Al Teatro Nazionale la Scuola di Danza presenta “Pinocchio, una fantasia”

Pinocchio, una fantasia è un balletto in un atto e cinque scene con la coreografia di Giorgio Mancini su musiche di Nicola Piovani, Louis Moreau Gottschalk, Giacomo Puccini, Fiorenzo Carpi, Ludwig Minkus, Pëtr Il’ič Čajkovskij, eseguite su base registrata, che andrà in scena al Teatro Nazionale dal 29 novembre al 2 dicembre con gli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Eleonora Abbagnato.

Giorgio Mancini che ha creato questo balletto a luglio 2022 per Arte Danza, lo ripropone ora in una versione riadattata per gli Allievi della Scuola di Danza, della quale sono impegnate tutte le classi di corso dalla prima alla ottava con circa 60 allievi in scena, inserendo alcuni passaggi nuovi come la tarantella di Gottschalk che ha realizzato in una versione per ensemble. La favola di Pinocchio viene raccontata attraverso alcuni dei passaggi più significativi del racconto di Collodi racchiusi in cinque quadri, rappresentati dalle rispettive scene in cui è suddiviso il balletto: nel primo quadro troviamo la “nascita” del burattino dalle mani del falegname Geppetto, l’arrivo del Grillo parlante e della Fata turchina, figura che accompagnerà il protagonista lungo tutto il balletto. Nel secondo quadro Pinocchio assiste allo spettacolo dei burattini di Mangiafuoco e incontra il Gatto e la Volpe. Nel terzo il burattino si trova nel Paese dei balocchi dove incontra Lucignolo e i bambini cattivi; nel quarto arriva al circo dove viene trasformato in asinello e infine nel quinto finisce nel ventre della Balena dove ritrova il suo papà Geppetto col quale riesce a mettersi in salvo e a completare il suo percorso di trasformazione che lo renderà finalmente un bambino. Cinque passaggi in forma di suite distinguono i momenti più significativi che raccontano l’evoluzione del burattino. Nel suo percorso fantasioso il protagonista è accompagnato dalla figura onirica della Fata turchina. Il balletto non segue una narrazione lineare ma vede salti continui tra realtà e sogno. Queste fantasie nell’idea del coreografo rappresentano il desiderio celato di ogni giovane tersicoreo: sono la metafora dell’evoluzione da un corpo che ancora non conosce le proprie potenzialità, come quelle del giovane burattino, fino alla piena libertà e consapevolezza, come quella che acquisisce Pinocchio nel momento in cui diventa un bambino vero.
Lo spiega Giorgio Mancini che descrive così il suo percorso con gli allievi della Scuola di Danza: “Lavorare con i giovani mi tocca profondamente, vedo il loro entusiasmo che è una carica di energia enorme. È proprio quell’energia che spinge i giovani allievi di una scuola di danza ad intraprendere il percorso di scoperta lenta, non senza difficoltà e sofferenze, delle proprie capacità tecniche ed espressive. Il mio Pinocchio, gioioso e poetico, mi ha offerto proprio l’opportunità di rendere visibile questa trasformazione del corpo e dell’anima attraverso lo studio e la passione, che sono fondamentali”.

Pinocchio, una fantasia con la coreografia di Giorgio Mancini, dopo la prima rappresentazione di martedì 29 novembre (ore 10 e ore 12) sarà replicato, sempre per il pubblico delle scuole, mercoledì 30 novembre (ore 10.00 e ore 12.00) e giovedì 1° dicembre (ore 10.00 e ore 12.00). Lo spettacolo di venerdì 2 dicembre (ore 20.00) sarà aperto a tutto il pubblico.

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Il Teatro dell’Opera cerca figuranti per il balletto “Don Chisciotte” in programma per la stagione 2022-23

In occasione della messa in scena del balletto Don Chisciotte, in programma a dicembre 2022 al Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro indice una selezione per 6 figuranti donne e 6 figuranti uomini.

Tutti coloro che desiderino partecipare alla selezione hanno tempo fino alle ore 13 del 13 novembre e possono scaricare qui tutte le  informazioni.

 

La selezione si terrà, alla presenza dei coreografi, il 17 novembre 2022 alle 18 presso il Foyer d’ingresso del Teatro dell’Opera di Roma.

 

Roma, 11 novembre 2022

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“Don Chisciotte” apre la stagione di Balletto dell’Opera di Roma il 18 dicembre

È il tradizionale balletto delle festività natalizie, in scena anche la vigilia di Natale e di Capodanno. È ispirato al primo romanzo della letteratura europea, ambientato nel Siglo de Oro spagnolo. Segna il debutto al Teatro Costanzi di star internazionali della danza come Isabella Boylston, principal dell’American Ballet Theatre, e Osiel Gouneo. È Don Chisciotte, con la coreografia di Laurent Hilaire, in scena al Teatro dell’Opera di Roma dal 18 al 31 dicembre.

Tratto dal romanzo di Miguel de Cervantes, il balletto – già rappresentato due volte con successo a Roma – è presentato per la prima volta con i costumi disegnati da Francesco Zito. Le scene sono firmate sempre da Zito con Antonella Conte, mentre le luci sono curate da Vinicio Cheli. La partitura musicale di Ludwig Minkus è eseguita dall’Orchestra dell’Opera di Roma diretta da David Garforth.

 

Questa versione è il frutto di una lunga storia – dice il coreografo Hilaire, attuale direttore della Bayerisches Staatsballet – che nasce dal primo debutto del Don Chisciotte di Petipa andato in scena al Bol’šoj di Mosca nel 1869. Colui a cui tocca il compito di farlo rinascere adesso, nel presente, deve sì esprimersi per mezzo del linguaggio classico, ma senza immettere lo spettacolo nella rigida prigione di un codice che gli tolga respiro e comunicatività. Non si può utilizzare la tradizione come un vestito troppo stretto, impedendo all’opera di identificare una teatralità fresca e contemporanea”.

 

L’energia e il vigore dello spettacolo sono affidati, nei ruoli dei protagonisti innamorati Kitri e Basilio, a ospiti internazionali come Isabella Boylston e Daniel Camargo che danzeranno il 18 (ore 19.00), 20 (ore 20.00), 22 (ore 20.00) e 23 (ore 20.00) dicembre. A Iana Salenko e Osiel Gouneo, che danzeranno il 29 e 30 (ore 20.00) dicembre. La ballerina ucraina, principal dancer dello Staatsballett Berlin, e il ballerino cubano principal del Bayerisches Staatsballett danzeranno anche con le étoiles della compagnia del Costanzi: Iana Salenko con Alessio Rezza il 27 dicembre e Osiel Gouneo con Rebecca Bianchi nella recita di fine anno, il 31 dicembre alle 18.00. Il pubblico potrà applaudire le stelle del Costanzi Rebecca Bianchi in coppia con Simone Agrò il 23 (ore 15.00) e il 28 (ore 20.00) dicembre, Alessio Rezza con l’étoile Susanna Salvi il 21 (ore 20.00), 24 (ore 11.00) e 30 dicembre (ore 15.00) e la coppia della recita matinée del 21 dicembre (ore 11.00) composta dai danzatori del Corpo di Ballo Flavia Stocchi e Mattia Tortora.

 

La documentazione di riferimento per questa edizione del Don Chisciotte – dice il direttore Garforth – è la partitura manoscritta originale di Ludwig Minkus, attualmente eseguita in molte delle principali compagnie del mondo, tra cui il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e il Teatro Bol’šoj di Mosca. Alcuni brani musicali originali sono stati composti nello stile di Minkus per fornire i collegamenti appropriati alla fluidità drammatica e coreografica della produzione”.

 

La nuova stagione di danza del Teatro dell’Opera di Roma prosegue quindi in continuità con gli ultimi anni, potenziando il lavoro di valorizzazione della cultura ballettistica portato avanti dalla direttrice del Corpo di BalloEleonora Abbagnato. In occasione di questa prima produzione di Balletto della stagione, si terrà il primo di cinque “Incontri con la Danza” dedicati ai rispettivi titoli in cartellone. Sabato 17 dicembre alle 16.00, l’appuntamento è con Leonetta Bentivoglio per parlare di Don Chisciotte nella Sala Grigia del Teatro Costanzi. Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Dopo la prima di domenica 18 (19.00), sono previste tredici repliche: martedì 20 (20.00), mercoledì 21 (due recite, 11.00 riservata alle scuole, e 20.00), giovedì 22 (20.00), venerdì 23 (due recite, 15.00 e 20.00), sabato 24 (11.00), martedì 27 (20.00), mercoledì 28 (20.00), mercoledì 29 (20.00), giovedì 30 (due recite, 15.00 e 20.00), sabato 31 (18.00).

 

Prosegue, anche in occasione di questo spettacolo, il contest fotografico “Un selfie all’Opera”. Per partecipare basta inviare un selfie scattato dentro o fuori il Teatro addobbato a festa entro il 6 gennaio a promozione.pubblico@operaroma.it. Gli scatti più belli saranno pubblicati sulla nostra pagina Facebook. La foto che avrà ottenuto più like vincerà una Christmas Card valida per due persone.

 

 

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Dall’11 dicembre al Teatro Nazionale torna “Il piccolo spazzacamino” di Britten

Al Teatro Nazionale da domenica 11 dicembre torna in scena per il Teatro dell’Opera un piccolo gioiello del teatro musicale del Novecento, Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten con la Cantoria e le voci bianche della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma dirette da Giuseppe Sabbatini, con la regia di Cesare Scarton.

Il piccolo spazzacamino, opera per bambini, è un autentico capolavoro creato nel 1949 dal grande compositore inglese con l’intento di avvicinare i ragazzi all’opera. I protagonisti sono sette giovanissimi solisti e un piccolo coro di voci bianche. Britten ha scritto parti facili per le voci bianche, alternando ai bambini cantanti professionisti, e impiega un piccolo gruppo strumentale, da cui il compositore trae una raffinata varietà di colori musicali.

In quest’opera da camera, su libretto di Eric Crozier, c’è la denuncia, raccontata con la leggerezza tipica delle fiabe, dello sfruttamento del lavoro minorile degli spazzacamini, di grande attualità nella Gran Bretagna del primo Novecento. Una tematica che si ricollega a un altro soggetto al quale Britten era molto sensibile: la corruzione dell’innocenza dell’infanzia da parte degli adulti.

Dopo la prima rappresentazione dell’11 dicembre (16.30), lo spettacolo sarà replicato per il pubblico delle scuole martedì 13 dicembre (ore 10 e ore 12), mercoledì 14 dicembre (ore 10 e ore 12) e giovedì 15 dicembre (ore 10 e ore 12).

 

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Roma, 10 novembre 2022

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Orchestra del Teatro dell’Opera in concerto al Teatro Palladium giovedì 10 novembre

Giovedì 10 novembre alle 21 l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio, si esibirà al Teatro Palladium dell’Università Roma Tre, nel primo di una serie di concerti sinfonici che vedranno protagonista il complesso orchestrale del Lirico capitolino all’interno di diversi spazi culturali della capitale.

Il programma scelto per questo primo appuntamento, realizzato in collaborazione con la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, abbraccia un ampio arco temporale e artistico, dal Barocco fino al Verismo, in un appassionante viaggio musicale a partire da alcune delle più celebri Ouverture: da Don Giovanni e Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, a Iphigénie en Aulide di Christoph Willibald Gluck, passando per L’italiana in Algeri, La Cenerentola e Il signor Bruschino di Gioachino Rossini, fino a Egmont (op. 84) di Ludwig van Beethoven e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, di cui il pubblico potrà ascoltare l’Intermezzo sinfonico.

I biglietti sono in vendita al prezzo speciale di 5 euro sul sito del Teatro Palladium e presso la Biglietteria del Teatro Palladium in Piazza Bartolomeo Romano, 8 nei seguenti orari: lunedì 7 novembre (18.30 – 21.00), martedì 8 novembre (19.00 – 21.30), giovedì 10 novembre (19.00 – 21.30).

 

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Info: biglietteria.palladium@uniroma3.it
www.teatropalladium.com

 

 

Programma del Concerto Sinfonico

Wolfgang Amadeus Mozart Don Giovanni Ouverture

Gioachino Rossini L’italiana in Algeri Ouverture

Christoph Willibald Gluck Iphigénie en Aulide Ouverture

Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture

Gioachino Rossini La Cenerentola Ouverture

Gioachino Rossini Il signor Bruschino Ouverture

Pietro Mascagni Cavalleria rusticana Intermezzo sinfonico

Ludwig van Beethoven Egmont op. 84 Ouverture

 

 

Roma, 8 novembre 2022

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Manifestazione d’interesse per l’incarico di Direttore Generale

Questa Fondazione intende avviare una procedura per manifestazione d’interesse al fine di acquisire la disponibilità di soggetti in possesso dei requisiti di legge a ricoprire la posizione dirigenziale di Direttore Generale con delega alla direzione Risorse Umane e Organizzazione – con contratto a tempo determinato ed applicazione del CCNL dei Dirigenti d’Azienda produttrici di beni e servizi della durata di tre anni.

 

Info

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Sold out dei posti sui bus, posti disponibili per venire direttamente all’Opera per “Tosca”

Ha fatto registrare il “tutto esaurito” in 24 ore il progetto “Linea Opera” del Teatro dell’Opera di Roma giunto alla sua “seconda fermata”, che si è esteso fino a coinvolgere gli altri Municipi capitolini. Dopo il “sold out” degli 8 autobus che partiranno da altrettanti Municipi, nuovi posti sono a disposizione per assistere domenica 30 ottobre al Teatro Costanzi alle 16.30 alla prova generale del capolavoro di Giacomo Puccini Tosca, che chiude la stagione 2021-22 del Teatro dell’Opera di Roma. I biglietti potranno essere acquistati fino ad esaurimento dei posti disponibili su Ticketone.it al prezzo speciale di 15 Euro ciascuno. I nuovi partecipanti raggiungeranno autonomamente l’Opera di Roma per assistere allo spettacolo.

Nato con l’obiettivo di creare cultura diffusa e di avvicinarla ai diversi territori che sono il cuore pulsante della città, “Linea Opera” è un progetto del Teatro dell’Opera di Roma realizzato con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e l’ATAC, in collaborazione con il Festival “La città Ideale”. Le istituzioni pubbliche si uniscono con una finalità di servizio pubblico per la comunità, rendendo il grande spettacolo dell’opera lirica accessibile a tutti.

Dopo l’anteprima per “Linea Opera”, mercoledì 2 novembre il sipario del Teatro dell’Opera di Roma si alza per tutti su Tosca, il capolavoro di Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou. L’opera romana per eccellenza torna in scena nell’edizione storica della prima assoluta, avvenuta proprio sul palcoscenico del Costanzi il 14 gennaio 1900 alla presenza di Puccini stesso. La regia è firmata da Alessandro Talevi e ripresa da Arianna Salzano. Sul podio salirà Paolo Arrivabeni. L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene e i costumi ricostruiti, rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti, sui bozzetti e i figurini originali di Adolf Hohenstein. Vinicio Cheli firma le luci.

Nel ruolo di Floria Tosca si alterneranno Anna Pirozzi e Carmen Giannattasio. Giovanni Meoni e Devid Cecconi interpreteranno il Barone Scarpia, mentre Gregory Kunde e Luciano Ganci vestiranno i panni del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi. Completano il cast Didier Pieri (Spoletta), Luciano Leoni (Angelotti) e Roberto Abbondanza (Sagrestano). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal maestro Roberto Gabbiani. Partecipano alla produzione gli allievi della Scuola di Canto Corale dell’Opera.

Dopo la “prima” di mercoledì 2 novembre (ore 20.00), Tosca di Puccini verrà replicata giovedì 3 (ore 20.00), venerdì 4 (ore 20.00) e sabato 5 (ore 18.00).

 

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Roma, 28 ottobre 2022

 

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‘Dialogues des Carmélites’ inaugura la Stagione dell’Opera di Roma

Chi erano le carmelitane prima del voto? Che tipo di donna si cela dentro la loro tunica da suora?”. Sono gli interrogativi dai quali è partita la regista Emma Dante per mettere in scena Dialogues des Carmélites (Dialoghi delle carmelitane), l’opera di Francis Poulenc che domenica 27 novembre apre la stagione 2022-23 del Teatro dell’Opera di Roma, con la direzione di Michele Mariotti, alla sua prima inaugurazione nel ruolo di Direttore musicale. La serata è ripresa da Rai Cultura e trasmessa in diretta-differita su Rai5 alle 21.15 oltre che in diretta su Radio3 Rai.

«Chi, come le carmelitane – prosegue Emma Dante – ha deciso di votare la propria vita al sacrificio, rinunciando ai beni materiali, praticando la penitenza e l’astinenza dai piaceri terreni, all’inizio di tutto è stata una donna, sensuale, curiosa, combattente, vanitosa, amante della bellezza e della spensieratezza. Indago i Dialogues partendo dal desiderio di scoprire l’intimità delle protagoniste, le loro stanze segrete in cui sono ancora donne pervase dai ricordi e dai desideri. Ispirandomi ad alcuni ritratti di Jacques-Louis David che raffigurano donne nude dai capelli ricci, o altre succinte con il corpo appoggiato su morbidi cuscini, ho immaginato le origini delle carmelitane, attraverso la semplicità e la loro bellezza di donne, mettendo da parte il rango sociale, e mostrandole, come nei dipinti settecenteschi, esclusivamente per le loro qualità».

L’opera in tre atti e dodici quadri del compositore francese tratta dal testo di Georges Bernanos, per gentile concessione di Emmet Lavery, basato sulla novella del 1931 Die Letzte am Schafott (L’ultima al patibolo) di Gertrud von Le Fort e sulla sceneggiatura di Révérend-Père Bruckberger e Philippe Agostini, manca dal Teatro Costanzi dal 1991. Il nuovo spettacolo, con le scene di Carmine Maringola i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Cristian Zucaro e i movimenti coreografici di Sandro Campagna, è realizzato in coproduzione con La Fenice di Venezia.

«Sono passati 65 anni dalla prima rappresentazione dei Dialogues des Carmélites – dice Michele Mariotti – e in questi anni, al di là delle intenzioni degli autori, l’opera è stata oggetto di letture contrastanti. C’è chi li ha approvati come salutare alternativa alle asprezze delle avanguardie e chi criticati come partitura conservatrice. Lo stesso soggetto, a seconda dei punti di vista, è stato esaltato come condanna della Rivoluzione francese e dei suoi eccessi, o denigrato in quanto reazionario. Il passare del tempo ha dimostrato la sterilità di queste polemiche e ci permette oggi di superarle: sia il testo di Bernanos sia la musica di Poulenc sono ormai universalmente riconosciuti come vertici del teatro musicale del Novecento, che siamo particolarmente felici di presentare per questa inaugurazione di stagione».

Protagonista nel ruolo di Blanche de la Force il soprano americano Corinne Winters, che a Roma è stata indimenticabile interprete di Madama Butterfly e Kát’a Kabanová, reduce da un clamoroso successo personale all’ultimo Festival di Salisburgo proprio nel capolavoro di Janáček. Accanto a lei Anna Caterina Antonacci, che proprio con Mariotti e Dante è stata protagonista della Voix Humaine di Poulenc a Bologna, nei panni di Madame de Croissy. Ewa Vesin interpreta Madame Lidoine, Ekaterina Gubanova Mère Marie de l’Incarnation, Jean-François Lapointe il Marquis de la Force e Bogdan Volkov il Chevalier de la Force. Completano il cast Emöke Baráth (Soeur Constance de Saint-Denis), Krystian Adam (L’Aumônier du Carmel), Alessio Verna (Le Geôlier e II Commissaire), William Morgan (I Commissaire), Roberto Accurso (Officier). Diversi i talenti provenienti dalle ultime edizioni di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma: Irene Savignano (Mère Jeanne de l’Enfant-Jésus), Sara Rocchi (Soeur Mathilde) e Andrii Ganchuk (Thierry e Javelinot). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco.

Dialogues des Carmélites si basa su una vicenda storica: l’esecuzione, il 17 luglio del 1794 a Parigi, in pieno regime del Terrore, di sedici suore carmelitane che rifiutarono di rinunciare ai loro voti, divenendo poi note come le martiri di Compiègne. Il tragico episodio nel 1931 ispirò Gertrud von Le Fort per il suo romanzo Die Letzte am Schafott (L’ultima al patibolo), dal quale nel 1947 Raymond Bruckberger trasse una sceneggiatura per un film, proponendo a Georges Bernanos di realizzarne i dialoghi. I Dialogues di Bernanos vennero pubblicati nel 1949 e ottennero un grande successo a teatro, tanto che nel 1953 l’editore Ricordi chiese a Francis Poulenc di ricavarne una nuova opera per il Teatro alla Scala. La complessità psicologica dei personaggi, soprattutto femminili, interessò moltissimo il compositore, membro di spicco del “gruppo dei sei”. Si mise subito al lavoro e lo ultimò nel 1956. La prima rappresentazione alla Scala fu data nella versione italiana di Flavio Testi il 26 gennaio del 1957, mentre il 21 giugno dello stesso anno il titolo andò in scena in lingua francese all’Opéra di Parigi. La partitura fu dedicata dall’autore “alla memoria di mia madre, che mi ha dischiuso alla musica, di Claude Debussy, che mi ha donato il gusto di scriverla, di Claudio Monteverdi, Giuseppe Verdi e Modest Musorgskij, che mi sono serviti da modello”.

Dopo la prima di domenica 27 novembre (ore 19.00), trasmessa in diretta-differita su Rai5 alle 21.15 e in diretta su Radio3, Dialogues des Carmélites di Poulenc sarà replicata martedì 29 (20.00), venerdì 2 dicembre (18.00), domenica 4 (16.30), martedì 6 (20.00).

Anche nella nuova stagione 2022-23 proseguono al Costanzi gli appuntamenti che precedono le “prime”. Venerdì 25 novembre, alle ore 19.00, ci sarà l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni. Sabato 26, alle ore 16.00, ci sarà la Lezione di Opera tenuta da Giovanni Bietti presso il Foyer di I piano del Teatro dell’Opera di Roma. Aperta a tutti nasce per soddisfare domande e curiosità del pubblico che viene accompagnato verso la comprensione dell’opera con un linguaggio semplice e accessibile, con l’ausilio di un gran numero di esempi musicali sia dal vivo, che registrati.

I biglietti per gli spettacoli della stagione 2022/2023 sono in vendita sul sito operaroma.it e presso la biglietteria del Teatro, aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 9 alle 13.30.

Roma, 28 ottobre 2022

 

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Seconda fermata per “Linea Opera” con ‘Tosca’ il 30 ottobre

Partito come progetto pilota lo scorso giugno, dopo il successo di quella prima esperienza “Linea Opera” arriva alla sua “seconda fermata” e si estende fino a coinvolgere gli altri Municipi capitolini.

 

Domenica 30 ottobre, da otto diversi Municipi, partiranno altrettanti autobus dedicati con capolinea al Teatro Costanzi, dove alle ore 16.30 i partecipanti potranno assistere in anteprima alla prova generale del capolavoro di Giacomo Puccini Tosca, che chiude la stagione 2021-22 del Teatro dell’Opera di Roma. Lo stesso viaggio in autobus sarà un’occasione di avvicinamento all’opera: un animatore per ogni vettura coinvolgerà il pubblico raccontando la trama, illustrando lo spettacolo e proponendo anche alcuni ascolti musicali.

 

Nato con l’obiettivo di creare cultura diffusa e di avvicinarla ai diversi territori che sono il cuore pulsante della città, “Linea Opera” è un progetto del Teatro dell’Opera di Roma realizzato con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale e l’ATAC, in collaborazione con il Festival “La città Ideale”. Le istituzioni pubbliche si uniscono con una finalità di servizio pubblico per la comunità, rendendo il grande spettacolo dell’opera lirica accessibile a tutti.

 

Gli autobus ATAC partiranno da:

– Fermata Ponte Mammolo – Capolinea di Superficie (Municipio IV, ore 15.00): CODICE PROMO MUN4

– Piazza Roberto Malatesta – Fermata Metro C (Municipio V, ore 15.15) MUN5

– Arco di Travertino – Capolinea della Metro (Municipio VII, ore 15.00) CODICE PROMO MUN7

– Piazzale Antonio Tosti 4 – Centro Anziani San Michele (Municipio VIII, ore 14.45) CODICE PROMO MUN8

– Largo Peter Benenson – corrispondenza Fermata palina 72915 (Municipio IX, ore 14.30) CODICE PROMO MUN9

– Stazione FL1 Villa Bonelli (Municipio XI, ore 14.30) CODICE PROMO MUN11

– Piazza dei Giureconsulti (Municipio XIII, ore 14.30) CODICE PROMO MUN13

– Stazione FL3 La Giustiniana (Municipio XV, ore 14.30) CODICE PROMO MUN15

 

A fine spettacolo è previsto il rientro al Municipio di partenza.

Per partecipare all’anteprima di Tosca è necessario acquistare il biglietto su ticketone.it. All’atto dell’acquisto sarà necessario selezionare il Municipio e inserire il CODICE PROMO ad esso abbinato. Il costo dell’iniziativa ha un prezzo speciale di 5 euro. Sugli autobus verrà distribuito un coupon che dovrà essere esibito unitamente al biglietto per poter accedere in Teatro per assistere alla prova generale dello spettacolo.

 

Dopo l’anteprima per “Linea Opera”, mercoledì 2 novembre il sipario del Teatro dell’Opera di Roma si alza per tutti su Tosca, il capolavoro di Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou. L’opera romana per eccellenza torna in scena nell’edizione storica della prima assoluta, avvenuta proprio sul palcoscenico del Costanzi il 14 gennaio 1900 alla presenza di Puccini stesso. La regia è firmata da Alessandro Talevi e ripresa da Arianna Salzano. Sul podio salirà Paolo Arrivabeni. L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene e i costumi ricostruiti, rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti, sui bozzetti e i figurini originali di Adolf Hohenstein. Vinicio Cheli firma le luci.

 

Nel ruolo di Floria Tosca si alterneranno Anna Pirozzi e Carmen Giannattasio. Giovanni Meoni e Devid Cecconi interpreteranno il Barone Scarpia, mentre Gregory Kunde e Luciano Ganci vestiranno i panni del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi. Completano il cast Didier Pieri (Spoletta), Luciano Leoni (Angelotti) e Roberto Abbondanza (Sagrestano). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto dal maestro Roberto Gabbiani. Partecipano alla produzione gli allievi della Scuola di Canto Corale dell’Opera.

Dopo la “prima” di mercoledì 2 novembre (ore 20.00), Tosca di Puccini verrà replicata giovedì 3 (ore 20.00), venerdì 4 (ore 20.00) e sabato 5 (ore 18.00).

 

 

CLICCA QUI SELEZIONA IL TUO MUNICIPIO E INSERISCI IL CODICE PROMOZIONALE CHE TROVI DI SEGUITO:

Municipio IV Fermata Ponte Mammolo – Capolinea di Superficie (partenza ore 15.00) – CODICE PROMOZIONE: MUN4

Municipio V Piazza Roberto Malatesta – Fermata Metro C (partenza ore 15.15) – CODICE PROMOZIONE: MUN5

Municipio VII Arco di Travertino – Capolinea della Metro (partenza ore 15.00) – CODICE PROMOZIONE: MUN7

Municipio VIII Piazzale Antonio Tosti 4 – Centro Anziani San Michele (partenza ore 14.45) – CODICE PROMOZIONE: MUN8

Municipio IX Largo Peter Benenson (vicino a sede del Municipio) – corrispondenza Fermata palina 72915 (partenza ore 14.30) – CODICE PROMOZIONE: MUN9

Municipio XI Stazione FL1 Villa Bonelli (partenza ore 14.30) – CODICE PROMOZIONE: MUN11

Municipio XIII Piazza dei Giureconsulti (partenza ore 14.30) – CODICE PROMOZIONE: MUN13

Municipio XV Stazione FL3 La Giustiniana (partenza ore 14.30) – CODICE PROMOZIONE: MUN15

 

Roma, 26 ottobre 2022

 

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Francesco Giambrone è il nuovo Presidente dell’AGIS

Francesco Giambrone è il nuovo Presidente dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. L’elezione, per acclamazione, è avvenuta oggi a Roma. Giambrone succede a Carlo Fontana, che ha guidato l’Associazione dal 2013, alla luce anche dell’indisponibilità di quest’ultimo a candidarsi ad un ulteriore mandato.

Nel corso del suo primo discorso da Presidente, Giambrone, dopo aver ringraziato i soci per la fiducia accordata e Carlo Fontana per il lavoro svolto in questi anni a capo dell’AGIS, ha espresso “la volontà di lavorare in continuità con la precedente presidenza”. Giambrone ha inoltre sottolineato “l’importanza dei luoghi spettacolo, veri e propri centri di aggregazione culturale, e la necessità di armonizzare i vari comparti dello spettacolo, elemento fondamentale per affrontare con forza ed incisività un confronto con il nuovo esecutivo, riportando il settore dello spettacolo al centro dell’agenda politica. Quello che mi aspetta sarà un lavoro da fare tutti assieme, sotto il segno della compattezza, uniti dalle nostre capacità di ascolto, scambio e condivisione. L’AGIS, se unita, sarà un realtà sempre più forte: consapevole di ciò che è al suo interno ed aperta verso la comunità”.

Nel corso dell’Assemblea si è altresì provveduto ad eleggere i nuovi vicepresidenti: Marco Parri, Presidente ICO, e Mario Lorini, Presidente ANEC. A completare l’Ufficio di Presidenza Valentina Marini, Francesco Mario Perrotta(confermato anche nel suo ruolo di tesoriere), Michele Gentile, Ferdinando Uga, Domenico Dinoia, Dominique Meyer, Claudio Longhi, Franco Oss Noser, Giovanni Lippi e Luigi Grispello. L’Assemblea ha inoltre indicato per acclamazione Domenico Barbuto quale Segretario Generale dell’AGIS.

 

Roma, 12 ottobre 2022

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