I tre controtenori all’Opera di Roma

Pavarotti, Carreras e Domingo. I tre tenori sono stati un fenomeno musicale popolarissimo negli anni Novanta. Ma c’è stata un’epoca, tra il XVII e il XVIII secolo, in cui la fama e la celebrità ce l’avevano i castrati. Autentiche star contese dalle corti e dai palcoscenici europei, Farinelli, Senesino, Carestini e Caffarelli alimentarono un mito che rivive oggi grazie ai controtenori, richiestissimi in tutto il mondo per il repertorio barocco e non solo.

Nei giorni in cui va in scena il Giulio Cesare di Händel, che vede protagonisti tre tra i più grandi controtenori di oggi, l’Opera di Roma propone un concerto che intende far rivivere i fasti, le glorie ma anche le rivalità del tempo dei castrati, in una serata intitolata “I tre controtenori”, in programma al Teatro Costanzi venerdì 20 ottobre alle ore 20. Sul palco salgono Carlo Vistoli, Raffaele Pe e Aryeh Nussbaum Cohen, per una sfida di virtuosismi vocali che si dispiega tra le più belle e note pagine del repertorio barocco, e che arriva fino a Rossini. Sul podio un autentico specialista come Rinaldo Alessandrini, che dirige l’orchestra della fondazione capitolina.

La serata si apre con arie e duetti tratti da celebri opere di Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel e Leonardo Vinci, come Nel profondo cieco mondo (dall’Orlando Furioso di Vivaldi), Stille amare (dal Tolomeo di Händel) e Tu vuoi ch’io viva (dall’Artaserse di Vinci). Canti di cavalieri, tiranni ed eroi che, protagonisti di storie e intrecci romanzeschi, in quelle note si fermavano a esplorare il proprio dramma interiore, le passioni e i tormenti. Non mancano pagine musicali di notevole difficoltà: ricca di colorature e cadenze, Con l’ali di costanza (che canterà Raffaele Pe) è considerata l’aria più impegnativa dell’Ariodante di Händel. Passando per la più famosa opera di Christoph Willibald Gluck, l’Orfeo ed Euridice (Nussbaum Cohen ne eseguirà la struggente aria di Orfeo Che farò senza Euridice?), il programma prosegue fino all’Ottocento con Rossini: dal suo Tancredi Vistoli canterà l’aria Di tanti palpiti, la cui celebre cabaletta da sempre rappresenta, per i cantanti del repertorio, uno dei massimi vertici virtuosistici.

Tutti e tre i protagonisti del concerto condividono una carriera internazionale che li vede protagonisti nei maggiori teatri e festival del mondo. La loro passione per la cultura barocca si estende alla promozione di concerti, iniziative e lavori discografici con i quali i tre artisti si fanno fautori dell’ascolto e della promozione della musica barocca: Raffaele Pe, ad esempio, – definito dal Times “a baroque star” – con il suo album “Giulio Cesare. A Baroque Hero” ha ottenuto un Premio Abbiati come Miglior Disco, ed è il fondatore de La lira di Orfeo, collettivo di musicisti e artisti specializzati nel repertorio barocco. Anche Carlo Vistoli ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali – tra i quali un Premio Farinelli e il Primo Premio al Concorso Renata Tebaldi – e vanta un’ampia produzione discografica con Erato, Harmonia Mundi e Ricercar. Forte dell’esperienza e del successo ottenuto nei maggiori palchi americani e da poco sulle scene europee è invece Aryeh Nussbaum Cohen, che canta per la prima volta a Roma dopo Monaco, Berlino e il Festival di Glyndebourne. Sul podio, uno dei massimi esperti nell’interpretazione della musica barocca, Rinaldo Alessandrini: clavicembalista, organista e pianista, dirige nei più prestigiosi teatri al mondo (dalla Carnegie Hall di New York al Liceu di Barcellona). Ha fondato l’ensemble Concerto Italiano, con il quale ha vinto il Premio Abbiati.

Dopo il concerto del 20 ottobre, Pe, Vistoli e Cohen saranno ancora rispettivamente Giulio Cesare, Tolomeo e Sesto Pompeo nell’ultima replica, al Teatro Costanzi, del Giulio Cesare in Egitto di Händel nella messa in scena di Damiano Michieletto, prevista per il 21 ottobre alle ore 18.00.

 

Roma, 16 ottobre 2023

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“Una notte a Teatro”: bambine e bambini alla scoperta dell’Opera

 Giochi, laboratori, musica, canto e ballo per bambine e bambini alla scoperta dell’Opera. Tutto esaurito in poche ore

 Da sabato 14 ottobre ore 17.30 a domenica 15 ottobre ore 12.00

 «Crediamo nell’idea di un teatro come luogo di vita quotidiana, in grado di offrire esperienze belle, capace di accogliere e divertire». Così il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, descrive Una notte a teatro, l’iniziativa con cui la Fondazione Capitolina – in collaborazione con AGESCI Lazio – apre nella notte tra sabato 14 e domenica 15 ottobre le sue porte a giovani visitatori: un’esperienza unica e originale, rivolta a bambini tra gli 8 e i 12 anni d’età, che potranno vivere il Teatro Costanzi una serata e una mattinata alla scoperta dei tanto segreti dell’Opera.

«Una notte per vivere la bellezza in un luogo magico come il Teatro dell’Opera di Roma – dice il Sindaco e Presidentedella Fondazione Roberto Gualtieri – non è solo educazione all’arte scenica, musicale e operistica, è soprattutto un’esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più ricchi di cultura e di fascino della città. Un’esperienza di condivisione per rendere i bambini consapevoli della forza e della bellezza che l’arte, in tutte le sue forme, è capace di trasmettere a ognuno di noi. Tra giochi e laboratori artistici, tra visite guidate e incontri, Una notte a Teatro dona a ogni bambino il seme della conoscenza e della curiosità per il mondo magico dell’Opera. Grazie al Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, per questa bella iniziativa e all’AGESCI Lazio per la sua preziosa collaborazione».

Visite alle sale del Teatro, giochi, attività a sorpresa e laboratori di sartoria, danza e canto, accompagneranno un centinaio di giovani ospiti in una magica esperienza all’insegna della musica e del divertimento. I bambini avranno poi la possibilità di dormire l’intera notte in Teatro, scoprendo anche i misteri che si celano dietro le quinte. L’iniziativa ha registrato il sold out a poche ore dall’annuncio.

«Una notte a teatro invita un centinaio di bambini a vivere il teatro come una casaconclude Giambroneesplorando questo luogo attraverso laboratori musicali e visite guidate e riconoscendolo come spazio familiare. L’evento sarà una bellissima occasione di condivisione in cui i bambini staranno insieme per quasi 24 ore, vivendo il teatro nel segno della musica. Mi auguro che in futuro questi stessi ragazzi, passando davanti al Teatro Costanzi, possano aver voglia di tornare a trovarci, e riconoscere il teatro come un luogo di vita quotidiana, uno spazio da ‘vivere’ e in grado di offrire esperienze belle. Speriamo infine, con questo progetto, di formare spettatori sempre più consapevoli dell’importanza e della bellezza che il teatro può offrire».

Roma, 12 ottobre 2023

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Carta bianca a Damiano Michieletto per il “Caracalla Festival 2025”

Sarà Damiano Michieletto a “inventare” il cartellone del Caracalla Festival 2025, anno del Giubileo. Una nuova sfida e un’inedita forma di collaborazione per il regista e il Teatro dell’Opera di Roma. Un’idea e un progetto concepiti negli ultimi mesi, che hanno visto Michieletto collaborare con la Fondazione capitolina per le riprese di due suoi spettacoli: il Rigoletto, programmato a Caracalla lo scorso agosto, e il Giulio Cesare in Egitto, al Costanzi in questi giorni in prima italiana.

«Il lavoro con un artista come Damiano Michieletto – dice il Sovrintendente Francesco Giambrone – è sempre foriero di altissimi stimoli. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto la fortuna di allestire due suoi spettacoli, uno dei quali a Caracalla. Proprio dal lavoro quotidiano e dal tempo passato assieme è nata l’idea di una collaborazione improntata su un tipo di creatività diversa. La sua strabordante fantasia e il suo formidabile intuito, ci sono sembrate le caratteristiche ideali per l’ideazione di un cartellone di spettacoli da realizzare in uno spazio articolato e seducente come quello delle Terme di Caracalla. Del resto – conclude Giambrone – da quest’anno la nostra rassegna estiva è diventata un vero e proprio festival, con opera, danza, cinema, teatro, musica sinfonica, jazz e pop. Mancava solo un grande artista che ne suggellasse il cartellone con la sua firma. L’abbiamo trovato e gli abbiamo dato carta bianca, partendo dall’idea alla quale stavamo lavorando assieme da anni, di una sua produzione di West Side Story di Bernstein, prevista proprio per l’estate 2025».

«Sono felice di mettermi subito al lavoro con il Teatro dell’Opera di Roma – commenta Michieletto – per cercare di costruire un cartellone emozionante da offrire al pubblico di Caracalla. Ringrazio il Sovrintendente Giambrone che mi ha dato questa opportunità. Le cose importanti vanno affrontate sempre con umiltà e determinazione ed è con questo spirito che voglio lavorare assieme alle tante persone del Teatro che in questi anni ho avuto modo di conoscere in prima persona e apprezzare per la loro competenza. Sarà bellissimo!».

Damiano Michieletto ha messo in scena otto spettacoli per l’Opera di Roma, tra il Costanzi, Caracalla e il Circo Massimo, tre dei quali nuove produzioni pensate appositamente per la fondazione capitolina. Ha debuttato nell’aprile del 2016 con il Trittico di Puccini. Sono seguiti Il viaggio a Reims di Rossini (giugno 2017), La damnation de Faust di Berlioz, nuova produzione che ha inaugurato la stagione 2017/1018 e si è aggiudicata il Premio Abbiati come miglior spettacolo dell’anno, e La vedova allegra di Lehár (aprile 2019). Nel luglio 2020 il suo nuovo allestimento del Rigoletto di Verdi al Circo Massimo dopo i mesi di chiusura dei teatri causata dalla pandemia. A seguire Luisa Miller di Verdi, diretta da Michele Mariotti nel febbraio 2022, Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla (nuova produzione) nell’estate dello stesso anno, e la ripresa di Rigoletto, questa volta a Caracalla, lo scorso agosto. Proprio oggi, 13 ottobre 2023, va in scena al Costanzi in prima italiana il suo allestimento del Giulio Cesare in Egitto di Händel.

 

Roma, 13 ottobre 2023

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Il 18 ottobre proiezione del documentario “Pagliacci di Zeffirelli, un passo nel futuro”

In occasione dell’apertura della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Risonanze, mercoledì 18 ottobre alle ore 20 al Teatro dell’Opera di Roma sarà proiettato in anteprima Pagliacci di Zeffirelli, un passo nel futuro di Edoardo Zucchetti. Il documentario è un ritratto inedito e inaspettato di come in sole tre settimane il Maestro andò oltre la consuetudine scenica ambientando l’opera nella provincia di Napoli. È il 1992 quando il Sovrintendente Cresci propone in extremis a Zeffirelli di allestire Pagliacci di Leoncavallo con pochissime settimane di preavviso.

Il regista fiorentino accetta, a patto che tutte le maestranze lo seguano in questa folle avventura. Accanto a lui c’è la sua amica e collaboratrice Raimonda Gaetani. È proprio lei che alimenta la sua curiosità e parte per l’entroterra campano alla volta di Resina. Nella provincia di Napoli, tra case popolari, cavalcavia, mercati, matrimoni e feste locali, documenta vita e colori dei luoghi a cui Zeffirelli si ispirerà per il suo allestimento, non a caso il più contemporaneo e rappresentato nei teatri di tutto il mondo. Esplorando immaginari partenopei, tra Mario Merola e Patty Pravo, e universi lontani di un’America sognata tra Circo Barnum e Broadway, lo spettacolo partito da Roma toccherà tre continenti in trent’anni.

Il film Pagliacci di Zeffirelli, un passo nel futuro racconta questo viaggio nel tempo mettendo insieme materiale inedito degli allestimenti di Firenze e Roma, opere preparatorie provenienti dall’archivio personale della costumista Gaetani, dall’Archivio dell’Opera di Roma e dalla Fondazione Franco Zeffirelli.

Materiale coadiuvato da interviste inedite ad artisti e collaboratori del Maestro: Anna Biagiotti, Carlo Centolavigna, Plácido Domingo, Raimonda Gaetani, Marco Gandini, Cecilia Gasdia, Francesco Giambrone, Leo Nucci, Daniel Oren, Marco Rastelli, Massimo Rosito, Luca Salsi, Alessio Vlad, Pippo Zeffirelli.

Un racconto che per la prima volta mette in luce Franco Zeffirelli, un passo nel futuro come regista, curioso esploratore e interprete del contemporaneo tra Firenze, Roma, Atene, Londra e Los Angeles.

Scritto e diretto da Edoardo Zucchetti, il documentario nato da un’idea di Raimonda Gaetani, è prodotto da Bendico srl, con il contributo di Credem Euromobiliare Private Banking, in collaborazione con Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, con il patrocinio di Fondazione Franco Zeffirelli Onlus.

Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti, con prenotazione obbligatoria al seguente link

PRENOTA QUI

 

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Dalla Basilica di San Vitale a Tor Bella Monaca l’Opera di Roma protagonista di tre concerti sul territorio

Una piccola tournée romana quella che l’Opera di Roma intraprende in tre contesti molto speciali della Capitale. Dopo il concerto del 10 settembre a San Vitale, la Fondazione Capitolina continua nel suo impegno di diffusione e di valorizzazione della musica e dell’arte sul territorio, con particolare attenzione all’inclusione sociale e ai temi della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata. Tre i concerti organizzati in differenti municipi di Roma, in cui ad essere protagonista è la musica di Antonio Vivaldi: martedì 26 settembre alla Basilica di San Vitale (Municipio I) alle ore 20, mercoledì 27 nel complesso residenziale di Viale dell’Archeologia a Tor Bella Monaca (Municipio VI) alle ore 19, e giovedì 28 settembre nella Chiesa di San Michele a Tor Marancia (Municipio VII) alle ore 20, del compositore barocco vengono eseguiti il Concerto in mi minoreIl favorito” RV 277 per violino, il Concerto in fa maggiorePer la solennità di S. Lorenzo” RV 286 per violino, e il Gloria in re maggiore RV 589. Nei primi due brani in programma è impegnata l’Orchestra capitolina con Vincenzo Bolognese, violino e concertatore. A dirigere Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma nel Gloria in tutte e tre le serate, Luca Quintavalle.

Attraverso questi tre concerti – afferma il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Francesco Giambrone – promuoviamo il valore sociale della musica sul territorio della Capitale per riaffermare la funzione di teatro di comunità che un grande teatro d’opera deve assolvere. In particolare, la data del 27 settembre a Tor Bella Monaca acquisisce un ulteriore valore anche simbolico specie in questo momento per manifestare il nostro impegno sul territorio”.

Con la prima tappa a San Vitale si consolida il rapporto di vicinanza tra l’antica Basilica romana, a pochi passi da Piazza Beniamino Gigli, e il Teatro dell’Opera di Roma, mentre con il concerto nella Chiesa di San Michele, inserito nel programma dei festeggiamenti organizzati dall’omonimo Istituto Romano, si raggiungono le persone anziane ospitate da questo ente, la più grande Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (Ipab) di Roma, per rilevanza patrimoniale e attività di assistenza svolta. Il concerto a Tor Bella Monaca è realizzato grazie allo sforzo organizzativo del VI Municipio.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. . Il Coro dell’Opera di Roma è diretto dal Maestro Ciro Visco, soliste Marianna Mappa (soprano) e Irene Savignano (mezzosoprano). Entrambe le cantanti sono talenti emersi dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program.

 

Roma, 25 settembre 2023

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Corso Introduttivo Scuola di Danza ideato da Eleonora Abbagnato. Seconda edizione

Aperte le iscrizioni alle audizioni per l’accesso alla seconda edizione del Corso Introduttivo della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, un corso ideato dalla direttrice Eleonora Abbagnato che permetterà a allievi tra i 10 e i 15 anni di studiare a Roma per 5 week end, da gennaio a maggio 2024, con i docenti della Scuola. Il corso è aperto anche agli insegnanti. Le audizioni si svolgeranno il 21 e 22 ottobre 2023 nella Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, il 18 e 19 novembre 2023 a Verona e il 2 e 3 dicembre 2023 a Catania.

 

Si svolgeranno a Roma, Verona e Catania le audizioni per l’accesso alla seconda edizione del Corso Introduttivo della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, un corso ideato e voluto dalla Direttrice della Scuola di danza capitolina Eleonora Abbagnato.

«Lo scorso anno, la prima edizione del Corso Introduttivo è stata un vero successo – afferma Eleonora Abbagnato. – Durante le selezioni, che si sono svolte a Roma, Vicenza e Palermo, abbiamo visionato oltre 300 candidati. Tra loro abbiamo scelto 80 allievi che, una volta al mese, il sabato e domenica, da gennaio a maggio 2023, hanno studiato con rigore e passione con i Maestri della Scuola approcciando tutte le discipline che fanno parte del curriculum di studi dei corsi professionali. Questa iniziativa ha confermato che l’Italia è veramente piena di talenti, tanto che, a fine corso, abbiamo proposto a 19 partecipanti di entrare a tutti gli effetti come allievi stabili».

«Il successo ci ha dunque spinto a voler replicare l’iniziativa anche in questo anno scolastico. L’obiettivo è dare una seria opportunità di studio ai tanti bambini e ragazzi che, per vari motivi, non possono o non vogliono lasciare la loro città e i loro genitori, per trasferirsi stabilmente a Roma e individuare, fra questi, coloro che hanno le capacità fisiche, tecniche e attitudinali per proseguire la loro formazione nei corsi professionali. Questi appuntamenti, che ho ideato avvalendomi della consulenza di Michele Politi e Francesca Bernabini, intendono fare conoscere la Scuola e i suoi docenti in modo da stabilire una nuova fiducia tra noi, gli allievi e i loro genitori, una fiducia basata sulla conoscenza reale. Questo permetterà alle famiglie degli allievi selezionati di vivere in modo più sereno l’eventuale decisione di assecondare la passione dei loro figli iscrivendoli nella scuola il prossimo anno scolastico» spiega la Direttrice Abbagnato.

«Come già lo scorso anno, questo corso si andrà ad aggiungere ai corsi professionali della Scuola dell’Opera, nello storico villino di Via Ozieri 8. Oltre alle lezioni di danza classica, che rimane la lezione fissa, i partecipanti avranno modo di frequentare lezioni di danze di carattere, di danze storiche e repertorio classico, conosceranno materie di supporto molto importanti come musica, fisiotecnica e Gyrokinesis®, e si approcceranno anche al contemporaneo attraverso lezioni di tecnica e laboratori coreografici. Il coordinamento di questo Corso è affidato a Michele Politi che anche quest’anno collabora con la Scuola del Teatro dell’Opera con l’incarico ufficiale di scouting e recruiting».

Corso introduttivo della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

Il Corso si articola in 5 weekend secondo il seguente calendario:

  • 13 e 14 gennaio 2024
  • 24 e 25 febbraio 2024
  • 16 e 17 marzo 2024
  • 13 e 14 aprile 2024
  • 4 e 5 maggio 2024

Durante ogni week end gli allievi selezionati, divisi in 3 livelli per fasce di età (10-11 anni; 12-13 anni; 14-15 anni), studieranno con i docenti del Teatro dell’Opera ogni giorno danza classica e, a rotazione, le altre materie tra quelle previste nei corsi normali della scuola capitolina per un totale che varia dalla 3 ore al giorno per i più piccoli alla 4 ore al giorno per gli allievi dai 12 ai 15 anni. Saranno ammessi un massimo di 25 allievi per ogni fascia di età.

Il corso è aperto anche agli insegnanti di danza degli allievi che saranno selezionati. Avranno la possibilità di assistere come uditori alle lezioni di danza di tutti e tre i livelli in modo da avere maggiori strumenti per poter proseguire il lavoro con i loro allievi per il resto del mese nelle loro sedi. Saranno ammessi un massimo di 10 insegnanti.

Costi:

  • 1° livello (10-11 anni): 700 euro per l’intero percorso di 5 appuntamenti
  • 2° livello (12-13 anni): 800 euro per l’intero percorso di 5 appuntamenti
  • 3° livello (14-15 anni): 800 euro per l’intero percorso di 5 appuntamenti
  • insegnanti uditori: 600 euro per l’intero percorso di 5 appuntamenti.

 

Audizioni

Le audizioni per l’accesso al Corso si svolgeranno con il seguente calendario:

  • 21 e 22 ottobre 2023 – Roma, Scuola di danza del Teatro dell’Opera, Via Ozieri 8
  • 18 e 19 novembre 2023 – Verona, sala danza della Fondazione Arena di Verona, Interrato Torre Pentagona
  • 2 e 3 dicembre 2023 – Catania, Teatro Sangiorgi, via Antonino di Sangiuliano 233

L’audizione consiste in una lezione di danza classica. Pertanto i partecipanti alle audizioni dovranno sostenere due lezioni (una ogni giorno).

Commissari d’esame e docenti per le audizioni: la Direttrice Eleonora Abbagnato, Michele Politi e i docenti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.

Costo dell’audizione: 120 euro.

Divisione in gruppi:

  • 1° livello: 10 – 11 anni (allievi nati negli anni 2013 e 2012)
  • 2° livello: 12 – 13 anni (allievi nati negli anni 2010 e 2011)
  • 3° livello: 14 – 15 anni (allievi nati negli anni 2008 e 2009).

Orari Audizioni:

21 e 22 ottobre 2023 – Roma, Scuola di danza del Teatro dell’Opera, Via Ozieri 8
Commissione e docenti: Eleonora Abbagnato e i docenti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma – Iscrizioni chiuse per sold out

  • 1° livello (10-11 anni): sabato 21 ottobre 2023 dalle 15.30 alle 17.00; domenica 22 ottobre 2023 dalle 11.30 alle 13.00
  • 2° livello (12-13 anni): sabato 21 ottobre 2023 dalle 17.00 alle 18.30; domenica 22 ottobre 2023 dalle 13.00 alle 14.30
  • 3° livello (14-15 anni): sabato 21 ottobre 2023 dalle 18.30 alle 20.00; domenica 22 ottobre 2023 dalle 14.30 alle 16.00.

Gli orari sono definitivi.
Le lezioni saranno accompagnate dal vivo al pianoforte dal Maestro Mauro Arbusti e dal Maestro Alexei Baranovskii.

Nota Bene: L’iscrizione alle audizioni che si terranno il 21 e 22 ottobre a Roma sono chiuse per tutti e tre i livelli dato che è stato raggiunto il numero massimo di candidati. E’ possibile richiedere di essere inseriti in lista d’attesa inviando alla mail info@danzaeffebi.com i seguenti dati del candidato: nome, cognome, luogo e data di nascita, città di residenza e scuola di danza di provenienza. Allegare anche una foto in primo piano e  il recapito telefonico del genitore.

18 e 19 novembre 2023 – Verona, Sala danza della Fondazione Arena di Verona, Interrato Torre Pentagona
Commissione e docenti: Eleonora Abbagnato, Michele Politi e i docenti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

  • 1° livello (10-11 anni): sabato 18 novembre 2023 dalle 14.30 alle 16.00; domenica 19 novembre 2023 dalle 10.00 alle 11.30
  • 2° livello (12-13 anni): sabato 18 novembre 2023 dalle 16.00 alle 17.30; domenica 19 novembre 2023 dalle 11.30 alle 13.00
  • 3° livello (14-15 anni): sabato 18 novembre 2023 dalle 17.30 alle 19.00; domenica 19 novembre 2023 dalle 13.00 alle 14.30.

Gli orari sono definitivi.
Le lezioni saranno accompagnate dal vivo al pianoforte dal Maestro Gianluca Petrucci.

2 e 3 dicembre 2023 – Catania, Teatro Sangiorgi, via Antonino di Sangiuliano 233
Commissione e docenti: Eleonora Abbagnato, Michele Politi e i docenti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma

Le audizioni si terranno nella seguente fascia oraria: sabato 2 dicembre 2023 dalle 14.00 alle 19.30; domenica 3 dicembre 2023 dalle ore 9.30 alle 14.30. gli orari dettagliati per ogni livello saranno pubblicati su questa stessa pagina di Danzaeffebi entro il 16 ottobre 2023.
Le lezioni saranno accompagnate dal vivo al pianoforte dalla Maestra Alessandra Pipitone.

Risultati finali:
L’esito di tutte le audizioni sarà comunicato ai partecipanti via mail dalla Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma entro lunedì 18 dicembre 2023.

Iscrizione alle audizioni

L’organizzazione e la gestione delle iscrizioni alle audizioni è affidata a Michele Politi (coordinatore del Corso e incaricato di scouting e recruiting dalla Scuola del Teatro dell’Opera) e a Francesca Bernabini (Danzaeffebi) in collaborazione con Ornella Cerroni (ASD L’Etoile).

L’accesso alle audizioni è a numero chiuso. E’ pertanto vivamente consigliato confermare la propria partecipazione quanto prima.

Per iscriversi è necessario compilare l’apposito Modulo di iscrizione on line sul sito www.danzaeffebi.com cliccando QUI.
Al termine della compilazione del modulo on line, verranno inviate in automatico tramite mail le coordinate bancarie per il saldo della quota di partecipazione all’audizione. La ricezione della mail è una conferma della prenotazione.
Alla ricezione dell’avvenuto pagamento verrà confermata l’iscrizione.
Le iscrizioni si chiuderanno non appena verrà raggiunto il numero massimo di allievi per ognuna delle sedi di audizione.

Attenzione: nella compilazione del modulo è richiesta una foto in primo piano del candidato che sarà utilizzata in via esclusiva dalla Direttrice Eleonora Abbagnato e dai docenti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma per identificare l’allievo nel corso dell’audizione.

 

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I concerti di ottobre al Costanzi

Dopo la pausa estiva riprende sul palcoscenico del Costanzi anche la stagione concertistica con gli ultimi due appuntamenti in cartellone per il 2022/2023, pensati ad integrazione e completamento del cartellone operistico del Lirico capitolino: il 6 ottobre il primo atto della Walküre wagneriana diretto da Omer Meir Wellber e il 20 ottobre, I tre controtenori Carlo Vistoli, Raffaele Pe e Aryeh Nussbaum Cohen.

Si comincia venerdì 6 ottobre alle 20, con il primo atto da La valchiria di Richard Wagner che segna il debutto sul podio dell’Opera di Roma per l’israeliano Omer Meir Wellber, direttore musicale uscente della Volksoper di Vienna e attuale direttore del Teatro Massimo di Palermo. Wellber interpreta il Primo Atto de La valchiria (Die Walküre) di Richard Wagner, seconda delle opere che costituiscono la Tetralogia Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo) ispirata ai miti nordici del dio Odino. Accanto a lui, sul palco, cantano il tenore Stanislas de Barbeyrac (al debutto nel ruolo di Siegmund), il soprano Allison Oakes (Sieglinde, ruolo in cui ha recentemente esordito sotto la direzione di Christian Thielemann alla Sächsische Staatsoper Dresden) e il basso Brindley Sherratt (nella parte di Hunding, di cui è rinomato interprete). Come il direttore, anche i tre cantanti salgono per la prima volta sul palco del Teatro Costanzi.

L’ultimo concerto è in programma tra le recite del Giulio Cesare in Egitto, venerdì 20 ottobre, sempre alle 20, e vede protagonisti tre tra i più grandi controtenori di oggi, già impegnati nel capolavoro di Händel: Carlo Vistoli, Raffaele Pe e Aryeh Nussbaum Cohen, che si sfideranno con acuti e colorature, facendo rivivere i fasti del Barocco tra brani di Händel, Gluck, Porpora, Vivaldi, Vinci e Rossini. Sul podio sarà impegnato un raffinato specialista del repertorio antico come Rinaldo Alessandrini.

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Concerto vivaldiano alla Basilica di San Vitale

Domenica 10 settembre alle 20.30 la Basilica di San Vitale ospita un concerto tutto vivaldiano del Teatro dell’Opera di Roma. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. In tutti e tre i brani in programma è impegnata l’Orchestra capitolina con i solisti Vincenzo Bolognese (violino) e Antonio Pergolizzi (continuo), diretta da Luca Quintavalle. Di Antonio Vivaldi vengono eseguiti il Concerto in mi minoreIl favorito” RV 277, il Concerto in fa maggiorePer la solennità di S. Lorenzo” RV 286. Il finale è affidato a una delle pagine più conosciute del musicista veneziano, il Gloria in re maggiore RV 589, di cui sono interpreti anche il Coro dell’Opera di Roma diretto da Ciro Visco e le soliste Marianna Mappa (soprano) e Irene Savignano (mezzosoprano). Entrambe le cantanti, sono talenti emersi dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program.

La Basilica dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio al Quirinale si trova in Via Nazionale 194/B

 

Roma, 6 settembre 2023

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Castellucci+Jernberg al Teatro Nazionale per Short Theatre

Il Teatro Nazionale, l’8 e il 9 settembre, ospita Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds e Il Terzo Reich, rispettivamente performance di Sofia Jernberg e video-installazione di Romeo Castellucci. Così il Teatro dell’Opera di Roma apre le porte alla XVIII edizione dello Short Theatre, festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts, che punta alla disseminazione urbana.

«La collaborazione con Short Theatre è un’occasione importante per consolidare nuovi rapporti con realtà culturali di spessore – ha dichiarato il sovrintendente Francesco Giambrone – e va ad arricchire quelli già in essere con altre importanti istituzioni presenti nel territorio cittadino. Lo spettacolo, che vede una grande firma come quella di Romeo Castellucci e un allestimento pensato specificatamente per questa installazione-concerto, è la cifra artistica con cui intendiamo sperimentare una programmazione ibrida e multiforme pensata e costruita all’interno del Teatro Nazionale che diventa così lo spazio del Teatro dell’Opera aperto alle arti performative contemporanee e alla contaminazione dei linguaggi. E questa versione speciale de Il Terzo Reich di Romeo Castellucci con la partecipazione di Sofia Jernberg è sicuramente un’occasione imperdibile, sia per chi già conosce lo spazio, sia per chi ancora non ci fosse entrato».

Il Teatro Nazionale, nuova importante venue per lo Short Theatre, è un gioiello nel cuore di Roma, a pochi passi dal Costanzi in Piazza Beniamino Gigli, la sede principale del Lirico capitolino.

Agisce su un doppio livello il progetto che Short Theatre 2023 co-realizza con il Teatro dell’Opera di Roma: Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds è la performance vocale di Sofia Jernberg. La cantante e compositrice svedese di origini etiopi, plasma una vasta gamma di atmosfere vocali attraverso modulazioni in cui il corpo si scopre strumento musicale fino alla soglia del più-che-umano. Scava nell’inudito della voce, mescola le tecniche ancestrali del lamento etiope con il canto diplofonico, le tradizioni del canto rinascimentale e barocco con distorsioni e tremolii. Ne deriva un inedito repertorio capace di forare il linguaggio. Segue Il Terzo Reich, video-installazione di Romeo Castellucci che si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi, la proiezione, uno a uno, della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano. Il pubblico subisce una comunicazione inculcata e obbligatoria che non lascia spazio a scelta o discernimento, è esposto a una sequenza la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza: alcune parole rimarranno impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore mentre altre, la maggior parte, andranno perse. Il suono che accompagna l’installazione è composto da Scott Gibbons.

 

Echolalias, On The Amnesia of Forgotten Sounds + Il Terzo Reich è una diade in cui Jernberg e Castellucci in modo duplice interrogano il linguaggio e il suo potere. Lo spettacolo, concepito appositamente per il Teatro Nazionale, è co-realizzato dal Teatro dell’Opera di Roma e dallo Short Theatre. Il pubblico potrà fruire di entrambi i lavori con un unico biglietto.

 

Info: Echolalias, the Amnesia of Forgotten Sounds; Il Terzo Reich

Biglietti: https://shorturl.at/qtAL2

 

8 settembre | ore 19.00 e ore 21.00
9 settembre | ore 19.00 e ore 21.00
Teatro Nazionale

 

Sofia Jernberg
Echolalias, the Amnesia of Forgotten Sounds
Performance
Durata: 20’

Romeo Castellucci
Il Terzo Reich
video – installazione
Durata: 45’

Ideazione Romeo Castellucci
Suoni Scott Gibbons
Realizzazione video Luca Mattei, in collaborazione con Giulia Colla
Consulenza informatica Alessandro Colla
Direttore di produzione Benedetta Briglia
Promozione e distribuzione Gilda Biasini
Produzione e Tour Caterina Soranzo
Direzione Tecnica Rocìo Espana
Produzione Socìetas

 

Romeo Castellucci è regista, creatore di scene, luci e costumi. È conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Il suo lavoro propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo del suo teatro una complessa forma d’arte; un teatro fatto di immagini straordinariamente ricche espresso in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura. Tra le sue creazioni più recenti ricordiamo: The Minister’s Black Veil ispirato all’omonima novella di Hawthorne (2016), Jeanne au bûcher di Honegger (2017), Democracy in America liberamente ispirato al testo di Alexis de Tocqueville (2017), Tannhäuser di Wagner (2017) e Salomé di Strauss (2018) presentato al Festival di Salisburgo, con Franz Welser-Möst sul podio alla direzione dei Wiener Philharmoniker. Per quest’ultima produzione ha ricevuto un triplo riconoscimento dai cinquanta critici musicali internazionale della rivista tedesca Opernwelt: Miglior spettacolo, Miglior regista, Miglior scenografo. Recenti in ambito operistico Resurrezione di Mahler per il Festival d’Aix-en-Provence, il dittico composto da Il castello di Barbablù di Béla Bartók e De temporum fine comoedia di Carl Orff diretto da Teodor Currentzis a Salisburgo. Per la prosa attualmente prosegue la tournée di Bros.

Sofia Jernberg
Nata in Etiopia e cresciuta in Vietnam e Svezia, Sofia Jernberg è una cantante, sperimentatrice vocale e compositrice. Ha studiato jazz e composizione in Svezia, attualmente vive a Stoccolma. La sua ricerca affonda nelle tecniche e suoni non convenzionali come diplofonia, distorsione e vocalizzazione non verbale. Il suo lavoro nell’opera contemporanea culmina nella recente produzione di Pierrot Lunaire, firmata dalla coreografa Marlene Monteiro Freitas e diretta da Ingo Metzmacher, l’ha vista protagonista con il l’ensemble del Klangforum Wien al Wiener Festwochen 2021, al KunstFestSpiele Herrenhausen e al Festival d’Automne à Paris 2022. Interpreterà An Index of Metals, opera audio-video di Fausto Romitelli, per il Lucerne Festival Forward 2023 e terrà un concerto solista alla National Concert Hall di Dublino.

 

Roma, 4 settembre 2023

 

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Uno speciale “Bolero” nella Serata Coreografi Contemporanei al Costanzi

Dopo la pausa estiva, al Teatro Costanzi dal 19 al 24 settembre ritorna la formula del Trittico di danza, fortemente voluta da Eleonora Abbagnato, e che si rinnova anche a seguito dei successi ottenuti nelle ultime stagioni. Tre lavori molto diversi tra loro che entrano nel repertorio del Teatro e che vedranno protagonisti le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano e tutto il Corpo di Ballo della fondazione capitolina. In questo nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma le musiche sono su base registrata.

La serata si apre con Within the Golden Hour, creato da Christopher Wheeldon nel 2008 per il San Francisco Ballet. Una poesia per quattordici danzatori sulla partitura originale per archi di Ezio Bosso, a cui si aggiunge la musica di Antonio Vivaldi. L’allestimento vede i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Peter Mumford.

Segue Chacona di Goyo Montero creato su musiche di Bach nel 2017 per il Ballet Nacional de Sodre di Montevideo. Pensato per danzatori classici, il breve balletto usa una tecnica contemporanea. Montero firma anche le scene e i costumi, con Verena Hemmerlein, oltre che le luci di Nicolás Fischtel.

Conclude la serata il Bolero di Krzysztof Pastor creato nel 2012 sul capolavoro di Ravel. La compagnia ha debuttato in questo balletto sul palcoscenico estivo del Caracalla Festival per il Gran Gala di Danza dello scorso luglio, scelto anche in quell’occasione come gran finale. Da sempre il Bolero è stato concepito “in cerchio” generalmente con un tavolo rotondo al centro del palcoscenico su cui danza un solista, donna o uomo, e gli altri ballerini tutti intorno. Nella sua versione, arricchita dalle scene e costumi di Tatyana Van Walsum e dalle luci di Bert Dalhuysen, Pastor decide di usare un ampio spazio rettangolare. Da qui sviluppa la sua idea e affida l’esecuzione a un uomo e a una donna, una coppia principale con un corpo di ballo che li ingloba e li rilascia.

 

Roma, 10 agosto 2023

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