produzioni del Teatro e di vivere “dall’interno” il modo in cui si mette in scena un melodramma. I giovani talenti inseriti nel progetto hanno modo di perfezionarsi sotto la guida dei vari artisti che realizzano gli spettacoli della stagione e anche di mettersi alla prova in lavori autonomi.

 

Opera Giovani

Oltre ad alcune recite riservate alle scuole, proseguiranno con lo slogan “Vietato ai maggiori di 26 anni”, anche le prove generali dedicate al nostro pubblico giovane, sempre più numeroso, che potrà accedere pagando solo 15 euro oppure sottoscrivendo uno speciale abbonamento.

 

Roma, 20 luglio 2021

 

 

 

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