Il 10 luglio la Scuola di Danza torna al Costanzi per il Saggio Spettacolo

 

La stagione estiva alle Terme di Caracalla è alle porte, le repliche dell’ultima opera in programma prima della pausa sono terminate, ma il sipario del Costanzi si alzerà ancora una volta, domenica 10 luglio alle ore 20.00, per il Saggio Spettacolo 2022 degli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. Le giovani stelle della Fondazione capitolina saranno protagoniste di una serata speciale: “Siamo molto emozionati per questo ritorno – ha dichiarato la direttrice Laura Comi –. Riconquistiamo il prestigioso palcoscenico del Costanzi dopo due anni di assenza a causa della pandemia. Con Coppélia Suite, a dicembre al Teatro Nazionale, alcuni allievi hanno avuto già la fortuna di rimettersi in gioco, per di più diventando protagonisti di una docuserie di successo, “Scuola di Danza”. Con il Saggio Spettacolo del 10 luglio arriva però la vera grande occasione: tornare al Teatro dell’Opera con un ampio programma che coinvolge tutti, dai più piccoli ai più grandi, e che abbraccia lo stile classico, il contemporaneo e il repertorio, con la ripresa proprio di Coppélia Suite. Siamo emozionati e pronti più che mai per uno spettacolo che, al termine di un anno di lavoro, diventa il manifesto del livello tecnico e artistico della Scuola di Danza dell’Opera di Roma!”.

La serata si apre con Tema Čajkovskij nuova creazione coreografica di Alessandro Bigonzetti che coinvolge tutti gli allievi e li mette alla prova nello stile classico sui brani più noti del compositore russo.

Segue Chant di Eugenio Scigliano su musiche elettroniche del duo Reptilicus & Senking e di Pixfoil, frutto del lavoro svolto dagli allievi del 4°, 5°, 6°, 7° e 8° corso durante il laboratorio coreografico annuale di danza contemporanea tenuto dal danzatore e coreografo italiano.

La serata si chiude nel clima festoso di Coppélia Suite su musiche di Léo Delibes. Il balletto è andato in scena lo scorso dicembre per il pubblico delle scuole al Teatro Nazionale ed è noto al grande pubblico grazie alla fortunata docuserie di RaiPlay “Scuola di Danza – I ragazzi dell’Opera” che ne ha seguito le prove. La coreografia di Arthur Saint-Léon è ripresa dai maestri Ofelia Gonzalez e Pablo Moret che ne hanno tratto un Divertissement. Tralasciando i momenti narrativi hanno dato spazio alle danze più rappresentative e gioiose di questo grande balletto classico francese, che coinvolgono e accompagnano gli spettatori fino al gran finale in cui i protagonisti, Swanilda e Franz, festeggiano con tutti gli amici le nozze che coronano il loro amore.

L’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma vede le scene a cura di Maria Rossi Franchi e le luci di Fabrizio Marinelli. I costumi di Coppélia Suite sono a cura di Anna Biagiotti. I costumi di Tema Cajkovskij e Chant sono realizzati dalla Sartoria D’Inzillo Sweet Mode. Musiche su base registrata, consulenza ed arrangiamenti musicali Giuseppe Annese.

I biglietti per il Saggio Spettacolo 2022 della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma sono in vendita presso la biglietteria (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.30) e su Ticketone. Il giorno dello spettacolo, domenica 10 luglio alle 20.00, sarà possibile acquistare presso il Teatro anche dalle ore 19.00. Prezzo dei biglietti: euro 20,00 ed euro 10,00.

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Roma, 16 maggio 2022

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“Il sangue e la parola”, Cantata di Nicola Piovani in Piazza del Quirinale il 22 luglio

Si intitola Il sangue e la parola la Cantata del Maestro Nicola Piovani, che sarà eseguita, in prima assoluta e in diretta su Rai 3, il 22 luglio alle 21,20 dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma, con le due voci di soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e con la voce recitante di Andrea Pennacchi. Il Concerto – nato da un’idea del Maestro Piovani, promosso dalla Corte costituzionale e organizzato in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma – si svolgerà nella piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile.

Il sangue e la parola è una Cantata per voce recitante, soli, Coro e Orchestra composta dal Maestro Piovani. Il testo è stato scritto con Paola Ponti ed è liberamente tratto dalle Eumenidi di Eschilo, dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente.

Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la prima legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana.

L’Opera si ispira, dunque, a questi due momenti cruciali della storia, nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. Valori che vanno oggi vivificati e difesi.

Di qui la scelta, come luogo di esecuzione del Concerto, della piazza del Quirinale, sulla quale si affacciano, affiancate, le due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, che di quei valori sono garanti.

Il Concerto prevede anche l’esecuzione delle suite sinfoniche La notte di San Lorenzo e La vita è bella e avrà una durata complessiva di 90 minuti circa.

 

Palazzo della Consulta, Piazza del Quirinale 41 Roma – Tel. 06.46981/06.4698224

 

 

Roma, 15 giugno 2022

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Torniamo a Caracalla con “Carmen” di Bizet dal 15 luglio al 4 agosto

Tra i titoli di opera che segneranno il ritorno della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla non poteva mancare Carmen di Georges Bizet, in scena dal 15 luglio al 4 agosto per un totale di cinque recite, con la regia di Valentina Carrasco, nell’edizione ambientata sulla frontiera fra Messico e Stati Uniti, rappresentata con grande successo, sempre a Caracalla, nel 2017 e 2018; sul podio il maestro Jordi Bernàcer.  Nei panni della eroina ribelle Carmen ritorna Veronica Simeoni che aveva già vestito i panni della protagonista del capolavoro di Bizet nella prima edizione del 2016. Don José sarà interpretato da Saimir Pirgu, Luca Micheletti sarà Escamillo, Mariangela Sicilia sarà Micaëla. A completare il cast di zingari, contabbandieri e brigadieri ci saranno Anna Pennisi (Mercedes), Giulia Mazzola (Frasquita), Michele Patti (Dancairo), Marcello Nardis (Remendado) e, dalla “Fabbrica” dell’Opera di Roma, Alessandro Della Morte (Zuniga) e Arturo Espinosa (Morales).  Repliche il 19, 23, 28 luglio e 4 agosto.

L’allestimento di Valentina Carrasco –  che vede anche la partecipazione del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma impegnato nelle coreografie di Erika Rombaldoni e Massimiliano Volpini e la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera – porta il pubblico in una terra di confine tra Messico e Stati Uniti, grazie anche al supporto delle scene di Samal Blak, i costumi di Luis F. Carvalho e le luci di Peter van Praet, per raccontare una storia che attraverso le vicende di amore e morte tra la celebre gitana e il tenente Don José, si soffermi su tematiche profondamente legate alla condizione dell’uomo oggi.

“Trovare un universo per Carmen che riesca ad allontanarsi dai cliché che di solito accompagnano l’opera, è una grande sfida. – ha affermato la regista Carrasco. – D’altra parte, una visione troppo astratta non ci permette di comunicare uno degli aspetti più importanti del personaggio, la sua marginalità. La grande singolarità di Carmen come eroina, consiste nel fatto che essendo una donna socialmente di bassa condizione sociale, può “permettersi” di essere libera. Molto diversamente da Don Giovanni – personaggio con cui condivide il bisogno assoluto di libertà (non soltanto amorosa, ma libertà totale) – lei non è nobile, ma lavora in una fabbrica, non ha casa, ma è nomade, e soprattutto, non è uomo. È un’eroina tragica senza averne quasi il diritto. Partendo da questo presupposto e dal fatto che i conflitti presenti nell’opera sono di assoluta attualità, abbiamo ambientato l’azione nella frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti. Questo ci permette di dare una caratterizzazione nella quale un ceto sociale povero, marginale, svalutato, quello dei lavoratori e immigrati illegali messicani, va incontro ad un altro che, pur considerandosi superiore, non riesce a comprendere il mistero della loro cultura, ma ne è affascinato. Il contesto attuale, col ritorno delle divisioni nazionali, l’ascesa del maschilismo e la condizione degradata della donna, fa di questa opera e le riflessioni che innesca, una questione più che mai necessaria”.

 

 

Roma, 13 giugno 2022

 

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East meets West

Roma ospita una serata dedicata alla musica classica cinese, dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Sabato 25 giugno alle 20.30 al Teatro Costanzi “East meets West”,  evento musicale che segna, come dice il titolo, l’incontro tra due culture lontane ma con molti aspetti in comune.

Giovani talenti guidati dalla nuova rivelazione, Junping Qian, che dirigerà l’orchestra Roma Sinfonietta, proporranno un repertorio di compositori cinesi ed italiani.  Tra loro la giovane violoncellsta La Li,  impegnata nel concerto “Living the Dream” di Jiping Zhao,  il violinista, Wei Lu che offrirà il concerto “The Butterfly Lovers” di Gang Chen, Zhanhao He,  il soprano  Bingbing Wang, nuova promessa della lirica internazionale. In programma anche musiche di Ennio Morricone e Giuseppe Verdi.

“Il concerto è un evento importante dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia Cina ” ha affermato la Ministra Consigliere  Xu Rong, responsabile dell’ufficio culturale dell’ambasciata cinese, “sarà una gioia tornare ad ammirare artisti cinesi  ed italiani assieme in un palcoscenico dopo tanto tempo “

“Finalmente è possibile tornare ad esibirsi in eventi culturali in presenza, dopo molte attività on line,” ha fatto sapere il Direttore d’orchestra , Junping Qian “ sarà una gioia tornare a lavorare con colleghi cinesi  ed italiani assieme in un palcoscenico italiano “

Il progetto rientra nel piano di scambi culturali della Cina con vari paesi del mondo, noto come “Image China” che ha lo scopo di far conoscere la musica tradizionale e contemporanea cinese. Image China, attivo dal 2009,  ha presentato i suoi progetti nelle maggiori sale da concerto del mondo. Produttore e promotore dell’evento il CAEG (China Arts and Entertaiment Group) , il notissimo gruppo cinese che si occupa di cultura ed intrattenimento e che da molti anni organizza oltre 5.000 eventi l’anno.

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Roma, 10 giugno 2022

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Opera di Roma e Atac portano i cittadini al Teatro Costanzi per “Ernani”

L’Opera va nei Municipi e i Municipi vanno all’Opera. Perché la grande musica è di tutti, e tutti devono avere l’opportunità di conoscerla meglio e frequentarla più spesso. Nasce quindi con l’obiettivo di creare cultura diffusa e di avvicinarla a quei territori che sono il cuore pulsante della città il progetto dell’Opera di Roma “Linea Opera”, realizzato con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato alla Mobilità della Città e l’ATAC, in collaborazione con l’Associazione “Città Ideale”. Mercoledì 1° giugno alle ore 17 da cinque diversi Municipi partiranno altrettanti autobus dedicati con destinazione Teatro Costanzi, dove alle ore 19 i partecipanti potranno assistere in anteprima alla prova generale del capolavoro di Giuseppe Verdi Ernani. “Linea Opera” parte come progetto pilota, ma nei prossimi mesi si estenderà fino a coinvolgere tutti gli altri Municipi capitolini.

Lo stesso viaggio in autobus sarà un’occasione di avvicinamento all’opera: due animatori per ogni vettura coinvolgeranno il pubblico raccontando la trama, illustrando lo spettacolo e proponendo anche alcuni ascolti musicali. Gli autobus ATAC partiranno alle 17 da Largo Labia (Municipio 3), Viale Duilio Cambellotti – capolinea del 20 (Municipio 6), Ostia Lido centro  (Municipio 10), Via di Bravetta, altezza civico 395/A (Municipio 12) e capolinea Monte Mario (Municipio 14). A fine spettacolo è previsto il rientro al Municipio di partenza. Tra i passeggeri di questo percorso d’eccezione, anche l’Assessore alla Cultura della Città di Roma Miguel Gotor, l’Assessore alla Mobilità della Città di Roma Eugenio Patanè, il Sovrintendente dell’Opera di Roma Francesco Giambrone, il Presidente dell’ATAC Giovanni Mottura e i Presidenti dei cinque Municipi coinvolti.

Il teatro e la musica sono di tutti e parlano a tutti, ed è proprio questa la finalità di “Linea Opera”: istituzioni pubbliche che si uniscono per una finalità di servizio pubblico per la comunità, rendendo il grande spettacolo dell’opera lirica accessibile a tutti.

Per partecipare all’anteprima di Ernani è necessario prenotarsi tramite Eventbrite a partire da venerdì 27 maggio. Il costo dell’iniziativa ha un prezzo speciale di 5 euro. Sugli autobus verrà distribuito un coupon da esibire all’arrivo in Biglietteria del Teatro (Piazza Beniamino Gigli) per l’acquisto del biglietto.

L’Ernani di Giuseppe Verdi, in scena al Teatro dell’Opera dal 3 all’11 giugno, vedrà protagoniste quattro star della lirica internazionale: Francesco Meli, Angela Meade, Ludovic Tézier ed Evgeny Stavinsky. Sul podio sarà impegnato Marco Armiliato, che torna al Costanzi dopo la sua ultima presenza nel 1999, mentre la regia sarà curata da Hugo de Ana, che riprende l’allestimento che inaugurò la stagione 2013-2014 dell’Opera di Roma.

Andato in scena per la prima volta a Venezia nel 1844, Ernani è un melodramma ricco di arie bellissime come “Ernani, involami” e di popolari momenti corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia”. Alla base della storia l’omonima opera teatrale di Victor Hugo, “manifesto” del romanticismo teatrale francese.

La vicenda dell’Ernani si svolge nella Spagna del 1519. Don Giovanni d’Aragona, nei panni di Ernani, guida una rivolta contro Carlo, re di Spagna. Ernani è innamorato di Elvira, promessa al vecchio zio de Silva, grande di Spagna, ma lo è anche Carlo. La rivolta di Ernani fallisce e il giovane si rifugia proprio nel castello di de Silva. Giunge Carlo che riesce a portare via con sé Elvira. Ernani rivela a de Silva che il re è innamorato della giovane e lo esorta a vendicarsi e vendicare anche lui. Silva acconsente ed Ernani sancisce il patto dandogli un corno da caccia: quando Silva vorrà la morte di Ernani, suonerà tre volte nel corno e il giovane si toglierà la vita. Intanto Carlo, divenuto imperatore, perdona i congiurati e dà in sposa Elvira a Ernani. Durante la festa di nozze si odono lontano tre suoni di corno. Ernani, dopo avere invano tentato di commuovere de Silva, fedele alla parola data, si uccide

 

Roma, 26 maggio 2022

 

 

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Bernstein a Carcalla

A Caracalla “Mass” di Bernstein firmata da Michieletto e Diego Matheuz sul podio

Il capolavoro di Leonard Bernstein Mass (Messa) sarà proposto per la prima volta in forma scenica in Italia a Caracalla a partire da venerdì 1° luglio, con repliche domenica 3 e martedì 5, sempre alle ore 21, per il ritorno della Stagione Estiva del Teatro dell’Opera di Roma tra le mura maestose delle antiche Terme. La nuova produzione dello spettacolo è affidata al regista Damiano Michieletto, che torna a lavorare nella fondazione capitolina dopo i successi del Rigoletto al Circo Massimo nell’estate 2020 e de La damnation de Faust del 2019. Sul podio il direttore d’orchestra Diego Matheuz, tra i più affermati musicisti provenienti da “El Sistema”, il modello didattico-musicale fondato in Venezuela da José Antonio Abreu.

Mass è un “pezzo teatrale per cantanti, musicisti e ballerini” su testo dello stesso Bernstein, con versi aggiuntivi di Stephen Schwartz: fu commissionato da Jacqueline Kennedy per inaugurare il Kennedy Center (John F. Kennedy Center for the Performing Arts) di Washington D.C. l’8 settembre del 1971. Il lavoro nasce per essere messo in scena teatralmente ma nel nostro Paese, fino a ora, era stato eseguito solo in forma di concerto.

Accanto a Michieletto sono impegnati Paolo Fantin che firma le scene, Carla Teti per i costumi e Alessandro Carletti per le luci. Lo spettacolo vede impegnato il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele. In scena ci sarà uno Street People Chorus (composto da cantanti da musical), accanto al Coro diretto da Roberto Gabbiani. Lo spettacolo vedrà anche la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma.

Mass fu pensata in un primo momento come una messa tradizionale. Bernstein optò poi per un’opera teatrale piuttosto sperimentale, basata sulla Messa tridentina della Chiesa cattolica romana. In scena troviamo oltre al Coro, l’orchestra, un coro di voci bianche, danzatori, musicisti rock e blues, al cui centro troviamo un Celebrante – interpretato nel nuovo allestimento di Michieletto da Markus Werba – chiave di lettura dell’intera narrazione che raccoglie attorno a sé l’intero racconto.

Nel libretto, i frammenti liturgici veri e propri sono mantenuti e cantati in latino, con l’eccezione del Sanctus che comprende versi in ebraico. Ci sono poi testi aggiuntivi in lingua inglese di Bernstein stesso, ma anche di altri autori come Stephen Schwartz e Paul Simon. L’idea dell’opera fu fortemente influenzata da alcuni avvenimenti coevi alla composizione: i funerali di Robert F. Kennedy nella cattedrale di San Patrizio a New York, nel 1968; le celebrazioni del bicentenario della nascita di Beethoven, nel 1970; e la composizione da parte di Bernstein di un breve brano destinato al film “Fratello sole, sorella luna” di Franco Zeffirelli, poi ritirato.

 

Roma, 24 maggio 2022

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Dal 3 giugno al Costanzi ‘Ernani’: protagonisti Meli, Meade, Tézier, Stavinsky

Dal 3 all’11 giugno al Teatro Costanzi torna un classico verdiano che vedrà protagoniste quattro star della lirica internazionale: Francesco Meli, Angela Meade, Ludovic Tézier e Evgeny Stavinsky. Sul podio è impegnato Marco Armiliato, che sale sul podio dell’Orchestra dell’Opera di Roma dopo la sua ultima presenza nel 1999. L’opera è presentata nell’allestimento di Hugo de Ana che aveva inaugurato la stagione 2013-14 con la direzione di Riccardo Muti.

Andato in scena per la prima volta a Venezia nel 1844, Ernani è un melodramma ricco di arie bellissime come “Ernani, involami” e di popolari momenti corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia”, in cui il grande compositore anticipa caratteri e psicologie che svilupperà nelle creazioni successive, “della maturità”. Alla base della storia l’omonima opera teatrale di Victor Hugo, “manifesto” del romanticismo teatrale francese.

“Sono felice d tornare all’Opera di Roma con un titolo come Ernani- dice Marco Armiliato – uno dei miei preferiti dell’intero repertorio verdiano. La sua ricchissima partitura crea atmosfere fosche e avvolgenti e si intreccia con l’emozionante racconto tratto da Victor Hugo. Il ritmo sempre incalzante e gli accenti orchestrali contribuiscono a definire una drammaturgia perfetta, sulla quale si stagliano le quattro parti solistiche, alle prese con pagine dallo straordinario virtuosismo vocale”.

Nel ruolo del titolo è impegnato Francesco Meli, tra i tenori oggi più richiesti al mondo e particolarmente apprezzato nel repertorio verdiano, che ha frequentato moltissimo nel suo percorso artistico, regalando al pubblico dell’Opera di Roma alcune sue indimenticabili interpretazioni da Gabriele Adorno in Simon Boccanegra nel 2012 sotto la direzione di Riccardo Muti fino all’ultima esibizione nel ruolo di Carlo VII in Giovanna D’Arco a ottobre 2021, diretto di Daniele Gatti.
Accanto a Meli altre tre grandi voci, tutte al loro debutto al Teatro Costanzi. Il soprano americano Angela Meade è una star del Metropolitan di New York, dove ha debuttato nel 2008 proprio come Elvira nell’Ernani e dove ha incarnato le grandi eroine del repertorio ottocentesco. Il francese Ludovic Tézier (Don Carlo), tra i baritoni più amati dal pubblico presente nei principali teatri del mondo con direttori come Muti, Mehta, Chung e Gardiner. Il basso russo Evgeny Stavinsky (Silva), interprete di ruoli mozartiani e rossiniani, poi passato al Belcanto drammatico e a Verdi, per il cui Requiem è particolarmente richiesto.

Nelle parti di Elvira e Don Carlo, a Meade e Tézier si alternano rispettivamente Anastasia Bartoli e Giovanni Meoni. Completano il cast i giovani talenti dell’edizione in corso di “Fabbrica” Young Artist Program: Marianna Mappa (Giovanna), Rodrigo Ortiz (Don Riccardo), Alessandro Della Morte (Jago). Dirige il Coro il maestro Roberto Gabbiani. Il regista argentino firma anche scene e costumi, mentre le luci sono curate da Vinicio Cheli.

La storia dell’Ernani si svolge nella Spagna del 1519. Don Giovanni d’Aragona, nei panni di Ernani, guida una rivolta contro Carlo, re di Spagna. Ernani è innamorato di Elvira, promessa al vecchio zio de Silva, grande di Spagna, ma lo è anche Carlo. La rivolta di Ernani fallisce e il giovane si rifugia proprio nel castello di de Silva. Giunge Carlo che riesce a portare via con sé Elvira. Ernani rivela a de Silva che il re è innamorato della giovane e lo esorta a vendicarsi e vendicare anche lui. Silva acconsente ed Ernani sancisce il patto dandogli un corno da caccia: quando Silva vorrà la morte di Ernani, suonerà tre volte nel corno e il giovane si toglierà la vita. Intanto Carlo, divenuto imperatore, perdona i congiurati e dà in sposa Elvira ad Ernani. Durante la festa di nozze si odono lontano tre suoni di corno. Ernani, dopo avere invano tentato di commuovere de Silva, fedele alla parola data, si uccide.

 

Roma, 20 maggio 2022

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Torna il Premio Hausmann & Co. Dedicato a chi ha talento

“Favorire la trasmissione di sapere e la promozione di nuovi talenti nel campo dell’opera lirica.”

Hausmann & Co., con oltre due secoli di attività nella Città Eterna, è l’espressione dei valori di tradizione e innovazione portati avanti dalle famiglie Hausmann e Frielingsdorf, ed è considerato un nome fra i più illustri e rinomati dell’orologeria internazionale.
In questa nuova edizione del Premio Hausmann & Co., la settima, la Casa romana si affianca ad un partner prestigioso come il Teatro dell’Opera di Roma, uno dei principali rappresentanti della Cultura in Italia e nel mondo, custode di una tradizione secolare nell’ambito dell’opera lirica.
Tra le mura della sua sede, il Teatro Costanzi, vive “Fabbrica” lo Young Artist Program della Fondazione capitolina. Ai giovani artisti che ne fanno parte è dedicato il Premio.
L’innovativo programma di training on the job è nato nel 2016 per favorire la trasmissione di sapere e la promozione di nuovi talenti. L’Opera di Roma è il luogo ideale per formare le principali professionalità coinvolte nella produzione di opere liriche, offre concrete possibilità per gli aspiranti artisti del futuro grazie soprattutto al lavoro quotidiano con i grandi nomi della scena contemporanea.
I talenti di “Fabbrica” Young Artist Program vengono individuati grazie a un selettivo bando aperto a giovani italiani e stranieri, già formati presso conservatori e accademie, in grado di intraprendere un percorso professionale certo. La missione è infatti quella di accompagnarli nella delicata fase che corrisponde alla fine degli studi e all’inizio della carriera vera e propria.
Il Premio vuole essere un sostegno per giovani cantanti, maestri collaboratori, registi, scenografi e costumisti. Tra i talenti della terza edizione di “Fabbrica” Young Artist Program attualmente in corso, che terminerà a luglio 2022 con la consegna dei diplomi, il Teatro dell’Opera di Roma segnalerà i nove artisti con i migliori risultati.
Per la VII edizione del Premio, Hausmann & Co. quest’anno avrà per la prima volta accanto a sé IWC Schaffhausen, tra i leader mondiali nel segmento degli orologi di lusso. L’azienda produce capolavori di alta orologeria che combinano tecnica ingegneristica e massima precisione ad un design esclusivo.
IWC condivide con Hausmann & Co. una lunga tradizione nel mecenatismo e nel sostegno ad artisti e letterati, che quest’anno ha portato a scegliere di destinare il riconoscimento alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, premiando le sue eccellenze.
La diffusione dell’arte musicale, la formazione e valorizzazione professionale dei quadri artistici e tecnici, nonché l’educazione musicale della collettività sono gli obiettivi del VII Premio Hausmann & Co.. Il ritorno del Premio, dopo la pausa dovuta alla pandemia, costituisce un’importante occasione per comunicare i valori delle due aziende orologiere e lanciare un forte segnale di ottimismo.
Quest’anno, per la VII edizione, la cerimonia di consegna dei premi avrà luogo il 20 giugno, presso le Terme di Caracalla, esclusiva sede della stagione lirica estiva del Teatro dell’Opera di Roma, dal fascino unico al mondo.

Edizioni precedenti
Il “Premio Hausmann & Co. – Dedicato a chi ha talento” nasce nel 2013, quando sono stati premiati i diplomandi compositori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Da allora, c’è stata una continua alternanza fra arte e scienze. Nel 2014, il riconoscimento è stato consegnato ai giovani ricercatori in oncologia dell’Istituto Pasteur e dell’Università La Sapienza. L’anno successivo, il 2015, il premio è stato assegnato a tre studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2016 è stata sostenuta ancora la ricerca, con una donazione alla Fondazione Bambino Gesù di Roma, e al progetto “Vite Coraggiose”, incentrato sulla lotta alle malattie genetiche e rare. Nel 2017 a ricevere questo tributo sono stati i ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia (con la premiazione del miglior corto realizzato sul tema ‘Il Tempo e il Cinema’): giovani registi, scenografi, operatori e giovani promesse della recitazione.
Infine, nel 2018, il Premio Hausmann & Co. è stato assegnato alle eccellenze dell’ENEA: sette ricercatori “under 40”, di cui tre autori di brevetti di particolare rilievo nei settori dell’edilizia sostenibile, antisismica e alimentazione.

“Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Nato nel 2016, “Fabbrica” Young Artist Program è il programma d’inserimento professionale del Teatro dell’Opera di Roma. All’interno di questa istituzione lavora “Fabbrica”, un team compatto e sinergico composto da cantanti, maestri collaboratori, registi, scenografi, costumisti e light designer di talento individuati grazie a un selettivo bando biennale. I bandi per partecipare alle selezioni per la IV edizione sono attualmente aperti. È possibile candidarsi iscrivendosi entro e non oltre 15 luglio 2022. Le attività si svolgeranno da gennaio 2023 a luglio 2024.

Hausmann & Co. – Una grande tradizione
Presente a Roma dal 1794, Hausmann & Co. ha celebrato 228 anni di ininterrotta attività ed è ancora oggi un’azienda a conduzione familiare, gestita dai rappresentanti delle due famiglie, tedesche di origine, ma romane d’adozione: Hausmann e Frielingsdorf, giunte ormai alla quinta generazione.
La società rappresenta un punto di riferimento per l’orologeria italiana, attraverso un Multibrand Store in via del Babuino e tre Boutique monomarca in Via dei Condotti, supportati da un centro assistenza annoverato tra i più importanti laboratori in Italia.
Hausmann & Co. si è affermata anche grazie alle collaborazioni con numerose istituzioni: è infatti fornitore della Presidenza della Repubblica, come lo era stata della Real Casa di Savoia, nonché della Santa Sede. Un orologiaio settimanalmente si dedica alla cura degli oltre 80 orologi, fra pendole e cappuccine, presenti nelle sale e negli appartamenti papali.

IWC Schaffhausen
Nel 1868, l’orologiaio e imprenditore americano Florentine Ariosto Jones parte da Boston per la Svizzera e fonda a Schaffhausen la “International Watch Company”. Il suo sogno visionario è quello di combinare le moderne tecnologie di produzione americane con le competenze artigianali degli orologiai svizzeri per realizzare i migliori segnatempo da tasca dell’epoca. In questo modo, non solo pone le basi dell’approccio ingegneristico unico di IWC, ma dà anche il via alla produzione centralizzata di orologi meccanici in Svizzera.
Nei suoi 150 anni di storia, IWC Schaffhausen si è distinta per aver saputo creare complicazioni funzionali, ingegnose, robuste e facili da usare; in particolare cronografi e calendari. Pioniera nell’uso del titanio e della ceramica, IWC è specializzata nella produzione di casse tecnologiche realizzate con materiali all’avanguardia, come
l’alluminuro di titanio e il Ceratanium®. Privilegiando il principio “la forma segue la funzione” rispetto all’estetica, le creazioni senza tempo della manifattura svizzera incarnano i sogni e le ambizioni di chi li indossa.
IWC acquista i materiali in modo responsabile e agisce per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, creando orologi intrinsecamente sostenibili, costruiti per durare generazione dopo generazione. L’azienda è orgogliosa di formare i suoi futuri orologiai e ingegneri e di offrire un ambiente di lavoro d’eccellenza a tutti i dipendenti. IWC collabora anche con organizzazioni che operano a favore di giovani e bambini in tutto il mondo.

Roma, 19 maggio 2022

 

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“Scuola di danza-I ragazzi dell’Opera”, su Rai Play la serie completa

È disponibile su Rai Play la serie completa “Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera” docu-reality in 12 puntate dalla durata di 25 minuti che racconta le storie degli allievi della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. La serie segue le vicende dei ragazzi, sia all’interno della scuola che nella vita privata, in un arco temporale che va dall’inizio dell’anno scolastico al saggio finale. Obiettivo della serie è quello di coinvolgere il pubblico nelle vicende di questi giovani che sognano il successo e nello stesso tempo sono alle prese con i drammi e gli ardori dell’adolescenza.

 

Il programma è ideato e prodotto da Riccardo Brun, Paolo Rossetti, Francesco Siciliano per Panamafilm (Corpo di ballo; Scrittori #Fuoriclasse; Non ho l’età, Stato Civile), capoprogetto e autrice Annalisa Mutariello, autrice Claudia Carotenuto, direttore della fotografia Mario Pantoni.

Prodotto da PanamaFilm per RaiPlay

In collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma

 

https://www.raiplay.it/programmi/scuoladidanza-iragazzidellopera

 

Roma, 16 maggio 2022

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“Darklands-Volti della memoria”

Il 23 maggio 1992, sull’autostrada A29 nei pressi di Capaci, venivano assassinati il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Mortinaro. Trent’anni dopo, lunedì 23 maggio 2022 alle 20, nello stesso giorno dell’esplosione, il Teatro dell’Opera di Roma celebra il ricordo della strage di Capaci e di quella di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio del 1992, nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino con i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Per la commemorazione la Fondazione lirico-sinfonica capitolina, guidata dal palermitano Francesco Giambrone, propone l’allestimento audiovisivo Darklands – Volti della memoria a cura di Francesco Francaviglia.

In quel tragico 1992 Palermo e l’intero Paese rimasero attoniti per il dolore e per la rabbia causati dai due attentati. La città reagì e tra le diverse modalità di protesta contro la violenza mafiosa una fu particolarmente forte: per un intero mese undici donne occuparono Piazza Castelnuovo con una staffetta di digiuno. Rinunciarono al cibo per denunciare la loro “fame di giustizia”. La forza di quelle donne, la loro fierezza e la loro bellezza, fu testimoniata dal lavoro del fotografo Francesco Francaviglia e divenne una mostra dal titolo “Le Donne del Digiuno”, che permise di rivivere quei momenti e di rivedere quei volti che sfidarono il silenzio e la paura.

“Ho lavorato con l’urgenza di raccontare il percorso stragista del ’92-’94 che avvolse il nostro Paese nel terrore – ha dichiarato l’autore Francaviglia – e ho scelto di attraversare questa storia ritraendo e intervistando le protagoniste e i protagonisti. Io uso i ritratti per interrogare le coscienze, per paralizzare o ammonire, per commuovere”.

La mostra fu inaugurata a Palermo nel 2014 e ricevette diversi premi nazionali. Fu poi ospitata alla Galleria degli Uffizi di Firenze, prima personale di fotografia nella lunga storia del prestigioso spazio espositivo. Approda ora in una forma nuova, in occasione del trentennale delle stragi di mafia, al Teatro dell’Opera di Roma, che ripropone quell’importante lavoro fotografico in un allestimento audiovisivo e in una dimensione multimediale immersiva, in cui ritornano anche le voci del passato: i frammenti di telegiornali, le interviste a Falcone e Borsellino, le testimonianze dei pentiti e delle donne fotografate.

Il progetto, intitolato Darklands – Volti della memoria, si avvale della drammaturgia di Francesco Francaviglia e Giuditta Perriera, con la collaborazione di Franca Imbergamo, magistrato oggi Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia. I testi sono tratti dalle testimonianze raccolte nel libro “Le donne del digiuno contro la mafia”, di Letizia Battaglia, Rita Borsellino, Michela Buscemi, Virginia Dessì, Daniela Dioguardi, Cettina D’Onofrio, Letizia Ferrugia, Mimma Grillo, Angela Lanza, Simona Mafai, Maria Maniscalco, Emi Monteneri, Rosanna Pirajno, Maria Romano, Bice Salatiello e Franca Imbergamo. Il progetto sonoro è curato da Carlo Gargano, le musiche sono di Giovanni Sollima e le voci di Stefania Blandeburgo, Roberto Burgio, Giuditta Perriera.

Oltre a celebrare una delle più importanti risposte da parte della società civile alla strategia stragista della mafia, Darklands – Volti della memoria vuole sollecitare i legami tra immagini, suoni, saperi ed emozioni, rappresentando per il pubblico un momento di memoria che interroghi la coscienza del cittadino di oggi. Un percorso di testimonianza di quelle storie e di quegli attori e promotori di impegno civile e cambiamento culturale, verso la ricerca della verità e della giustizia.

 

I biglietti (10 euro intero, 5 euro per under 26 e scuole) saranno in vendita su ticketone e presso la Biglietteria del Teatro da martedì 17 maggio.

 

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Roma, 16 maggio 2022

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